Alla tavola rotonda

Nessun amico di Berlusconi può essere anche amico mio.


Ma questo Renzi che: ·     Pretende e ottiene primarie aperte anche ai non iscritti per “catturare i voti della destra”·     Si permette di farsi nemici con battute arroganti del tipo “Fassina chi?”.·     Prende a pesci in faccia la minoranza interna che così male è rappresentata dal povero Cuperlo.·     Butta fuori dalla sua posizione, senza preavviso il Presidente del Consiglio Letta, altro nemico.·     Non si cura di Vendola e Sel, che, fino a prova contraria era l’alleato naturale del PD.·     Incontra Berlusconi e scopre di avere con lui “profonda sintonia”.Ma che vorrà fare, un partito di sinistra?Qualcuno dice "così vinciamo", ma cosa vinciamo?Io mi ricordo degli editti bulgari, dell'espulsione di Enzo Biagi dalla Rai, degli uomini Mediaset assunti in Rai per coordinarne i palinsesti in modo da far vincere i canali del Berlusca negli ascolti.Della cultura de "il mondo è dei furbi" distribuita da sei reti televisive, della caduta tragica dell'etica pubblica e privata, generata da vent'anni di dominio Berlusconiano.E non parliamo di Alitalia con i "Capitani Coraggiosi", della gestione del terremoto dell'Aquila, del G8 alla Maddalena, della crescita del debito pubblico durante i suoi governi, delle mille bugie.Dei mille atti delinquenziali la cui descrizione ha richiesto chilometri di pagine stampate.Della condanna per truffa ai danni dello stato.Non mi sembra esagerato dire che chi stringe la mano a Berlusconi non può essere amico mioSulla vittoria in caso di elezioni, ho molti dubbi confermati dai sondaggi ma ripeto, se vinciamo, che cosa vinciamo?Il PD, così come l'abbiamo votato non esiste più, vada pure avanti Renzi, ma senza di me.