Alla tavola rotonda

...noi vogliamo redimere il mondo...


Vieni o Maggio t'aspettan le gentiti salutano i liberi cuoridolce Pasqua dei lavoratorivieni e splendi alla gloria del solSquilli un inno di alate speranzeal gran verde che il frutto maturaa la vasta ideal fioriturain cui freme il lucente avvenirDisertate o falangi di schiavidai cantieri da l'arse officinevia dai campi su da le marinetregua tregua all'eterno sudor!Innalziamo le mani incallitee sian fascio di forze fecondonoi vogliamo redimere il mondodai tiranni de l'ozio e de l'orGiovinezze dolori idealiprimavere dal fascino arcanoverde maggio del genere umanodate ai petti il coraggio e la fèDate fiori ai ribelli caduticollo sguardo rivolto all'auroraal gagliardo che lotta e lavoraal veggente poeta che muor!
Fonte: non ancora presente, ci stiamo lavorando...Informazioni:  L'Inno del Primo Maggio fu scritto da Pietro Gori sulla base della melodia del Va’ pensiero, il coro del Nabucco verdiano, nel 1892, nel carcere milanese di San Vittore dove era stato rinchiuso preventivamenteDa:http://www.ildeposito.org/archivio/canti/canto.php?id=284