Alla tavola rotonda

All'ONU un passo avanti per i palestinesi


E' verde a primavera l'erba di una collina palestinese, magari vicino a Jenin. Se salite fino in cima alla colina vedrete il mare, ma non potete andarci, al mare, perché fra la collina palestinese ed il mare, ci sono gli Israeliani.Nessun palestinese con meno di cinquant'anni ha mai visto il mare, se non dalla collina. Sotto l'erba c'è il sottosuolo israeliano. Israeliano? Si, perché il sottosuolo palestinese non è palestinese, sul sottosuolo palestinese hanno diritti solo gli Israeliani, provate a scavare un pozzo, gli Israeliani, con l'esercito ve lo riempiranno subito di pietre e cemento. Il cielo è azzurro, sul prato palestinese, ma nessun palestinese vola in quel cielo, il cielo è Israeliano e ci possono volare solo gli Israeliani. L'erba invece è palestinese e lo sarà fino a quando un qualche colono Israeliano, appena arrivato dalla Russia e forse appena circonciso, non deciderà che proprio lì, vuole fare la sua casa e le sue coltivazioni. Allora l'erba diventerà improvvisamente Israeliana, verranno scavati pozzi, costruite case e strade che solo gli Israeliani potranno percorrere, per collegarsi allo Stato di Israele, che appunto, sta un po’ più in là.Ai palestinesi resterà un pò meno di erba e si sposteranno un pò, verso il Giordano, ma non troppo vicino, perché la sponde del Giordano e la sua acqua sono Israeliane.Ma perché? Semplice, perché la Bibbia dice che qualche millennio fa, gli Ebrei stavano li ed anche perché l’esercito Israeliano è il secondo più potente esercito del mondo, alleato addestrato e rifornito dal primo più potente esercito del mondo.