Noi due nell'anima

AL TUO RISVEGLIO


  Appena sveglia sei più infantile di un pulcino. Arruffata dal riposo come un prato calpestato dalle corse, rientri dai tuoi sogni senza averli abbandonati.Dipani il sonno tirando il filo da uno sbadiglio. Rotoli via ridendo e muti in gioia il silenzio della notte, la svuoti degli eccessi di culto ed avvii la processione al Santo Giorno patrono della vita e della tua grazia.Il Santo Giorno, per tua intercessione, accoglie una supplica di carezze che ti muovo ed inizia così una corsa di mani sul lastricato d'ebano che orna la tua schiena. Ma scossa, fuggi. E voli via farfalla audace. Sei nel chiarore una danza di pudore. Ed io t'inseguo.  Ora, seduta, hai cosce di stupore albino. Il lenzuolo è una baia di odori purissimi che fluttuano sommandosi ai nostri sudori quando un raggio inforca le persiane chiuse.Stropiccio vesti. Mi stringo ad ogni panno che ti ha toccato.Con il respiro ne scavo ogni meandro e inspiro te ormai padrona dei miei sensi.Organizzi il sole in uno spiraglio di luce, dai un posto ai sentimenti e ne governi il sapore in un caffè. Ti raccolgo dalla prima acqua che ti purifica,  e Come in un trigono con l'aria, tu ed io grondiamo freschezza di passione, e raccolgo le mani per bere ai piedi di una cascata di sorrisi dalla fonte dei tuoi occhi.