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Alla fine i nodi vengono al pettine. Speriamo che il pettine continui

Post n°464 pubblicato il 21 Aprile 2011 da ecologiasantangelo

 

Cari amici alla fine ecco che quello che dicevamo non era sbagliato.
Basta leggere l' articolo, di seguito riportato, che parla della Truffa aggravata portata avanti, a quanto sembra, dalla SISIFO di Cono GALIPO', cosi' dice la Procura di PATTI che l'ho ha rinviato a giudizio.
Se si arriverà ad una condanna, verranno probabilmente messi in discussione i principi umanitari che da sempre hanno voluto vendere a noi Santangiolesi chiamandoci RAZZISTI e CRIMINALI ASSETATI DI SANGUE .
Volete vedere che alla fine noi non eravamo razzisti e criminali assetati di sangue e che dicevamo la verità, quando contestavamo il centro, in quanto non idoneo?
Volete vedere che verrà fuori che  gli "umanitari" non erano poi cosi "umanitari", ma imprenditori ( cosi si è definito il GALIPO, in una intervista) che miravano solo al profitto, e a quanto scritto dalla Procura di Patti truffando anche il Ministero degli Interni ovvero noi cittadini che paghiamo le tasse?
Volete vedere che noi non abbiamo avuto il nostro RSA non per motivi umanitari, ma per businnes? ( almeno cosi sebrerebbe dall'accusa di truffa aggravata)
Caro BORGOMASTRO Lei ,che hai chiamato i tuoi concittadini RAZZISTI, alla vigilia delle elezioni, cosa ne pensi?
Vedi ancora nel CPT o CARA  o come lo vuoi chiamare tu un motivo di vanto per l'economia Santangiolese? 
Dall'inchiesta sembra che solo in pochi hanno guadagnato, anzi, usando la nostra struttura hanno truffato (cosi dice la Procura di Patti) per riempire le loro tasche. Certo questa non è una bella pubblicità per la sua campagna politica.
Ma tanto noi Santangiolesi ormai sappaimo da tempo.
Caro Vice BORGOMASTRO, Lei che ci hai definito CRIMINIALI ASSETATI DI SANGUE, dall'alto della tua COLTURA, ora che ne dici? Come definisci le persone che utilizzano le disgrazie altrui per riempire le loro tasche?
A chiunque vinca le elezioni, consigliamo vivamente di non riaprire il centro, anche perchè, le carte dimostrano, che non è "umanitario" ma solo un luogo per far fare i soldi anche illegalmente ( cosi dice la procura di Patti) a pochi. 
Come volevasi dimostrare alla fine i NODI vengono al PETTINE, e speriamo che il pettine continui a trovare i nodi

"SANT'ANGELO DI BROLO - Truffa aggravata al centro di accoglienzaLa Procura di Patti ha chiesto il rinvio a giudizio, per il reato di truffa aggravata continuata, del legale rappresentante del Consorzio di Cooperative sociali 'Sisifo' che, fino al maggio 2010, ha gestito il centro per l'accoglienza di immigrati richiedenti asilo politico a Sant'Angelo di Brolo (Me). Secondo le indagini dei carabinieri di Patti, nel periodo in cui il centro era in funzione, sarebbero state spesso ritardate le dimissioni dei rifugiati già in possesso del permesso di soggiorno o dello status di rifugiato politico. Sulla base di quanto disposto dal Viminale, gli immigrati avrebbero dovuto lasciare subito la struttura d'accoglienza, mentre la Prefettura di Messina, per la permanenza ingiustificata di ciascuno di loro, ha pagato circa 40 euro al giorno al Consorzio 'Sisifo', con il quale aveva stipulato una convenzione. Da una prima stima sarebbe emerso che, fino al maggio 2010, data di chiusura del centro, il consorzio avrebbe tratto l'ingiusto profitto di circa 500 mila euro ai danni del ministero dell'Interno. (lasiciliaweb.it)"

Solito consiglio

MEDITATE GENTE! MEDITATE

 
 
 

RIAPRE IL CENTRO DI ACCOGLIENZA! ANZI....... I CENTRI!

Cari amici

c'è giunta notizia che circa due giorni fa, hanno riportato un grande numero di materassi in via pantano nella struttura RSA.

Sembrano in atto i preparativi per riaprire, nonostante le solite promesse da marinaio del borgomastro, il centro di accoglienza.

 Si dice in giro che una "NOTA ASSOCIAZIONE PAESANA", abbia fatto richiesta al borgomastro, ( chiediamo conferma o smentita di questo), di avere in gestione le strutture delle ex scuole elementari presenti sul territorio comunale, per adibirle a nuovi centri di accoglienza. Praticamente se questa notizia risultasse vera, ci troveremmo difronte ad una invasione lecitamente permessa dalle istituzioni locali.

Il paese si troverebbe, come Lampedusa a fronteggiare un fenomeno invasivo che distruggerebbe la già precaria economia paesana.

Il borgomastro, come sempre tace e fa finta di niente, per poi magari scaricare la responsabilità sulle istituzioni nazionali.

Intanto, con i nostri soldi ha organizzato l'ennesima gita " PER ANZIANI ".

Infatti ieri è andato insieme a 4 anziani e tanti giovani, ( assessori, dipendenti, ecc) a taormina e dintorni.

Un atteggiamento questo che la dice lunga sul senso di "BENE DELLA COMUNITA' " di questa amministrazione, che grazie a Dio e all'intelligenza della comunità quasi sicuramente non verrà rieletta.

Il solito consiglio, MEDITATE GENTE MEDITATE!

 GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO.

 
 
 

IL SILENZIO DEI FURBI. OPPOSIZIONE E BORGHIANI "MUTI SONO"

Post n°462 pubblicato il 22 Febbraio 2011 da ecologiasantangelo
 

Il tempo passa ma il silenzio rimane. Tacciono per non dire. Tacciono per evitare di dare conto e ragione allpopolazione.
Il loro modo di governare e di fare opposizione è il SILENZIO.
Il loro modo per giustificarsi è dire"NON SAPEVAMO NULLA"
Destra o Sinistra, Opposizione e Borgo Governanti, ci trattano tutti alla stregua di stupidi ignoranti, da prendere per i fondelli quando e come vogliono.

MEDIATATE GENTE! MEDITATE!

GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO 

 

 
 
 

STRANI SOPRALLUOGHI IN VIA PANTANO EDIFICIO GIUDICE DI PACE EX CPT

Post n°461 pubblicato il 17 Febbraio 2011 da ecologiasantangelo
 

Cari AMICI, ci hanno segnalato che qualcosa non “quadra” in via Pantano. Sono state viste delle persone fare dei sopralluoghi probabilmente anche alcuni appartenenti alle forze dell’ordine.
Visto quello che sta succedendo, in questi giorni, non vorremmo che con la solita scusa dell’emergenza riaprissero il Centro di accoglienza.
Ci auguriamo che il nostro sia solo un presentimento ingiustificato.
Non vorremmo che il BORGOMASTRO venga meno al suo sbandierato impegno per l’apertura dell’RSA, facendo una delle sue tanto famose marce indietro e deviazioni salta fossi. Oppure applichi  Questa volta non accettiamo scuse BORGOMASTRO, si impegni e faccia fruttare quel po’ di mandato, che ancora le rimane.
Ci rivolgiamo anche agli oppositori. La tecnica del salta fosso non la potete utilizzare neanche voi. Non avrete scuse davanti a noi cittadini. Non pensate di scaricare la colpa sull’attuale BORGOMASTRO e sulla sua Amministrazione ormai agli sgoccioli.
Il voto è vicino. Non ci prendete per i fondelli. Chi non provvede al bene del paese stavolta verrà pagato con la giusta moneta e senza aspettare molto
SANT’ ANGELO è un piccolo centro che non puo’ reggere l’impatto con un centro di accoglienza e con i problemi che crea. Il passato ci ha insegnato. I centri vanno aperti in luoghi grandi e con strutture idonee. E non venite anche stavolta, a parlare di razzismo. E’ solo buon senso e rispetto della gente siano essi santangiolesi siano essi immigrati.
Noi abbiamo bisogno dell’RSA, non del CPT o CARA  Ribadendo che probabilmente stiamo solo scrivendo “ARIA FRITTA”, ma meglio friggere un po’ d’aria prima che trovarsi fregati dopo vi diamo il solito consiglioo come lo vogliono chiamare in base alle occasioni.
il suo metodo del non so nulla, cosi da farci svegliare con il centro di accoglienza riaperto.

MEDITATE GENTE! MEDITATE!

GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO

 
 
 

Sicilia Vera e Santangiolesi per Sant'Angelo

Post n°460 pubblicato il 06 Gennaio 2011 da ecologiasantangelo
 

Cari amici, è di oggi la notizia, che al Palacultura di Sant'Angelo di Brolo, giorno 8 gennaio alle ore 18.00, si terrà l'incontro dal tema "origini e prospettive delle autonomie locale".
presente l'On. Cateno De Luca, presidente dell'associazione Sicilia Vera.
Ci auguriamo che da questo incontro emergano nuove e concrete idee, che abbiano come fine  una svolta concreta per il nostro paese e la nostra Sicilia, vittime, ormai, di un assurdo e logorante servilismo e immobilismo politico. 
probabilmente Santangiolesi per Santangelo, ufficializzeranno il loro programma politico e il loro futuro schieramento, durante le elezioni Borgocomunali di Maggio 2011. 

GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO

 
 
 

AUGURI PER UN 2011 MERAVIGLIOSO

Post n°459 pubblicato il 01 Gennaio 2011 da ecologiasantangelo
 

Cari amici ECOLOGIASANTANGELO augura a tutti voi un bellissimo 2011.

 
 
 

UTILIZZANO FEDRO PER SCREDITARE LA VOCE DEI CITTADINI

Post n°458 pubblicato il 31 Dicembre 2010 da ecologiasantangelo
 

Cari amici, visitando il forum del sito www.santangiolesi.net, abbiamo trovato il commento di un amico che si firma "consiglio" che rispetto alle polemiche di questi giorni,sollevate da tanti siti paesani, compreso il nostro, a parer nostro ha cercato di sminuire il lavoro pro Sant'Angelo utilizzando il grande Fedro.
Infatti nel suo post scrive ""Nondum matura est, nolo acerbam sumere "
Ai buoni intenditori poche parole......."
 
Al caro latinista rispondiamo : "Caro Latinista sei sicuro che screditiamo perchè non sappiamo fare? Oppure riportiamo solo esempi di inettitudine totale e quindi ti o vi viene facile nasconderti/vi dietro un'antica e bellissima fiaba? E quindi chi scredita sono solo quelli come te?
Per tutti, visto che non tutti sono emeriti erudi come lei citiamo il testo della favola sia in latino che in italiano.

TESTO LATINO
"Fame coacta vulpes alta in vinea
Uvam appetebat summis saliens viribus;
Quam tangere ut non potuit, discedens ait:
"Nondum matura est; nolo acerbam sumere".Qui facere quae non possunt verbis elevant,
Ascribere hoc debebunt exemplum sibi."

TRADUZIONE ITALIANA
Una volpe, costretta dalla fame, cercava di prender l'uva in
una vite alta, saltando con tutte le forze; come non potè toccare essa (uva), disse
andandosene: 'Non ancora è matura; non voglio prenderla acerba.'

MEDITATE GENTE! MEDITATE!

GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO

 
 
 

SANT'ANGELO COME PECHINO. I DIPENDENTI COMUNALI SI DEVONO IMBAVAGLIARE

Post n°457 pubblicato il 27 Dicembre 2010 da ecologiasantangelo
 

Sant'Angelo ultimo avamposto della limitazione di Libertà dell'individuo.
Sembrerebbe assurdo, ma è proprio cosi.
Qualche giorno fa sulla nostra e mail abbiamo ricevuto al copia di un documento,  su carta intestata del comune di Sant'Angelo di Brolo, con numero di protocollo e firma del segretario comunale.
Abbiamo letto e riletto il documento e prima di pubblicarne il contenuto abbiamo fatto le nostre "indagini". Si perché sembrava frutto di uno scherzo di carnevale.
Ma scherzo non era.

Ecco il testo della comunicazione del 10/12/2010 recante il numero di protocollo 15098.

"OGGETTO: Comunicazioni

A TUTTI I DIPENDENTI COMUNALI e L.S.U. - SEDE

Sulla scorta delle vigenti disposizioni legislative e contrattuali che regolano il rapporto di lavro, i dipendenti che a qualsiasi titolo svolgono attività lavorativa con il Comune ( dipendenti a tempo indeterminato, a tempo determinato, L.S.U.), hanno l'obbligo di astenersi dall'assumere iniziative pubbliche in qualsiasi forma che riguardano l'operato dell'Amministrazione e del Comune. Datore di Lavoro."

Non ci sono commenti da fare , quello che è stato scritto si commenta da solo.
Vorremmo ricordare solo, l'art. 21  della Costituzione Italiana, ancora in vigore GRAZIE a DIO, e Sant'Angelo si trova in Italia .
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."

Meditate gente ! Meditate!

GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO

 

 
 
 

WWF: cinque azioni urgenti per difenderci dalle frane

Post n°456 pubblicato il 18 Novembre 2010 da ecologiasantangelo
 

3/11/2010 - Le intense piogge di questi giorni non bastano infatti a giustificare il continuo stato di calamità naturale in cui si trova il nostro territorio

La causa principale del diffuso dissesto idrogeologico è la quotidiana "malagestione" dei fiumi e dei versanti, non tanto il fatto che in poche ore in molte parti d'Italia è caduta l'acqua che sarebbe dovuta cadere in un mese. Le intense piogge di questi giorni non bastano infatti a giustificare il continuo stato di calamità naturale in cui si trova il nostro territorio. Per risolvere il problema è ' necessario superare la logica emergenziale d'intervento e per questo il WWF ritiene fondamentale e urgente:

  • 1) Istituire le Autorità di distretto, come previsto dalle direttive europee (dir 2000/60/CE "Acque", 2007/60/CE "Rischio alluvionale"), conferendo loro un ruolo vincolante per il coordinamento delle misure e degli interventi di difesa del suolo e di qualità delle acque a livello di bacino idrografico
  • 2) riferirsi al bacino idrografico - e non ai confini amministrativi delle Regioni - per qualsiasi programma di difesa del suolo, manutenzione del territorio e di tutela e gestione delle acque

    3) Ripristinare i finanziamenti ordinari per la difesa del suolo drasticamente tagliati anche nell'ultima finanziaria;
  • 4) Garantire l'interdisciplinarietà nella progettazione delle misure e degli interventi di difesa del suolo: la solo ingegneria idraulica, infatti, è totalmente insufficiente ed è necessario progettare anche con competenze di idrogeologia, ecologia, scienze forestali, pianificazione.
  • 5) Avviare un'azione diffusa di rinaturazione del territorio - come sta avvenendo nei più grandi bacini europei come la Loira, il Reno, il Danubio, la Drava... - basata sul recupero della capacità di ritenzione delle acque in montagna (rimboschimenti, governo delle foreste sostenibile) e sul recupero delle aree di esondazione naturale in pianura (ampliamento delle aree golenali, ripristino e ricostruzione zone umide....)

Queste cinque azioni se portate avanti in modo serio possono contribuire ridurre drasticamente il rischio idraulico in Italia.
Qui i Comuni infatti continuano a costruire o a prevedere urbanizzazioni nelle naturali aree di esondazione dei fiumi togliendo lo spazio vitale alle acque. S'impermeabilizza il territorio e l'alveo dei corsi d'acqua viene ristretto e canalizzato, spesso, fin dalle sorgenti; la vegetazione ripariale, che difende le sponde dall'erosione e rallenta la furia delle acque, viene regolarmente tagliata; i boschi in montagna non sono governati, ma sono abbandonati o sfruttati all'eccesso, perdendo l'importante capacità di trattenere le acque nel terreno.
Il WWF Italia quest'anno ha avviato una campagna "Liberafiumi" dalla quale è purtroppo emerso un quadro allarmante: vi sono tratti di fiumi in gran parte canalizzati e tra questi il Lambro e il Seveso che ancora una volta hanno messo in ginocchio interi quartieri di Milano (la città dell'EXPO), piuttosto che l'Oreto in Sicilia, o il Sangro in Abruzzo. Molti corsi d'acqua sono sbarrati o interrotti come l'Agri in Basilicata nel quale in pochi chilometri sono presenti 74 tra briglie e sbarramenti. 
Anche l'Adda, il Tevere e il Po stesso presentano tratti canalizzati anche in zone non urbanizzate, dove il fiume potrebbe espandersi e distribuire la propria energia, evitando di farlo all'interno dei centri abitati. Il Chiese, in Lombardia, ha allagato vari centri abitati, costringendo la popolazione a lasciare le case; ma una delle poche valvole di sfogo di quel fiume è un'Oasi del WWF, la riserva naturale Le Bine (MN) , dove una zona umida posta in un'ampia zona golenale dell'Oglio - poche centinaia di metri a valle dell'entrata del Chiese in Oglio - consente al fiume di espandersi naturalmente e riducendo la forza. Lo stesso avviene in altre due zone gestite dal WWF tra S.Giuliano Milanese e Melegnano, dove il Lambro può trovare un pò di naturale sfogo e, quindi, a ridurre eventuali danni nei centri abitati che attraversa.
Purtroppo stiamo anche pagando il conflitto tra Stato e Regioni sulle competenze sulla difesa del suolo che paralizza l'applicazione corretta delle direttive europee che dovrebbero garantire sicurezza e tutela delle acque (dir 2000/60/CE "Acque", 2007/60/CE "Rischio alluvionale").
(TRATTO DAL SITO www.wwf.it)

GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO

 

 
 
 

ACQUA, NO ALLA PROPOSTA DI LEGGE PD CONTRO IL REFERENDUM

Post n°455 pubblicato il 18 Novembre 2010 da ecologiasantangelo
 

 

Acqua, No alla Proposta di legge PD contro il referendum

22/10/2010 - Il WWF Italia boccia la proposta del PD per una legge federalista sull'acqua
La proposta del PD per una legge federalista sull'acqua è assolutamente tardiva e completamente inutile secondo il WWF. Infatti, il PD, che è rimasto silente per tutta la raccolta firme nonostante la sua base abbia attivamente collaborato, sa bene che non avrà i numeri per andare avanti e con questa iniziativa vuole solo affossare il referendum, giocando di sponda con il Governo. 
Il referendum per l'acqua pubblica con oltre un milione e mezzo di firme raccolte, è quello che ha avuto il maggior numero di adesioni in tutta la storia di questo istituto.
Il WWF, quindi, sostiene il referendum perchè la questione dell'acqua deve essere prioritaria nell'agenda della nostra politica, anche perchè si tratta di una battaglia di legalità e democrazia. 
Vi è, infatti, prima di tutto un'esigenza d'informazione, che è attualmente impossibile anche solo all'interno del servizio pbblico televisivo (fatte rarissime eccezioni). 
Per questo ora bisogna andare al referendum richiesto da oltre un milione e mezzo di cittadini italiani, ben tre volte di più di quanto richiesto dalla legge!
(tratto dal sito internet http://www.wwf.it)

GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO

 
 
 

ERRATA CONCEZIONE BORGHIANA DELLA PROTEZIONE CIVILE. 1 parte

Post n°454 pubblicato il 12 Settembre 2010 da ecologiasantangelo
 

Partendo dal presupposto che è ognuno di noi dovrebbe avere il dovere morale ed etico a partecipare, in caso di gravi calamità, all'aiuto delle persone che hanno bisogno, ci sconvolge e non poco il metodo BORGHIANO di costituzione di una squadra della protezione civile nel nostro comune.
Il Borgo, attribuendosi poteri "sovrannaturali" , che ricordano personaggi di altri tempi, ha emesso due determine sindacali, in cui, in alcuni casi  individua e in altri casi obbliga le persone a far parte della suddetta squadra. Peccato che in queste delibere le persone non vengano trattate allo stesso modo. Ci sembra che abbia utilizzato l'idea dei figli e figliastri e la drammatica e incivile distinzione tra "STUDIATI" "SIGNORI" e "GENTE COMUNE" ( basta vedere nelle due determine come vengno appellate le persone individuate/obbligate). Un'azione piena di inciviltà e di mancanza di rispetto per i cittadini.
Cosa non adatta a un BORGOMASTRO che ha sempre militato nel PATITO COMUNISTA ITALIANO, il partito delle classi operaie, e che fra l'altro si è sempre vantato del "TITOLO" di SINDACALISTA.
Vorremmo ricordare al Borgo che:
a) nessuno, a parte le categorie individuate con decreto ( forze dell'ordine , vigili del fuoco , forestale esercito), è obbligato a far parte in modo gratuito della protezione civile.
b) lui non puo' obbligare in modo gratuito padri di famiglia a essere rintracciabile 24 h. 
c) anche Lui, che riveste una carica pro tempore ( si avvicinano le elezioni) e i suoi Consiglieri/ Assessori, possono andare a scavare frane. L'emergenza e l'aiuto delle persone in grave stato di bisogno, non fanno differenze fra "STUDIATI" "ASSESSORI" e "GENTE COMUNE"
Di seguito pubblichiamo la definizione di protezione civile volontaria, la prima determina sindacale,e la seconda determina sindacale.

SOLITO CONSIGLIO:

MEDITATE GENTE! MEDITATE!

GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO

 
 
 

ERRATA CONCEZIONE BORGHIANA DELLA PROTEZIONE CIVILE. 2 parte

Post n°453 pubblicato il 12 Settembre 2010 da ecologiasantangelo
 

Prima di andare a leggere le due determine sindacali di istituzione della protezione civile , crediamo che sia opportuno, porre alla vostra attenzione il brano tratto dal sito internet della protezione civile, che riguarda il VOLONTARIATO. Probabilmente il BORGO SINDACALISTA COMUNISTA , non lo ha mai letto oppure lo ha mal interpretato. Magari LUI interpreta le parole in modo diverso da noi "COMUNI" UMANI.

Introduzione
Il volontariato di Protezione civile, divenuto negli ultimi anni un fenomeno nazionale che ha assunto caratteri di partecipazione e di organizzazione particolarmente significativi, è fenomeno nato sotto la spinta delle grandi emergenze verificatesi in Italia a partire dall'alluvione di Firenze del 1966 fino ai terremoti del Friuli e dell'Irpinia. In occasione di questi eventi si verificò, per la prima volta nel dopo guerra, una grande mobilitazione spontanea di cittadini di ogni età e condizione, affluiti a migliaia da ogni parte del paese nelle zone disastrate per mettersi a disposizione e "dare una mano". Si scoprì in quelle occasioni che ciò che mancava non era la solidarietà della gente, bensì un sistema pubblico organizzato che sapesse impiegarla e valorizzarla. In tal senso, si mossero le accuse del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, il quale, proprio in occasione del terremoto dell'Irpinia, denunciò, rivolgendosi alla Nazione, l'irresponsabilità, l'inerzia, i ritardi di una Pubblica Amministrazione disorganizzata ed incapace di portare soccorsi con l'immediatezza che quella sciagura richiedeva.
Lo stesso Presidente rivolgeva un appello agli italiani, con queste parole:
"Voglio rivolgere anche a voi Italiane e Italiani un appello, senza retorica, che sorge dal mio cuore..., qui non c'entra la politica, qui c'entra la solidarietà umana, tutti gli Italiani e le Italiane devono sentirsi mobilitati per andare in aiuto di questi fratelli colpiti da questa sciagura".
Da allora è iniziata l'ascesa del volontariato di Protezione civile, espressione di una moderna coscienza collettiva del dovere di solidarietà, nella quale confluiscono spinte di natura religiosa e laica, unite dal comune senso dell'urgenza di soccorrere chi ha bisogno e di affermare, nella più ampia condivisione dei disagi e delle fatiche, il diritto di essere soccorso con la professionalità di cui ciascun volontario è portatore e con l'amore che tutti i volontari dimostrano scegliendo, spontaneamente e gratuitamente di correre in aiuto di chiunque abbia bisogno di loro. Negli ultimi dieci anni, una illuminata legislazione ha riconosciuto il valore del volontariato associato (legge quadro 266/91), come espressione di solidarietà, partecipazione e pluralismo, incoraggiandone e sostenendone sia la cultura che lo sviluppo organizzativo.
Quando nel 1992 fu istituito, con la legge 225/92, il Servizio Nazionale della Protezione civile, anche alle organizzazioni di volontariato è stato espressamente riconosciuto il ruolo di "struttura operativa nazionale", parte integrante del sistema pubblico, alla stregua delle altre componenti istituzionali, come il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, le Forze Armate, le Forze di Polizia, il Corpo forestale dello Stato, ecc. La crescita del volontariato di Protezione civile è in continua, salutare espansione su tutto il territorio nazionale.
La forte apertura innovativa del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e l'attenzione sistematica a ridurre al minimo le "barriere" burocratiche tra volontariato e Stato centrale, fatta anche di quotidiane e coraggiose scelte amministrative, ha contribuito al nascere di una identità nazionale del volontariato di Protezione civile, che si è rivelata di fondamentale importanza nelle gravi emergenze degli ultimi anni, e che si tende ora a ricondurre e ricreare, anche a seguito delle riforme sul decentramento amministrativo (D. Lgv. 112/98), in seno alle autonomie locali (Regioni, Province e Comuni).
L'obiettivo condiviso con le Associazioni di volontariato di Protezione civile è di creare in ogni territorio un servizio di pronta risposta alle esigenze della Protezione civile, in grado di operare integrandosi, se del caso, con gli altri livelli di intervento previsti nell'organizzazione del sistema nazionale della Protezione civile (sussidiarietà verticale), valorizzando al massimo le forze della cittadinanza attiva ed organizzata presente in ogni comune d'Italia (sussidiarietà orizzontale), in piena integrazione con le forze istituzionali presenti sul territorio.
Le organizzazioni di volontariato che intendono collaborare nel sistema pubblico di Protezione civile, si iscrivono in appositi albi o registri, regionali e nazionali.
Al momento, nell'elenco nazionale del Dipartimento della Protezione civile sono iscritte circa duemila cinquecento organizzazioni (tra le quali i cosiddetti "gruppi comunali" sorti in alcune regioni italiane), per un totale di oltre un milione e trecentomila volontari disponibili. Di essi, circa sessantamila sono pronti ad intervenire nell'arco di pochi minuti sul proprio territorio, mentre circa trecentomila sono pronti ad intervenire nell'arco di qualche ora.
Si tratta di associazioni a carattere nazionale e di associazioni locali, queste ultime tra di loro coordinate sul territorio di comuni, province e regioni, in modo da formare, in caso di necessità, un'unica struttura di facile e rapida chiamata per gli interventi. Più è alto il livello organizzativo delle associazioni, più solide sono la loro efficacia e la loro autonomia.
All'interno delle organizzazioni di volontariato esistono tutte le professionalità della società moderna, insieme a tutti i mestieri; questo mix costituisce una risorsa, sia in termini numerici che qualitativi, fondamentale soprattutto nelle grandi emergenze, quando il successo degli interventi dipende dal contributo di molte diverse specializzazioni (dai medici agli ingegneri, dagli infermieri agli elettricisti, dai cuochi a i falegnami). Alcune organizzazioni hanno scelto la strada di una specifica alta specializzazione, quali i gruppi di cinofili e subacquei, i gruppi di radioamatori, gli speleologi, il volontariato per l'antincendio boschivo.
Sebbene l'opera del volontariato sia assolutamente gratuita, il legislatore ha provveduto a tutelare i volontari lavoratori: in caso di impiego nelle attività di Protezione civile essi non perdono la giornata, che viene rimborsata dallo Stato al datore di lavoro, pubblico e privato.
Il ruolo insostituibile assunto oggi dal volontariato di Protezione civile, nel suo ruolo di custode naturale di ciascun territorio e forza civile di tutela e protezione di ciascuna comunità, merita non solo un pieno riconoscimento, ma anche un crescente sostegno pubblico per le dotazioni di mezzi, di materiali, di attrezzature, di formazione, preparazione e aggiornamento, tanto necessarie per l'ottimale utilizzo delle energie che vengono offerte in aiuto della collettività.
http://www.protezionecivile.it/volontariato/index.php

 
 
 

ERRATA CONCEZIONE BORGHIANA DELLA PROTEZIONE CIVILE. 3 parte

Post n°452 pubblicato il 12 Settembre 2010 da ecologiasantangelo
 

 

Ecco la seconda determina con cui il Borgo muove i passi finali  per la sua personalissima costituzione di una squadra di protezione civile. Siamo al 18 agosto 2010. Finisce con l'individuazione e obbligo per le povere persone che devono lavorare. Le persone che nell'elenco mancano di titoli . Le persone che appartengono alle categorie di lavoro comunali piu' basse, e quindi destinate a parere del BORGO ai lavori di fatica. Ma che BORGO SINDACALISTA COMUNISTA è questo?

DETERMINA SINDACALE N. 62, DEL 12/08/2010
L'anno duemiladieci, il giorno 11, del mese di agosto, nel proprio Ufficio, ubicato nellaCasa comunale,
IL SINDACO
- che il sistema di Protezione civile del Comune deve essere efficace e pronto a fronteggiare tutte le emergenze che possono colpire il territorio comunale;
- che tale strumento, oltre a tutelare l'incolumità dei cittadini, ha il compito di preservare anche i beni materiali, pubblici e privati;
- che con determina sindacale n. 10, del 02/02/2010, è stato costituito il Centro Operativo Comunale e il Presidio Operativo di Protezione Civile ed è stato individuato il Responsabile;
- che, pertanto, occorre provvedere alla pianificazione Protezione Civile del Comune, a disciplinare le attività di prevenzione e previsione dei rischi e la gestione delle emergenze;
- che, in una visione armonica della qualità della vita urbana e della sicurezza dei cittadini, la pianificazione comunale non può essere concepita in compartimenti stagni, bensì integrata tra le diverse strutture esistenti;
- che è indispensabile avere una squadra di operatori e per fronteggiare le emergenze, costituita da personale che a vario titolo all'interno del Comune (dipendenti, Lsu, ect.);
Ritenuto
dovere individuare le figure che devono fare parte della Squadra di pronto intervento di Protezione civile;
Considerato
indispensabile, pertanto, completare l'attuale assetto strutturale per assicurare un sistema efficace di Protezione civile, in grado di predisporre iniziative per la prevenzione di disastri, naturali e non, nonché attività di soccorso idonee a fronteggiare emergenze di qualsiasi natura;
Visto il Decreto Legislativo del 18 agosto 2000, n. 267 e ss.mm.ii. (TUEL);
Visto il Codice Penale;
Visto l'art. 5, della Legge 24 febbraio 1992, n. 225, istitutiva del servizio Nazionale della Protezione Civile.
Visto il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112, relativo al conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali;
Visto la Determina sindacale n. 10, del 02/02/2010.
Tutto ciò premesso 
D E T E R M I N A
1. costituire la Squadra di pronto intervento della Protezione civile comunale, composta dal personale di seguito elencato:
Nominativo    Categoria 
Anfuso Angelo Franco B
Ballato Paola A
Bonfiglio Francesco B
Caruso Rosetta A
Caruso Santino A
Caruso Sergio A
Casella Michele C
Casaletti Carmelo B
Ceraolo Antonino A
Ceraolo Roberto A
Fasolo Basilio A
Fasolo Carmelo A
Fazio Vincenza A
Ferraro Maria Tindara A
Ferraro Michelangelo B
Forzano Antonina A
Guidara Emanuele C
Guidara Francesco B
Guidara Michele B
Lenzo Auroro A
Longo Maria A
Lucifero Tindara Eufemia A
Lucifero Vincenzo A
Merenda Luciano C
Migliastro Francesca A
Nastasi Daniele C
Palmeri Cono B
PalmeriMario A
Passalacqua Giuseppe Pio B
Passalacqua Vincenzo C
Petrelli Aurelio C
PintaudiMichele B
Ridenti Tindara A
Rifici Francesco A
RificiMassimiliano A
Russo Concetta A
Scaffidi Carmela A
Segreto Vincenzo B
Sereno Angelina A
Starvaggi Antonio C
Terranova Giuseppe B
T
omeo Annalisa C
Toscano Carmelo A
Tranchita Angelina A
2. In aggiunta al personale contenuto nel presente atto, parte tutti i soggetti individuati con la determina sindacale n. 10, del 02/02/2010.
3. Il personale individuato con la determina n. 10, del 02/02/2010 e quello contenuto nel presente atto, è obbligato ad essere rintracciabile 24/h e per tale ragione deve fornire, entro cinque giorni dalla notifica della presente determina, un recapito telefonico di rete fissa e di rete mobile. Se il proprio nucleo familiare non è intestatario di utenza telefonica di rete fissa, il dipendente dovrà rilasciare una dichiarazione di responsabilità dalla quale risulti tale situazione. Il Sindaco o l'Assessore con delega alla Protezione civile e il Responsabile della Protezione civile comunale, dal quale tutto il personale interessato dipende, potrà comunicare sia da rete telefonica voce, che tramite sms.
4. Di attribuire, al personale di cui sopra, ai sensi dell'art. 359, comma 2, del Codice Penale, la responsabilità quali addetti ad un servizio di pubblica necessità.
5. Il Sindaco, di propria iniziativa, o su richiesta del Responsabile, in caso di necessità potrà individuare anche altro personale non contenuto nel presente atto, indipendentemente dalla Struttura di appartenenza e della categoria e/o qualifica professionale.
6. Di inviare questo atto al Presidente della Regione, a S.E. il Sig. Prefetto di Messina, al Presidente della Provincia regionale, ai Dipartimenti della Protezione Civile Nazionale, Regionale e Provinciale, alla A.S.P. n. 5 diMessina.
7. Di notificare la presente determina al Segretario comunale, ai Responsabili delle Aree e dei Servizi autonomi e al personale interessato.
8. Il Responsabile, con proprio provvedimento, da emanare tempestivamente, attribuirà le singole competenze per lo svolgimento dei compiti ordinari e di prevenzione, e per fronteggiare le emergenze.
9. E' abrogato il punto 7) della determina sindacale n. 10, del 02/02/2010.

Basilio Caruso

 
 
 

ERRATA CONCEZIONE BORGHIANA DELLA PROTEZIONE CIVILE. 4 parte

Post n°451 pubblicato il 12 Settembre 2010 da ecologiasantangelo
 

Ecco la prima determina con cui il Borgo muove i primi passi per la sua personalissima costituzione di una squadra di protezione civile. Siamo al febbraio 2010. Inizia con la nomina delle persone che devono coordinare. Tutti appellatti con titoli di studio e quando questi mancano con il titolo di SIGNORE. Questi "STUDIATI" e "SIGNORI" vengono individuati e non OBBLIGATI a far parte dell aprotezione civile.
Questi "STUDIATI" e "SIGNORI" non SONO ABBLIGATI alla RINTRACCIABILITA' di 24 H.

DETERMINA SINDACALE N. 10 DEL 02/02/2010
L'anno duemiladieci, il giorno due, del mese di febbraio, nel proprio Ufficio, ubicato nella Casa comunale,
IL SINDACO
Premesso:
- che il sistema di Protezione civile del Comune deve essere efficace e pronto a fronteggiare tutte le emergenze che possono colpire il territorio comunale;
- che tale strumento, oltre a tutelare l'incolumità dei cittadini, ha il compito di preservare anche i beni materiali, pubblici e privati;
Considerato:
- che la Struttura istituita con la determina n. 22, del 20 maggio 2008, non risponde più in
modo adeguato alle esigenze del Comune, anche per il mutato assetto organizzativo e per la mancanza di personale a vario titolo non più in servizio nell'Ente;
- che, pertanto, occorre provvedere alla pianificazione di Protezione Civile del Comune, a
disciplinare le attività di prevenzione e previsione dei rischi e la gestione delle emergenze;
- che in una visione armonica della qualità della vita urbana e della sicurezza dei
cittadini, la pianificazione comunale non può essere concepita in compartimenti stagni, bensì integrata;
- che la Protezione Civile deve rappresentare una base di riferimento della pianificazione nell'edilizia privata, negli edifici strategici, nelle attrezzature, negli spazi destinati all'emergenza, nella viabilità urbana;
- che il sistema delle conoscenze, corredato dei dati cartografici e delle informazioni tecnico-amministrative, consente di porre in essere, sul piano tecnico, le proposte rivolte all'eliminazione o al contenimento dei fattori di rischio, con l'approntamento dei mezzi e delle strutture operative necessarie agli interventi di Protezione Civile, con particolare riguardo alle misure di emergenza;
- che il Piano Comunale di Protezione Civile costituisce il primo tassello di raccordo tra le funzioni di tutti gli Organi, che formano un complesso articolato, qualificato ed abilitato ad intervenire, in caso di calamità, per salvaguardia delle persone, delle cose e dell' ambiente;
- che si rende necessario provvedere alla nomina del Responsabile del Centro Operativo Comunale, dei Responsabili delle funzioni di supporto, del Responsabile della sala operativa, indicati dal Metodo Augustus, che all'interno del Piano di emergenza costituiscono l'organizzazione delle risposte che occorre dare alle diverse esigenze, generate da qualsiasi tipo di evento calamitoso.
Ritenuto: - che occorre modificare l'atto istitutivo del Centro Operativo Comunale, che in situazioni di emergenza è convocato e presieduto, nella qualità di massima autorità comunale di Protezione civile, dal Sindaco o da un suo Delegato, e si articola per funzioni di supporto;
- che a ciascuna funzione di supporto sono assegnati i compiti contenuti nelle schede allegate e definite dal metodo Augustus.
- che, in base alle linee guida emanate con la Direttiva 11.05.1997 (Metodo Augustus) dal Dipartimento della Protezione Civile - Presidenza del Consiglio dei Ministri, per coadiuvare il Sindaco, nella sua qualità di Ufficiale di Governo ed Autorità locale di Protezione Civile, si devono costituire le seguenti nove Funzioni di Supporto Tecnico- Amministrativo-Operativo:
a) Funzione Tecnica di Valutazione, Pianificazione e Censimento Danni;
b) Funzione Sanità Assistenza Sociale;
c) Funzione Volontariato;
d) Funzione Materiali e mezzi;
e) Funzione Servizi essenziali e attività scolastiche;
f) Funzione Strutture operative locali, viabilità;
g) Funzione Telecomunicazioni;
h) Funzione Assistenza alla popolazione;
i) Funzione Segreteria di coordinamento.
Ritenuto, pertanto, dovere individuare le figure idonee a ricoprire l'incarico di Responsabile del COC, di Responsabile della Sala Operativa e della Segreteria del Centro di Coordinamento, quella di Responsabile di ciascuna delle funzioni sopradette, modificando la determina n. 22, del 20 maggio 2008.
Considerato, indispensabile, pertanto, assicurare un sistema efficace di Protezione civile, in grado di predisporre iniziative per la prevenzione di disastri e non, nonché attività di soccorso idonee a fronteggiare emergenze di qualsiasi natura;
Visto il Decreto Legislativo del 18 agosto 2000, n. 267, Testo Unico sull'Ordinamento degli Enti Locali, pubblicato sulla G.U.R.I. n. 227 del 28/11/2000.
Visto il Codice Penale;
Visto l'art. 5 della Legge 24 febbraio 1992, n. 225, istitutiva del servizio Nazionale della Protezione Civile.
Visto il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112, relativo al conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali;
Vista la direttiva 11 maggio 1997 (Metodo Augustus) del Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio e della Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi presso ilMinistero dell'Interno.
Visto l'art. 1, del D.M. 28/05/1992, dell'attuazione del D.LG.vo 30/12/1992, n. 504.
Visto l'art. 108, comma 1c, del D. Lg.vo 31/03/1997, n. 59.
Vista la Delibera di G.M. n. 239 del 19.12.2007 di approvazione protocollo d'intesa tra il Comune e l'Associazione di Volontariato delegazione di Sant'Angelo di Brolo.
Tutto ciò premesso
D E T E R M I N A
1. di modificare e sostituire con la presente, la determina n. 22, del 20 maggio 2008, relativa alla istituzione del Centro Operativo Comunale e il Presidio Operativo di Protezione Civile;
2. di nominare Responsabile del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile e della Sala operativa, l'Ing. Antonino Macula, Cat. D3;
3. di costituire le Funzioni di Supporto della Protezione per l'organizzazione di base, per rendere efficaci e vitali tutte le parti del Piano e per l'organizzazione, la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso assistenza alla popolazione, le cui figure sono quelle di seguito individuate:
a)     Funzione Tecnico Scientifica - Pianificazione - Censimento danni
Ing. Antonino Macula
b)     Funzione Sanità, Assistenza Sociale
Dott. Cono Bruno - Funzionario A.S.P. n. 5 diMessina
Dr. Maria Grazia Giangarrà
c)     Funzione Volontariato
Geom. Basilio Leone
d)     Funzione Materiali e mezzi
Geom. Vittorio Ricciardi
Geom. Giuseppe Passalacqua
e) Funzione Servizi essenziali e attività scolastiche
Geom. Carmelo Ceraolo
Dr. Rosa Costantino
f) Funzione Strutture operative locali e viabilità
Geom. Tindaro Pino Scaffidi
Sig. Manlio Guidara
g)     Funzione Telecomunicazioni
Sig. Sergio Guidara
h)     Funzione Assistenza alla popolazione
Geom. Antonino Mondello
i) Funzione Segreteria C.O.C
j) Dr. Michela Palazzolo
k) Sig.ra Giuseppina Cotugno
l) Sig. Michele Pintaudi - Volontario del Gruppo
Il Sindaco, di propria iniziativa, o su richiesta del Responsabile, per garantire maggiore funzionalità, potrà sostituire, anche per le vie informali, le responsabilità delle funzioni di cui sopra.
4. Di attribuire, ai Responsabili delle Funzioni anzidette, ai sensi dell'art. 359, comma 2, del Codice Penale, la responsabilità quali addetti ad un servizio di pubblica necessità.
Analoga responsabilità si intende automaticamente attribuita al personale che sarà individuato ai sensi del successivo punto 7).
5. Di inviare il presente provvedimento al Presidente della Regione, a S.E. il Sig. Prefetto di Messina, al Presidente della Provincia regionale, ai dipartimenti della Protezione Civile Nazionale, Regionale e Provinciale, alla A.S.P. n. 5 diMessina.
6. Di notificare la presente al personale interessato.
7. Il Responsabile, con proprio provvedimento, da emanare tempestivamente, procederà alla costituzione del Nucleo di pronto intervento, utilizzando personale interarea, al quale attribuirà le singole competenze per lo svolgimento dei compiti ordinari e di prevenzione, e per fronteggiare le emergenze.
Basilio Caruso

 
 
 

AVVISTAMENTI DI VIPERE NELLE NOSTRE CAMPAGNE E NELLLE VICINANZE DLLE ABITAZIONI

Post n°450 pubblicato il 10 Settembre 2010 da ecologiasantangelo
 

 

Cari amici è di questi gironi la notizia di diversi avvistamenti di vipere nelle nostre campagne e nelle vicinanze del centro urbano.
Nonostante gli avvistamenti e gli avvisi ( almeno cosi si dice) che i cittadini hanno dato alle autorità ancora nessuno ha fatto un comunicato ufficiale per avvisare la cittadinanza.
Come sempre le autorità sono dormienti.
Non si dimentichi che questa è stagione di funghi. E i nostri compaesani, sono amanti della raccolta di funghi. ( Pagano anche un costosissimo tesserino)
Di seguito riportiamo delle informazioni tratte da internet sui tipi di vipera e su come comportarsi nel malaugurato caso in cui si rimanesse vittima del morso di questo rettile.
Dalle descrizioni dei cittadini si dovrebbe trattare di VIPERA ASPIS.

Vipera aspis
L'aspide o vipera (Vipera aspis (Linnaeus, 1758) è un serpente della famiglia Viperidae, diffuso in Europa occidentale. È famosa per essere stata scelta da Cleopatra come serpente per il suo suicidio.
Descrizione
Lunga al massimo 94 cm, (mediamente sui 60-65 cm.), presenta testa più o meno distinta dal collo, con l'apice del muso leggermente rivolto all'insù, ed occhi di dimensione media con la pupilla verticale ellittica. La coda è nettamente distinta dal corpo, caratteristica tipica della vipera e che la differenzia, tra le altre cose, dagli innocui colubridi. La colorazione varia a seconda dell'individuo dal grigio chiaro al marrone-rossiccio, e concede la possibilità al rettile di mimetizzarsi con l'ambiente circostante. Anche il disegno dorsale cambia da soggetto a soggetto, con strisce a zig-zag, macchiette separate o colorazione quasi uniforme. L'aspetto generale è più tozzo che negli altri serpenti a causa delle piccole dimensioni e della coda molto corta. Il veleno viene prodotto da speciali ghiandole velenifere poste in fondo al palato e inoculato attraverso denti del veleno cavi al loro interno. Come le altre tre specie di viperidi presenti in Italia Vipera aspis è ovovivipara; nascono da 6 a 8 piccoli di 15-20 cm, che sono autosufficienti e possiedono già ghiandole velenifere. Possono raggiungere anche i vent'anni di vita.
Distribuzione e habitat
L'areale della specie va dai Pirenei alla Germania. È il più comune viperide italiano. È presente su tutto il territorio nazionale, ad eccezione della Sardegna.
La Vipera aspis vive in luoghi freschi ed assolati, prediligendo ambienti poveri di vegetazione, prati, pascoli e soprattutto pietraie
Biologia
Si ciba di topi, lucertole e piccoli uccelli. Si tratta di un animale territoriale. Goffa, lenta nei movimenti e di indole paciosa, reagisce fulmineamente se calpestata o molestata. Il suo veleno è molto attivo nei confronti dei piccoli animali, dal momento che contiene sia neurotossine che emotossine, tuttavia raramente si configura mortale per l'uomo, pur richiedendo soccorso immediato e provocando effetti anche seri. A rischio sono prevalentemente i soggetti esposti alle reazioni allergiche, quelli emotivi, gli anziani ed i malati affetti da patologie croniche, nonché i bambini.
Riproduzione
È una specie ovovivipara, cioè le uova si schiudono all'interno del corpo materno poco prima del parto e i piccoli (generalmente da 6 a 8) nascono già interamente formati, divenendo autosufficienti alla fine dell'estate. Durante il periodo degli amori, che avviene in primavera, i maschi possono intraprendere delle lotte ritualizzate: essi sollevano le parti anteriori del corpo e le attorcigliano intorno al proprio rivale per valutare le reciproche forze.
Comportamento
Come tutti i rettili anche la Vipera è un animale a sangue freddo ed è perciò attiva soltanto quando la temperatura al suolo raggiunge i 25-27 gradi. Per questo motivo durante la stagione fredda effettua una latenza invernale, nascondendosi in anfratti del terreno; in alta quota il letargo può protrarsi per oltre 7 mesi. Contrariamente alle credenze popolari la Vipera non è assolutamente aggressiva; se non viene molestata, non rappresenta un pericolo per l'uomo, perché, di fronte ad un fattore di disturbo, tende a scappare e a nascondersi.
Sottospecie
Le sottospecie riconosciute sono le seguenti:
Vipera aspis aspis (Linnaeus, 1758) - diffusa principalmente in Francia, Germania meridionale, Svizzera e Italia settentrionale.
Vipera aspis atra (Meisner, 1820) - presente in Svizzera
Vipera aspis francisciredi (Laurenti, 1768) - presente nell'Italia centrale
Vipera aspis hugyi (Schinz, 1833) - diffusa in Italia meridionale
Vipera aspis zinnikeri Kramer, 1958 - presenta nella regione dei Pirenei (Guascogna, Andorra, Spagna.) [ dal sito internet http://it.wikipedia.org/wiki/Vipera_aspis]

Di cosa si tratta

Qui ci limiteremo a parlare del morso di vipera, l'unico serpente velenoso presente in Italia. Se avete in programma vacanze all'estero che prevedono permanenze o escursioni in aree non urbane, informatevi sui possibili rischi di morso da serpente velenoso e sui provvedimenti da prendere in questa eventualità.

La vipera europea è un serpente lungo circa un metro, di colore grigio-marrone, talora rossastro o giallastro, con una striscia a zig-zag sul dorso. La testa è triangolare ed è più larga del corpo. E' presente pressocchè in tutta Italia, sia in pianura che in media montagna. In inverno va in letargo, per risvegliarsi in primavera. Il suo habitat ideale sono le pietraie, i cumuli di sterpi, l'erba alta, soprattutto delle zone esposte al sole e nelle giornate di sole caldo che seguono un periodo di pioggia. Non attacca mai se non viene disturbata, in genere accidentalmente perchè pestata o perchè si sente minacciata da una mano incautamente appoggiata su un sasso vicino. In questo senso il bambino è particolarmente a rischio di essere morso, proprio per la sua istintiva tendenza ad esplorare l'ambiente e la sua incoscienza del pericolo.
Il morso di vipera non è quasi mai mortale per un adulto o per un bambino di età superiore a 6-8 anni; il bambino piccolo, invece, può subire conseguenze gravi, anche mortali. La gravità dipende anche dalla quantità di veleno iniettato (minore se la vipera ha da poco morso un altro animale) e dalla sede del morso (più pericolosi i morsi al collo o alla testa, meno quelli agli arti inferiori).
Come si manifesta
Non sempre si assiste alla scena del morso, dato che il tutto si svolge in una frazione di secondo. Il bambino, o perchè non si è reso conto della causa del dolore o perchè troppo piccolo, può non riferirla. Infine, anche se ci si è accorti dell'attacco del serpente, ci può essere il dubbio che si tratti di un serpente innocuo e non di una vipera.
Il morso di vipera deve essere quindi sempre sospettato quando il bambino, durante un escursione o mentre gioca nell'erba, lancia un urlo o lamenta improvvisamente dolore.
Come riconoscerlo? Come distinguerlo da quello di un serpente non velenoso?

  1. In caso di morso di vipera, sulla pelle sono ben evidenti due forellini distanziati di circa 6-8 mm, da cui fuoriesce sangue misto a siero, circondati da un alone rosso

Morso di vipera, con i due forellini anteriori

Morso di biscia

  1. Ben presto, la zona colpita diviene bluastra, molto gonfia e dolente.
  2. Se la quantità di veleno iniettata col morso è notevole, il bambino lamenta altri sintomi:
  • diventa pallido e sudato, ha i brividi
  • ha vomito, diarrea e mal di pancia
  • fa fatica a respirare
  • infine, dopo una fase di agitazione, diventa sonnolento ed entra in coma

Cosa fare

  1. Mantenete la calma; è inutile agitarsi o discutere o rimproverare il bambino!
  2. Portate immediatamente il bambino al più vicino Pronto Soccorso, o posto di Guardia Medica, o ambulatorio medico
  3. Se il bambino è cosciente e non ha ancora disturbi dovuti al veleno, è necessario ritardare il più possibile l'entrata in circolo del veleno stesso:
  • Cercate di tenere il bambino il più possibile calmo e fermo (non con la forza, ma con la dolcezza)
  • Se è possibile, lavate abbondantemente la ferita con acqua (e sapone se c'è); altrimenti pulite il più possibile la ferita con un fazzoletto (senza strofinare troppo!) e copritela con un indumento pulito (meglio una garza sterile)
  • Se la ferita è ad un arto
    • applicate una benda elastica alta almeno 7-10 cm, il più presto possibile; la fascia va applicata dal morso alla radice dell'arto, e deve essere stretta a sufficienza per bloccare la circolazione linfatica (la via attraverso cui il veleno entra in circolo); verificate però che si riesca a sentire il battito cardiaco a valle della fascia (v. polsi arteriosi nel capitolo dell' emorragia grave)
    • immobilizzate l'arto con una stecca (v. traumi)
    • evitate qualsiasi movimento dell'arto durante il trasporto
    • rimuovete la benda solo al Pronto Soccorso, quando è disponibile il siero antivipera
  • Se la ferita è al collo o alla testa o al tronco
    • applicate un cerotto adesivo ed elastico che comprima il più possibile la parte intorno al morso, per limitare l'entrata in circolo del veleno
  1. Se il bambino presenta già disturbi dovuti al veleno
  • copritelo se ha freddo
  • rianimatelo se si arresta il respiro e/o il battito del cuore

Cosa non fare

  • Non agitatevi: il bambino ha bisogno di essere calmato e rassicurato
  • Non incidete la ferita nè succhiate o aspirate il sangue: il veleno entra in circolo per via linfatica e solo inpiccolissima parte col sangue; inoltre, rischiereste a vostra volta l'avvelenamento per l'entrata in circolo del veleno attraverso lesioni anche piccole della mucosa della bocca!
  • Non somministrate il siero antivipera: si stima che in Europa muoiano più persone per la scorretta somministrazione del siero che per il morso di vipera!
  • Non date da bere alcoolici
  • Non fate camminare il bambino che è stato morso: ciò favorirebbe l'entrata in circolo del veleno 

Prevenzione

  1. Evitate di fare soste e picnic in zone pietrose, con sterpaglia o erba alta, soprattutto se esposte al sole
  2. Ispezionate prima la zona dove avete deciso di sostare: anche il semplice rumore da voi provocato spingerà le vipere a cercare luoghi più tranquilli
  3. Insegnate al bambino come comportarsi per non correre il rischio di essere morso durante le escursioni:
  • guardare sempre bene dove si mettono i piedi e le mani
  • non sedersi o giocare il luoghi dove si possono annidare le vipere (v. sopra)
  • non allontanarsi dal gruppo
  • non giocare nel prato a piedi scalzi
  • non lasciare zaini o sacchetti aperti incustoditi
  • se si avvista una vipera, stare calmi e non fare nulla: ci penserà lei ad allontanarsi
  1. Fate indossare al bambino scarponcini e pedule alte, con tallone rinforzato
  2. Non lasciate la tenda aperta di notte (il freddo spinge la vipera verso il calore del corpo); chiudete la tenda durante il giorno se vi allontanate
  3. Tenete sempre ben rasata l'erba del giardino della casa in montagna

Portate sempre con voi due fasce elastiche alte almeno 7-10 cm durante le escursioni [http://www.amicopediatra.it/genitori/curiosando_cosa_fare_se/Morso_di_vipera_.htm ]

 In attesa di notizie da parte delle autorità, solito consiglio:

MEDITATE GENTE! MEDITATE!

GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO

  

 
 
 

ALTRO "ESPLOSIVO" ATTENTATO ALL'AMBIENTE E ALLA INCOLUMITA PUBBLICA

Post n°449 pubblicato il 31 Agosto 2010 da ecologiasantangelo
 

 














 

Cari amici, girando per le campagne del nostro comune, abbiamo scoperto l'ennesima dimostrazione di inciviltà ambientale.
Infatti abbiamo trovato 5 bombole del gas da cucina abbandonate sul ciglio della strada che da Contrada Nunziata porta a Contrada Gallo.I contenitori in avanzato stato di abbandono , presentano vistose chiazze di ruggine.
La loro presenza , rappresenta un grave pericolo di inquinamento ma anche un grave pericolo per l'incolumità pubblica.
Le bombole del gas da cucina ritenute vuote spesso vengono  lasciate all'aperto, semichiuse. In queste condizioni una bombola può esplodere in quanto non essendovi più all'interno la pressione del gas (ma essendocene ancora un po'), una eventuale fiamma può risalire all'interno, cosa molto più difficile quando la bombola è piena. I recipienti contenenti gas non devono essere esposti all'azione diretta dei raggi del sole, nè tenuti vicino a sorgenti di calore o comunque in ambienti in cui la temperatura possa raggiungere osuperare I 50°C.
Non dimentichiamoci inoltre che questo, purtroppo, è periodo di gravi incendi dolosi, e che quella zona negli anni scorsi ne è stata interessata.
I contenitori presentano, inoltre, varie indicazioni per risalire alla società che ha prodotto le bombole e probabilmente anche a chi le ha poste in commercio.
Ricordiamo, alle autorità, che "in base a quanto previsto dall'art. 6 del decreto legge 172/2008. «Chiunque in modo incontrollato o presso siti non autorizzati - si legge sul testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - abbandona, scarica, deposita sul suolo o nel sottosuolo o immette nelle acque superficiali o sotterranee rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti domestici e non, di volume pari ad almeno 0,5 metri cubi e con almeno due delle dimensioni di altezza, lunghezza o larghezza superiori a cinquanta centimetri, è punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi; se l'abbandono, lo sversamento, il deposito o l'immissione nelle acque superficiali o sotterranee riguarda rifiuti diversi, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da cento euro a seicento euro».
Ormai stufi di chiedere l'intervento del BORGOMASTRO e del VICE BORGOMASTRO con delega all'ambiente e delegato di Legambiente, che hanno sempre disatteso, le nostre segnalazioni, confidiamo in un immediato intervento delle forze dell'ordine preposte , Guardia Forestale, Carabinieri, Guardia di Finanza, affinchè venga  scongiurato un grave pericolo per l'incolumità pubblica.

Solito consiglio:

MEDITATE GENTE! MEDITATE!


 GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO

 

 
 
 

IL GRANDE BLUFF BORGHIANO

Post n°448 pubblicato il 22 Agosto 2010 da ecologiasantangelo
 

Cari amici, l'ennesimo bluff borghiano si è consumato. ANCHE IL GRANDE Macchiavelli si sarebbe inchinato davanti ad una cosi spiazzante, ardita e innovativa mossa politica.
Dopo il tanto sbandierato rimescolamento , ( lo hanno annunciato i giornali locali, e le emittenti televisive locali) il BORGO ci ha regalato un nuovo esempio di immobilismo ed attaccamento al potere da parte della sua amministrazione borghiana.
L'unico cambiamento che ormai si sapeva da tempo è stato quello dell'assessore Saporito, che a quanto dicono , voci di paese e non solo, non era piu' da tempo nelle grazie borghiane.
Assessore non gradito sostituito da una " assessora". Che mossa politica degna di un grande scacchista!
Sprechiamo poche parole e lasciamo spazio alle illuminanti parole che BORGO ha affidato al suo sito internet in due diverse occasioni. Si commenta tutto da solo.
Nell' articolo apparso il 29/07/2010 il BORGOMASTRO recitava "Dopo il ritiro delle deleghe, avvenuto il mese scorso, quella di oggi è l'ultima tappa per arrivare alla nomina del nuovo Esecutivo.
Vi avvia verso la conclusione la verifica politica aperta il mese scorso, con il ritiro delle deleghe da parte del Sindaco agli assessori comunali. Questa mattina, come ultimo atto del percorso avviato, il primo cittadino ha proceduto ad azzerare la Giunta."Quando manca meno di un anno alla scadenza del mandato ricevuto dagli elettori nel 2006 - ha scritto il Sindaco in un comunicato -  l'evoluzione politica ha maturato una ulteriore fase, quella che caratterizzerà l'ultimo segmento della vita amministrativa. In questi giorni si sta avviando a conclusione il percorso aperto con il ritiro delle deleghe, che non è stato un atto di sfiducia nei confronti del Vicesindaco e degli Assessori, ma una iniziativa politica indispensabile per fare chiarezza all'interno della coalizione, dove erano presenti posizioni incompatibili e ambigue rispetto ai ruoli ricoperti.Per completare questo processo - conclude il primo cittadino - con provvedimento emesso in data odierna, è stata revocata la Giunta comunale.A strettissimo giro sarà nominato il nuovo Esecutivo, che opererà sulla scorta di un documento programmatico, che sarà reso noto contestualmente all'atto di riattribuzione delle deleghe".]    
In  soldoni, il grande politico e statista BORGOMASTRO, asseriva che voleva nominare un nuovo esecutivo. Vedendo le nomine vi sembra che abbia fatto quanto detto?
Due allora sono le considerazioni
1) Pensa che siamo cosi "mancia e scodda" da non ricordare chi erano i suoi assessori?
2) Ha provato a fare una manovra politica di ricerca voti, e non gli è riuscita o gli è riuscita solo in parte e quindi, visto che nessuno o quasi è "voluto andare" con lui, ha rinominato i soliti "noti".
Nell'articolo apparso il 12 agosto 2010 il trionfante BORGO ci illustraa le sue nuove nomine ( ma quando mai).
" Politica: Il Sindaco ha nominato il Vicesindaco e attribuito le deleghe agli assessori.
Posted on Thursday, 12 August @ W. Europe Daylight Time by redazione
Nel ruolo di Vicario confermato Gianni Giuffrè. Rimescolamento delle materie, che corrispondono con la Struttura organizzativa dell'Ente.
Con provvedimenti del Sindaco, oggi è stata attribuita la funzione di Vicesindaco e sono state assegnate le deleghe agli Assessori.
Nel ruolo di Vicario è stato confermato Gianni Giuffrè. Un po' di rimescolamento, invece, è stato fatto con le deleghe. In particolare, è stata cambiata anche la scelta delle materie da delegare. A parte qualche compito estrapolato, le competenze sono state date tenendo conto della struttura organizzativa dell'Ente. I ruoli di ognuno sono immediatamente individuabili tenendo conto del funzionigramma allegato al Regolamento degli uffici e dei Servizi.
Ecco il nuovo organigramma:
Gianni Giuffrè: Area Affari generali, Ambiente, Igiene e Sanità, Riqualificazione e valorizzazione del centro storico, Arredo urbano, Verde pubblico, Valorizzazione delle contrade, Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, Informazione e comunicazione.
Francesco Gaglio: Area Servizi alla Persona, Politiche giovanili e del tempo libero, Patrimonio, Politiche per il Lavoro.
Michela Maurotto: Contenzioso, Innovazioni normative, Lavori pubblici, Area Tributi, Servizio di Polizia municipale, Politiche energetiche, Politiche e fondi comunitari, Politiche di genere, Sport.
Luciano Segreto: Area Finanziaria, Staff Servizi manutentivi, Sportello Unico per le Attività Produttive, Cimitero, Protezione civile, Autoparco.
L'assegnazione della Struttura, come detto in precedenza, comprende tutte le materie comprese nel funzionigramma allegato al Regolamento degli Uffici e dei Servizi, salvo le deleghe estrapolate ed attribuite in modo specifico ad altro assessore."
Vedete cambiamenti epocali?
Solito consiglio

MEDITATE GENTE! MEDITATE!

GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO

 
 
 

L'ENNESIMA MOSSA BORGHIANA.MAH!!!!

Cari amici l'ennesimo atto incomprensibile di una direzione tutta BORGHIANA del nostro comune, ha preso forma.
Il BORGOMASTRO, manda a casa tutti i suoi fedeli BORGO AMMINISTRATORI.
Dopo anni di fedele servizio alla corte del BORGO , i fedelissimi vedono il loro mandato revocato.
Il BORGO dichiara sul suo sito che la "mossa"  "non è stato un atto di sfiducia nei confronti del Vicesindaco e degli Assessori una iniziativa politica indispensabile per fare chiarezza all'interno della coalizione, dove erano presenti posizioni incompatibili e ambigue rispetto ai ruoli ricoperto .
Partendo dal presupposto che era ora che venissero "mandati a casa gli amministratori", comunque la  dichiarazione BORGA  a parer nostro è  molto contraddittoria: Infatti caro BORGO,ci dica,  ma se non ha sfiducia perché vuole fare chiarezza?
Inoltre caro BORGO le uniche dimissioni che noi aspettiamo ormai da anni sono SOLO ED ESCLUSIVAMENTE LE SUE.
E' LEI E SOLO LEI L'UNICO RESPONSABILE DEL DISASTRO DEL NOSTRO COMUNE.
E comunque BORGO le deleghe, probabilmente, doveva ritirarle ai suoi uomini, molto prima, quando si sono presentate delle emergenze, ad esempio LA CARNE DI MAIALE NEL TORRENTE,  o sono state fatte delle dichiarazioni "CRIMINALI ASSETATI DI CARNE UMANA" che hanno offeso e danneggiato la comunità Santangiolese, che comunque si ricorderà di tutto al momento del fatidico VOTO che sempre di più si avvicina.
Una piccola considerazione , comunque la vogliamo fare caro BORGO. Se questa sua mossa, è una manovra politica, tesa a creare nuove alleanze per le prossime elezioni, ancora una volta dimostra di non aver capito nulla dei Santangiolesi.
Di seguito riportiamo il comunicato BORGHIANO apparso sul sito ww.sindacocaruso.it
Questa mattina il Sindaco ha azzerato la Giunta.
[Posted on Thursday, 29 July @ W. Europe Daylight Time by redazione
Dopo il ritiro delle deleghe, avvenuto il mese scorso, quella di oggi è l'ultima tappa per arrivare alla nomina del nuovo Esecutivo.
Vi avvia verso la conclusione la verifica politica aperta il mese scorso, con il ritiro delle deleghe da parte del Sindaco agli assessori comunali.
Questa mattina, come ultimo atto del percorso avviato, il primo cittadino ha proceduto ad azzerare la Giunta.
"Quando manca meno di un anno alla scadenza del mandato ricevuto dagli elettori nel 2006 - ha scritto il Sindaco in un comunicato -  l'evoluzione politica ha maturato una ulteriore fase, quella che caratterizzerà l'ultimo segmento della vita amministrativa.
In questi giorni si sta avviando a conclusione il percorso aperto con il ritiro delle deleghe, che non è stato un atto di sfiducia nei confronti del Vicesindaco e degli Assessori, ma una iniziativa politica indispensabile per fare chiarezza all'interno della coalizione, dove erano presenti posizioni incompatibili e ambigue rispetto ai ruoli ricoperti.
Per completare questo processo - conclude il primo cittadino - con provvedimento emesso in data odierna, è stata revocata la Giunta comunale. 
A strettissimo giro sarà nominato il nuovo Esecutivo, che opererà sulla scorta di un documento programmatico, che sarà reso noto contestualmente all'atto di riattribuzione delle deleghe".]    
Solito consiglio

MEDITATE GENTE! MEDITATE!

GLI AMICI DI ECOLOGIASANTANGELO

 
 
 

CI SCUSIAMO PER L'ASSENZA

Post n°446 pubblicato il 05 Luglio 2010 da ecologiasantangelo
 

 

 

Cari amici, poche parole, per scusarci con voi che ci seguite per la nostra assenza, dettata da svariati motivi ( personali e lavorativi).

L'assenza nello scrivere, non è pero' coincisa con il disinteresse per il nostro amato paese. Abbiamo seguito e stiamo seguendo le vicende paesane.

Infatti :

1) abbiamo seguito l'occupazione farsa dell'ex Cpt da parte dei dipendenti SISIFO. Occupazione che continua tuttora. Occupazione che è passata dallo sbandierato sciopero della fame ( non controllato da nessuna autorità e subito abbandonato, forse perche ridicolo, vista la pasta a forno che entrava di contrabbando, secondo quanto letto sui forum paesani ) alle mangiate e feste con sbornia  nei locali dell'ex centro di accoglienza, che vorremmo ricordare che è di proprietà pubblica, e che l'occupazione ingiustificata come quella che sta avvenendo tuttora dovrebbe essere punita con lo sgombero e la denuncia dei responsabili;
2) abbiamo seguito le campagne di "riabilitazione che BORGOMASTRO sta portando avanti, una per tutte quella sull'acqua, che deve rimanere pubblica. Cosa, da noi portata alla vostra attenzione diversi mesi fa. Peccato che il BORGO dimentica che deve a tutti noi i soldi del depuratore mai esistito ( probabilmente cerca di finire il mandato, per po,i una volta perse le elezioni, attaccare i nuovi amministratori, facendo sua questa protesta), ed inoltre dimentica il il grave stato di degrado in cui versa il sistema acquedotto paesano. ( Vi ricordate le foto da noi pubblicate sul pozzo comunale???)
3) abbiamo seguito le campagne ecologiche del BORGO, Invita al rispetto della natura e non ha mai fatto nulla , per ripulire tutte le discariche che noi abbiamo segnalato ( dai rottami di macchine ben visibili, ai matriali scarto dell'edilizia, dalle batterie di automobili, all'amianto).abbiamo seguito la sua gita di un giorno, con i soliti noti. Vorremmo anche stavolta capire il criterio di partecipazione.abbiamo seguto il totale fallimento nel ripristino del disastro geologico dovuto alle frane. gli altri comuni ricevono soldi noi riceviamo il solito innegabile "NULLA";

4) abbiamo seguito il gemellaggio "STELLARE", non abbiamo capito con quali soldi il BORGOMASTRO ha ospitato i rappresentanti degli altri comuni, con i quali ha fatto festa e non riusciamo a capire con quali soldi intende viaggiare per ricambiare la visita di piacere agli altri comuni ( ci faremo grasse risate). In realtà non abbiamo neanche capito il discorso del VICE BORGOMASTRO sul DNA ( Vuoi vedere che, abbiamo la fortuna di avere un vice borgomastro esperto anche di ingegneria genetica?)
5) stiamo seguendo le prove di elezioni, che ormai hanno invaso il paese, dai nuovi gruppi che nascono come i funghi , alle alleanze piu' disparate. Gente che si è mandata a quel paese e si è insultata pubblicamente ( qualcuno anche sulle reti private locali) adesso fa partito. Gente che non sa nulla di Sant'Angelo adesso vuole fare l'ago della bilancia. Gente che ancora è accecata dal titolo di SINDACO etc etc ( anche qui ci fare grandi e grosse risate)
6) Abbiamo assistito all'attacco puerile ed incivile che alcuni "analfabeti" hanno portato ai ragazzi che gestisco il sito Santangiolesi.net., a cui va tutto il nostro sostegno . Attacco pieno di veleno e di ignobili idiozie. Lo definiremmo una accozzaglia di minacce messe in atto per tappare la bocca. Il metodo che fino a qualche anno fa , qualche ben pensante o piu, usavano utilizzando pero' le lettere anonime ( vuoi vedere che i soliti ignobili, stanno tirando di nuovo fuori la loro testa di .......) Peccato che , come qualcuno, sullo stesso forum ha fatto ben notare, tutti potremmo dire male di tutti e se vengono fuori i "PUPI " di qualcuno il divertimento potrebbe raggiungere il massimo del piacere.

Beh , queste poche righe per dirvi che noi ancora ci siamo , sempre indipendenti e dalla parte del paese.

Scusate ancora la nostra assenza e a presto.

GLI AMICI DI ECOLOGIA SANTANGELO

 

 

 
 
 

CONTINUA LA FARSA DEL CPT. LA SITUAZIONE SI FA SEMPRE PIU RIDICOLA.

Post n°445 pubblicato il 16 Maggio 2010 da ecologiasantangelo
 

Cari amici, il centro di accoglienza di Sant'Angelo, che ha aperto nella assurdità piu' assoluta, continua ad alimentare l'assurdo.
Ebbene , finalmente, era stata disposta la sua chiusura per il 30 di aprile.
Da creduloni, rispettosi della legge e delle istituzioni avevamo pensato che finalmente dopo tanto tempo sua eccellenza il PREFETTO aveva mantenuto la sua promessa ( meglio tardi che mai) e che il CPT fosse finalmente chiuso.
Per pura memoria storica, vorremmo ricordare che il centro è stato aperto  nel settembre 2008, che doveva essere chiuso nel dicembre 2008 e che proroga dopo , ha avuto la chiusura definita il 30 aprile 2010.
Purtroppo il 30 aprile , l'egregio BORGO si è adoperato , non si capisce bene a quale scopo, per ottenere una proroga di 15 giorni , ed ecco che siamo arrivati al 15 maggio.
Ma la FARSA  assolutamente comica, non finisce qui.
Infatti  il 13 di maggio i "LAVORATORI"  del centro hanno inscenato una protesta, una occupazione abusiva di edificio pubblico ed un fantomatico sciopero della fame ( in realtà vorremmo vedere se mangiano o meno, e se non mangiano chi è il medico che li visita e fornisce una dettagliato bollettino delle loro condizioni fisiche).
Vorremmo sapere chi è il loro "CONSIGLIORI".
Ebbene , quando c'è stata l'apertura del centro il BORGO dapprima ha fatto "l'uomo che scende dalle nuvole" dicendo che non sapeva che nessuno lo aveva informato, ed ha permesso che i cittadini di Sant'angelo, che protestavano civilmente venissero denunciati.
Poi dopo qualche giorno  disse che avrebbe chiesto spiegazioni al Prefetto.
Dopo qualche tempo  ha rilasciato una intervista dove dichiarava che lui si impegnava affinché venisse aperto un RSA,e quindi chiuso il CPT.
Ma le METAMORFOSI BORGHIANE non finiscono qui.
Dopo un po' di tempo il BORGO cambiava di nuovo le sue "chiare" idee ed annunciava, in pompa magna, durante una intervista, che il centro era un bene per il paese, che creava posti di lavoro e aiutava l'economia del paese.
Mai piu grassa bugia , fu detta!  Infatti il CENTRO, come da decreto emesso dal Ministero era provvisorio, ed una struttura provvisoria non puo' creare reddito in eterno.
Per non dire che le attività commerciali paesane non avevano avuto nessun beneficio, visto che anche i pasti venivano portati dalla SISIFO da un altro paese.
Pensate che il BORGO CAMALEONTISMO sia finito?
Ebbene no.
Adesso il BORGO ha preso il colore di colui che vuole salvare i posti di lavoro contro il Governo che licenzia ( almeno questa sembra la sua posizione, ci corregga se sbagliamo).
Ma si puo'!
Come si fa solo a pensare una simile BAGGIANATA?
Come fa un sindacalista della CGIL, come lui ha pensare una cosi' grande BAGGIANATA?
Dopo questo tentativo di ricostruzione, e dopo aver letto sul forum Santagiolesi.net, le proteste di alcuni Santangiolesi, abbiamo deciso di condividere con voi degli spunti di riflessione:
1) Perché il BORGOMASTRO da sindacalista , ha permesso che gli operai della SISIFO non ottenessero un contratto a  tempo indeterminato, ovvero un contratto che nel caso ( il loro sicuro) di licenziamento gli assicurasse quantomeno la cassa integrazione?
2) Perché il BORGOMASTRO , facendo opera di mediazione , alimenta in queste persone la possibilità di una proroga di apertura del centro? (Se è chiuso è chiuso e basta).
3) Perche il BORGO non chiede un tavolo di concertazione con l'imprenditore GALIPO',invece di chiederlo con il Prefetto, che secondo lui aveva dato linfa vitale al paese, e che adesso licenzia gli operai?
4) Secondo voi, chi è il responsabile del futuro dei lavoratori, LA SISIFO che li ha assunti nonostante sapesse che il centro aveva una dimensione temporale ristretta, o lo Stato che ha conceduto alla SISIFO , un appalto temporaneo?
5) Secondo voi gli operai licenziati, dovrebbero occupare la struttura pubblica ex CPT o la sede della SISIFO, che li ha licenziati?
6) Secondo voi, c'è qualcuno che incoraggia questa occupazione? 
7) Se c'è, perché sta usando l'ingenuità di queste persone?
8) Perché li pone davanti al rischio di essere sgombrati con la forza e denunciati per occupazione di edificio pubblico in piu' di 10 persone reato punito dall'art. 633 2° comma c.p.p.?
9) Secondo voi, chi incoraggia l'occupazione di un edificio pubblico è passibile di ISTIGAZIONE A DELINQUERE o ISTIGAZIONE A COMMETTERE UN REATO?
Per finire vorremmo invitare i lavoratori del CPT a riflettere sulle loro scelte di protesta e soprattutto di rivolgere la loro protesta pacifica  contro chi li ha licenziati, e  le autorità PREFETTO e QUESTORE, (comè ha  già detto da un nostro paesano) ad usare la stessa rigidità nell'applicazione della legge che hanno usato nel settembre 2008. Se la legge è uguale per tutti ( il SE è d'obbligo) va applicata sempre e comunque, soprattutto contro coloro che istigano a commettere reati.
Il nostro territorio ha bisogno di legalità e di presenza dello Stato.
Non bisogna fare figli e figliastri e bisogna rendere giustizia a tutti i Santangiolesi che pacificamente hanno protestato per l'apertura ingiusta del CPT a scapito dell'RSA e che di buon grado, con tanta civiltà e senso dello Stato hanno atteso che le promesse venissero mantenute.

Solito consiglio:

MEDITATE GENTE! MEDITATE!

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