FROM DUSK TO SUNSET

WELCOME ON BOARD

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: binaural1975
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 50
Prov: NA
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

I MIEI LINK PREFERITI

 

I MIEI BLOG AMICI

 

« HIGH HOPES........TODAY...STATI PERVASIVI DI CONFUSIONE. »

TUFFI NEL PASSATO.....BRACCIATE NEL PRESENTE

Post n°9 pubblicato il 03 Giugno 2008 da binaural1975

Oggetto: ritorno dal passato al presente attraverso un viaggio sentimental/sociale di stampo cinematografico tutto d'un fiato nell'ultima settimana. Riassunto: da Gomorra a Maradona, da Garrone a Kusturica tuffo nella Napoli che fu o che, purtroppo, è tuttora. La Napoli che fu, quella di "El Diego", dell'ultimo "re borbone" immensamente zingaro che la città abbia avuto. Paradossalmente la lenta caduta sino ai giorni odierni, se si vuole, è cominciata proprio in quella infausta domenica di marzo quando la mamma ha deciso ripudiare il suo figlio prediletto, quello che l'aveva resa orgogliosa regina dell'effimero mondo del pallone ma con la recondita speranza di fare del pallone un trampolino di lancio verso la rivalsa generale. Ed, invece, come in tutte le favole a (non) lieto fine una mattina qualcuno ha premuto il pulsante dell'autodistruzione ingoiando in un viaggio senza ritorno gli anni dei trionfi e quanto la città aveva segretamente sperato di costruire. Al tempo c'è chi era arrivato a dire "Oggi muore il calcio": forse si era troppo ottimisti, con "El Diego" non andava via solo un artista, forse matto e disperato, ma capace di ergersi per una volta a capopopolo come e più di tanti principi elettivi della prima e seconda repubblica; con lui andava via "la Speranza".

Esagerazione? Può essere, ma se nulla come l'effimero mondo del calcio testimonia la parabola recente di questa nostra amata città, allora forse gli ultimi accadimenti "calcistici" possono insegnare qualcosa di amaramente attuale: solo un'ammissione esplicita di fallimento da parte della classe non dirigente potrà salvarci, solo l'azzeramento proveniente dall'impossibilità di un'alternativa al "portare i libri" nel tribunale della civiltà può restituire dignità a tutta una città che come novella Atlantide lentamente si inabissa nel suo degrado specchiandosi in uno stagno fetido e maleodorante da cui al momento niente e nessuno riesce a tirarla fuori....

E veniamo a Gomorra: personale idea, Saviano scrittore è una cosa (può piacere o meno ma, quantomeno, suscita sentimenti), quello sceneggiatore/soggettista (ammetto di non ricordare che ruolo si sia ritagliato per il film) una completamente diversa. A me, onestamente, è risultato più simpatico il primo visto che il secondo ha finito col perdere il "fil rouge" che aveva direzionato il primo. Perchè se è vero che di Gomorra (e non solo) la nostra Napoli sta morendo, lo è altrettanto che il resto del mondo non se la spassa ed ognuno fa i conti con quel frammento di Gomorra che è insito in ogni società civile e finisce col renderla un fenomeno globale (vero, Saviano?). Invece a vedere il film sembra che Gomorra sia un fenomeno locale, circoscritto, quasi da festa di paese (anche se c'è poco da festeggiare): perchè tutti i personaggi cominciano e terminano le loro infauste parabole tra le vele (i più fortunati, e si fa per dire, su una spiaggia del litorale domizio), perchè, ad eccezione del "munnezzaro", tutti sono complici, vittime e carnefici di un sistema chiuso che sembra proiettare le proprie inquietanti ombre in un contesto delimitato e circoscritto. Invece, e lo dice il regista a fine film, Gomorra, come direbbe Veltroni (nessun collegamento, please), è questo "ma anche", ma anche un mondo che sovrasta le nostre teste e che forse assume tratti di una complessità tale da rendersi indecifrabile e non "decrittabile" anche per un regista ed il padre putativo.

Ultima considerazione da "El Diego": chi vedrà il film si accorgerà che in due anni di riprese (2005/07) le fasi attraversate dal mito sono tante e tali da lasciare un'idea confusa sulle condizioni attuali; prima lo si vede magro poi irrimediabilmente gonfio, poi ancora silhouette citare la fase della sua vita in cui l'uso della droga lo aveva reso talmente schiavo da fargli dire "avevo come delle macchie di sangue nel cervello che non mi permettevano di "vivere" quello che gli accadeva attorno ammazzandolo lentamente attraverso le privazioni.....ecco anche questo è un inquietante punto di contatto con Gomorra, con quanto dice Saviano a proposito del male endemico di questa città ormai abituata "a farsi privare, ad una ad una, a di tutte le piccole libertà" a lasciarsi morire "a poco a poco".....Kusturica sembra dire che le macchie dal cervello sono sparite e che, magari, prossimamente assisteremo alla ultima e definitiva resurrezione dell'Araba Fenice Diego.....che sia beneaugurante per tutti noi!!!!

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/EDDYE/trackback.php?msg=4822277

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

INFO


Un blog di: binaural1975
Data di creazione: 20/12/2007
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Raw_SilkPiEra_AngeIaalidifarfalladgl0binaural1975klymeneladyhawk6florentina.benoisUNDOLCEPENSIERODITEfernandez1983dinuovonottemilionidieuroPROTOGONO
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963