Alla tavola rotonda

L'amore a qundici anni ovvero la paura di un apprendista meccanico.


Temevo che venissi, in quella mattina di Marzo, casa libera, spuntasti infatti dall’angolo nel tuo cappotto giallo, paurosamente femmina, per me che occhieggiavo dal balcone.Fuggisti poi dalla mia stanza, gli umidi segni della mia passione ancora sulla gonna, inseguita dalle parole di mia madre: “una ragazza grande come lei, si vergogni!”, per te una rosa, vivida e rossa e la promessa di non scordarti mai..