SEDE EUR-MOSTACCIANO

Bertolaso, Bertolaso....


Dove si commenta un improvvido intervento di Bertolaso, responsabile della Protezione Civile.______________________________________________________________________
Fare previsioni è un mestiere difficile. Ci si espone al rischio di figuracce. Ne sa qualcosa Bertolaso. Non più tardi di martedì 31 Marzo 2009, intervenendo a Roma ad un convegno organizzato da ministero dei beni culturali e protezione civile sulla esperienza del terremoto che nel 1997 colpì Umbria e Marche, il responsabile della Protezione Civile dichiarò, a proposito delle scosse di terremoto che continuavano a scuotere l'Abruzzo,"non sono tali da preoccupare ma purtroppo a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini."E che ti succede la mattina del lunedì seguente? Un terremoto di quelli che passeranno alla storia patria per numero di vittime e quantità di danni. La difesa di Bertolaso, a chi lo accusa di non aver tenuto conto di chi aveva anticipato il catastrofico evento, è semplice e lineare: i terremoti non si possono prevedere. Ha ragione, ma il punto è un altro.Se le cose stanno come lui afferma, come faceva a sostenere che il terremoto non ci sarebbe stato? Piuttosto che limitarsi a dire che l’allarmismo fa solo danni, avrebbe potuto ricordare che i terremoti non si possono prevedere ma, proprio per questo, l'organizzazione che lui dirige é attrezzata per portare i soccorsi quando servono, in qualunque situazione. Bertolaso, invece, si è incautamente avventurato nel fare una previsione, esattamente quello che, per sua stessa ammissione, gli scienziati di quella disciplina non sono in grado di fare. In un’opinione pubblica come quella italiana, fondamentalmente digiuna delle più elementari nozioni scientifiche, quest’infortunio rischia di far aumentare ancora di più il numero di coloro che non prendono sul serio gli scienziati. Sarà pure sfortunato ma, comunque la si voglia mettere, quando la scienza e gli scienziati vengono utilizzati per fare quello che non sono in grado di fare, rendono un pessimo servizio alla collettività e a sé stessi.