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AVVISTAMENTI DI VIPERE NELLE NOSTRE CAMPAGNE E NELLLE VICINANZE DLLE ABITAZIONI

Post n°450 pubblicato il 10 Settembre 2010 da ecologiasantangelo
 

 

Cari amici è di questi gironi la notizia di diversi avvistamenti di vipere nelle nostre campagne e nelle vicinanze del centro urbano.
Nonostante gli avvistamenti e gli avvisi ( almeno cosi si dice) che i cittadini hanno dato alle autorità ancora nessuno ha fatto un comunicato ufficiale per avvisare la cittadinanza.
Come sempre le autorità sono dormienti.
Non si dimentichi che questa è stagione di funghi. E i nostri compaesani, sono amanti della raccolta di funghi. ( Pagano anche un costosissimo tesserino)
Di seguito riportiamo delle informazioni tratte da internet sui tipi di vipera e su come comportarsi nel malaugurato caso in cui si rimanesse vittima del morso di questo rettile.
Dalle descrizioni dei cittadini si dovrebbe trattare di VIPERA ASPIS.

Vipera aspis
L'aspide o vipera (Vipera aspis (Linnaeus, 1758) è un serpente della famiglia Viperidae, diffuso in Europa occidentale. È famosa per essere stata scelta da Cleopatra come serpente per il suo suicidio.
Descrizione
Lunga al massimo 94 cm, (mediamente sui 60-65 cm.), presenta testa più o meno distinta dal collo, con l'apice del muso leggermente rivolto all'insù, ed occhi di dimensione media con la pupilla verticale ellittica. La coda è nettamente distinta dal corpo, caratteristica tipica della vipera e che la differenzia, tra le altre cose, dagli innocui colubridi. La colorazione varia a seconda dell'individuo dal grigio chiaro al marrone-rossiccio, e concede la possibilità al rettile di mimetizzarsi con l'ambiente circostante. Anche il disegno dorsale cambia da soggetto a soggetto, con strisce a zig-zag, macchiette separate o colorazione quasi uniforme. L'aspetto generale è più tozzo che negli altri serpenti a causa delle piccole dimensioni e della coda molto corta. Il veleno viene prodotto da speciali ghiandole velenifere poste in fondo al palato e inoculato attraverso denti del veleno cavi al loro interno. Come le altre tre specie di viperidi presenti in Italia Vipera aspis è ovovivipara; nascono da 6 a 8 piccoli di 15-20 cm, che sono autosufficienti e possiedono già ghiandole velenifere. Possono raggiungere anche i vent'anni di vita.
Distribuzione e habitat
L'areale della specie va dai Pirenei alla Germania. È il più comune viperide italiano. È presente su tutto il territorio nazionale, ad eccezione della Sardegna.
La Vipera aspis vive in luoghi freschi ed assolati, prediligendo ambienti poveri di vegetazione, prati, pascoli e soprattutto pietraie
Biologia
Si ciba di topi, lucertole e piccoli uccelli. Si tratta di un animale territoriale. Goffa, lenta nei movimenti e di indole paciosa, reagisce fulmineamente se calpestata o molestata. Il suo veleno è molto attivo nei confronti dei piccoli animali, dal momento che contiene sia neurotossine che emotossine, tuttavia raramente si configura mortale per l'uomo, pur richiedendo soccorso immediato e provocando effetti anche seri. A rischio sono prevalentemente i soggetti esposti alle reazioni allergiche, quelli emotivi, gli anziani ed i malati affetti da patologie croniche, nonché i bambini.
Riproduzione
È una specie ovovivipara, cioè le uova si schiudono all'interno del corpo materno poco prima del parto e i piccoli (generalmente da 6 a 8) nascono già interamente formati, divenendo autosufficienti alla fine dell'estate. Durante il periodo degli amori, che avviene in primavera, i maschi possono intraprendere delle lotte ritualizzate: essi sollevano le parti anteriori del corpo e le attorcigliano intorno al proprio rivale per valutare le reciproche forze.
Comportamento
Come tutti i rettili anche la Vipera è un animale a sangue freddo ed è perciò attiva soltanto quando la temperatura al suolo raggiunge i 25-27 gradi. Per questo motivo durante la stagione fredda effettua una latenza invernale, nascondendosi in anfratti del terreno; in alta quota il letargo può protrarsi per oltre 7 mesi. Contrariamente alle credenze popolari la Vipera non è assolutamente aggressiva; se non viene molestata, non rappresenta un pericolo per l'uomo, perché, di fronte ad un fattore di disturbo, tende a scappare e a nascondersi.
Sottospecie
Le sottospecie riconosciute sono le seguenti:
Vipera aspis aspis (Linnaeus, 1758) - diffusa principalmente in Francia, Germania meridionale, Svizzera e Italia settentrionale.
Vipera aspis atra (Meisner, 1820) - presente in Svizzera
Vipera aspis francisciredi (Laurenti, 1768) - presente nell'Italia centrale
Vipera aspis hugyi (Schinz, 1833) - diffusa in Italia meridionale
Vipera aspis zinnikeri Kramer, 1958 - presenta nella regione dei Pirenei (Guascogna, Andorra, Spagna.) [ dal sito internet http://it.wikipedia.org/wiki/Vipera_aspis]

Di cosa si tratta

Qui ci limiteremo a parlare del morso di vipera, l'unico serpente velenoso presente in Italia. Se avete in programma vacanze all'estero che prevedono permanenze o escursioni in aree non urbane, informatevi sui possibili rischi di morso da serpente velenoso e sui provvedimenti da prendere in questa eventualità.

La vipera europea è un serpente lungo circa un metro, di colore grigio-marrone, talora rossastro o giallastro, con una striscia a zig-zag sul dorso. La testa è triangolare ed è più larga del corpo. E' presente pressocchè in tutta Italia, sia in pianura che in media montagna. In inverno va in letargo, per risvegliarsi in primavera. Il suo habitat ideale sono le pietraie, i cumuli di sterpi, l'erba alta, soprattutto delle zone esposte al sole e nelle giornate di sole caldo che seguono un periodo di pioggia. Non attacca mai se non viene disturbata, in genere accidentalmente perchè pestata o perchè si sente minacciata da una mano incautamente appoggiata su un sasso vicino. In questo senso il bambino è particolarmente a rischio di essere morso, proprio per la sua istintiva tendenza ad esplorare l'ambiente e la sua incoscienza del pericolo.
Il morso di vipera non è quasi mai mortale per un adulto o per un bambino di età superiore a 6-8 anni; il bambino piccolo, invece, può subire conseguenze gravi, anche mortali. La gravità dipende anche dalla quantità di veleno iniettato (minore se la vipera ha da poco morso un altro animale) e dalla sede del morso (più pericolosi i morsi al collo o alla testa, meno quelli agli arti inferiori).
Come si manifesta
Non sempre si assiste alla scena del morso, dato che il tutto si svolge in una frazione di secondo. Il bambino, o perchè non si è reso conto della causa del dolore o perchè troppo piccolo, può non riferirla. Infine, anche se ci si è accorti dell'attacco del serpente, ci può essere il dubbio che si tratti di un serpente innocuo e non di una vipera.
Il morso di vipera deve essere quindi sempre sospettato quando il bambino, durante un escursione o mentre gioca nell'erba, lancia un urlo o lamenta improvvisamente dolore.
Come riconoscerlo? Come distinguerlo da quello di un serpente non velenoso?

  1. In caso di morso di vipera, sulla pelle sono ben evidenti due forellini distanziati di circa 6-8 mm, da cui fuoriesce sangue misto a siero, circondati da un alone rosso

Morso di vipera, con i due forellini anteriori

Morso di biscia

  1. Ben presto, la zona colpita diviene bluastra, molto gonfia e dolente.
  2. Se la quantità di veleno iniettata col morso è notevole, il bambino lamenta altri sintomi:
  • diventa pallido e sudato, ha i brividi
  • ha vomito, diarrea e mal di pancia
  • fa fatica a respirare
  • infine, dopo una fase di agitazione, diventa sonnolento ed entra in coma

Cosa fare

  1. Mantenete la calma; è inutile agitarsi o discutere o rimproverare il bambino!
  2. Portate immediatamente il bambino al più vicino Pronto Soccorso, o posto di Guardia Medica, o ambulatorio medico
  3. Se il bambino è cosciente e non ha ancora disturbi dovuti al veleno, è necessario ritardare il più possibile l'entrata in circolo del veleno stesso:
  • Cercate di tenere il bambino il più possibile calmo e fermo (non con la forza, ma con la dolcezza)
  • Se è possibile, lavate abbondantemente la ferita con acqua (e sapone se c'è); altrimenti pulite il più possibile la ferita con un fazzoletto (senza strofinare troppo!) e copritela con un indumento pulito (meglio una garza sterile)
  • Se la ferita è ad un arto
    • applicate una benda elastica alta almeno 7-10 cm, il più presto possibile; la fascia va applicata dal morso alla radice dell'arto, e deve essere stretta a sufficienza per bloccare la circolazione linfatica (la via attraverso cui il veleno entra in circolo); verificate però che si riesca a sentire il battito cardiaco a valle della fascia (v. polsi arteriosi nel capitolo dell' emorragia grave)
    • immobilizzate l'arto con una stecca (v. traumi)
    • evitate qualsiasi movimento dell'arto durante il trasporto
    • rimuovete la benda solo al Pronto Soccorso, quando è disponibile il siero antivipera
  • Se la ferita è al collo o alla testa o al tronco
    • applicate un cerotto adesivo ed elastico che comprima il più possibile la parte intorno al morso, per limitare l'entrata in circolo del veleno
  1. Se il bambino presenta già disturbi dovuti al veleno
  • copritelo se ha freddo
  • rianimatelo se si arresta il respiro e/o il battito del cuore

Cosa non fare

  • Non agitatevi: il bambino ha bisogno di essere calmato e rassicurato
  • Non incidete la ferita nè succhiate o aspirate il sangue: il veleno entra in circolo per via linfatica e solo inpiccolissima parte col sangue; inoltre, rischiereste a vostra volta l'avvelenamento per l'entrata in circolo del veleno attraverso lesioni anche piccole della mucosa della bocca!
  • Non somministrate il siero antivipera: si stima che in Europa muoiano più persone per la scorretta somministrazione del siero che per il morso di vipera!
  • Non date da bere alcoolici
  • Non fate camminare il bambino che è stato morso: ciò favorirebbe l'entrata in circolo del veleno 

Prevenzione

  1. Evitate di fare soste e picnic in zone pietrose, con sterpaglia o erba alta, soprattutto se esposte al sole
  2. Ispezionate prima la zona dove avete deciso di sostare: anche il semplice rumore da voi provocato spingerà le vipere a cercare luoghi più tranquilli
  3. Insegnate al bambino come comportarsi per non correre il rischio di essere morso durante le escursioni:
  • guardare sempre bene dove si mettono i piedi e le mani
  • non sedersi o giocare il luoghi dove si possono annidare le vipere (v. sopra)
  • non allontanarsi dal gruppo
  • non giocare nel prato a piedi scalzi
  • non lasciare zaini o sacchetti aperti incustoditi
  • se si avvista una vipera, stare calmi e non fare nulla: ci penserà lei ad allontanarsi
  1. Fate indossare al bambino scarponcini e pedule alte, con tallone rinforzato
  2. Non lasciate la tenda aperta di notte (il freddo spinge la vipera verso il calore del corpo); chiudete la tenda durante il giorno se vi allontanate
  3. Tenete sempre ben rasata l'erba del giardino della casa in montagna

Portate sempre con voi due fasce elastiche alte almeno 7-10 cm durante le escursioni [http://www.amicopediatra.it/genitori/curiosando_cosa_fare_se/Morso_di_vipera_.htm ]

 In attesa di notizie da parte delle autorità, solito consiglio:

MEDITATE GENTE! MEDITATE!

GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO

  

 
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