Creato da amministratore_blog il 06/03/2008

SEDE EUR-MOSTACCIANO

AZIONE GIOVANI, ALLEANZA NAZIONALE

 

« Due risate per non piangere....Tremonti ed i dati: uno ... »

Lezioni di economia dalla Repubblica Ceca....

Post n°83 pubblicato il 19 Marzo 2009 da amministratore_blog

Sperando che Giulio prenda blocco e penna ed impari qualcosa.... Una lezioncina dalla Repubblica Ceca potrebbe bastare, ma non siamo fiduciosi, l'italica cocciutaggine è nota a tutti.
__________________________________________________________________________

«Venti anni fa la Repubblica ceca eliminò il comunismo e mise in soffitta l'economia chiusa. Il nostro sogno era di aprirci al mondo, liberalizzare il commercio estero e le nostre prime riforme sono andate tutte in quella direzione. Oggi siamo scioccati quando vediamo qualcuno tentare di riportare il mercato unico europeo al punto di partenza introducendo un nuovo e nascente prtezionismo europeo».

Vaclav Klaus, 67 anni, presidente della Repubblica Ceca, mentre il suo Paese è presidente di turno dell'Unione, non usa mezzi termini com'è suo costume: è un euroscettico e non ne fa mistero, ma oggi, da seguace di Friedrich Von Hayek, paradossalmente si ritrova a difendere l'Europa, o meglio il suo mercato unico, dai venti protezionisti.

«Non possiamo essere d'accordo con chi come Nicolas Sarkozy (il presidente francese ha invitato i costruttori di auto francesi, che hanno ricevuto 6 miliardi di euro di aiuti, a mantenere i posti di lavoro in Francia e a non costruire fabbriche proprio in Repubblica Ceca, ndr) apre a tentazioni protezioniste. Ma non voglio polemizzare con Sarkozy anche perché non bisogna dimenticare che il presidente francese non è il solo in Europa a sostenere queste politiche protezionistiche e di nazionalismo economico», dice il presidente ceco.

Il capo dello Stato ceco è in questi giorni a Milano per presentare il suo libro, “Pianeta blu, non verde”, un pamphlet ricco di vis polemica sul presunto cambiamento climatico, un intervento inserito in una serie di colloqui organizzati dall'Istituto Bruno Leoni a Palazzo Clerici.

Che pensa del piano di aiuti all'Europa centro-orientale?
La Repubblica ceca ha le sue fragilità ma ha prestato 200 milioni di euro alla Lettonia. Da noi i mutui in valuta estera sono appena lo 0,1% del totale (i suoi colleghi del Financial Times dovrebbero imparare a distinguere tra i vari Paesi del Continente che non è un unicum indistinto) a differenza di altri Stati europei dove hanno raggiunto quote elevatissime. Inoltre le banche presenti nel nostro Paese sono belghe, italiane, austriache e hanno problemi a casa loro, non da noi.

Che deve fare la Commissione Ue per contrastare la crisi?
Meno fa e meglio è. Fuor di metafora non sono convinto che la spesa pubblica keynesiana sia la soluzione a tutti i problemi. Se si vuole aumentare la domanda aggregata la prudenza è d'obbligo. Primo bisogna evitare di aumentare il debito pubblico. Poi c'è il “crowding out effect” cioè il calo dei consumi o degli investimenti privati che avviene quando a causa dell'aumento della spesa pubblica aumenta la pressione fiscale e quindi si riduce a sua volta la propensione ai consumi. Se invece l'aumento della spesa pubblica non è accompagnato dall'aumento delle tasse, il ricorso al debito pubblico per finanziare l'aumento della spesa aumenta i tassi d'interesse portando a una riduzione degli investimenti privati. In America si discute sul fatto che il moltiplicatore deve essere sempre più alto perché se investo un euro di soldi pubblici può avvenire che ottengo solo lo 0,80% di aumento di propensione al consumo: insomma mentre la spesa è certa l'esito finale è incerto.

Qual è il messaggio del suo libro sul clima “Pianeta blu, no verde”?
Gli ambientalisti non parlano del clima, ma di un'ideologia collettivistica molto pericolosa che vuole manipolare tutta la società. Un'ideologia che vuole limitare la nostra libertà e prosperità. Io combatto questa ideologia, non la temperatura. L'Intergovernmental Panel Climate Change, l'organismo dell'Onu, afferma che in un secolo l'aumento della temperatura è stato di 0,74 gradi centigradi. E quindi, se questo è vero, di quale riscaldamento del pianeta stiamo parlando? È un falso problema. Anche in questo caso dunque, meno si fa meglio è.

Altri obiettivi a breve?
Scrivere un articolo intitolato l'«Insostenibile peso della solitudine» in occasione, il 1° aprile, degli 80 anni di Milan Kundera.

Scritto da:  Vittorio Da Rold, Il Sole24Ore

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

LIBERA

 

LIBRI

 

UN'ITALIA DINAMICA

1) Mobilità del lavoro
2) Politica dell'affitto
3) Liberalizzazioni dei servizzi

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 

AREA PERSONALE

 

ULTIME VISITE AL BLOG

aming20sedaco95sante.ruggierialgabludpagani.mirkoPotus57daviddicastroEMANUELAPONTICELLImlaimmobiliaremadeinjailhopelove10zeus.cdmatteo_2987sara.casasolascatamax
 

COMITATO 10 FEBBRAIO

              
http://www.10febbraio.it/home.htm

 

POLITICA, ECONOMIA, CULTURA...

 

MUSIC...

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963