l'edi'olante

Post N° 166


lei viveva al civico numero 40lui al numero 35lei aveva un anno in meno di luilui al mattino l'aspettava seduto sui gradini del corridoio dell'asilo e, quando lei arrivava accompagnata dalla mamma, lui la salutava con un cenno del capo e le sorrideva in quel modolui a tavola divorava sempre tutto quanto anche quello che lei non finiva poi, in giardino  le correva spesso dietro per farle un po' paura e per dimostrarle di essere velocelei pensava che lui fosse il suo fidanzatopoi erano cresciutiquando s'incontravano per strada si salutavano col solito cenno del capo e lui le sorrideva sempre in quel modolei era felice e nello stomaco sentiva le farfalle volarelui quell'estate prese a chiamarla utilizzando uno specchio: catturava un raggio di sole e dalla sua stanza lo indirizzava nella stanza di leilei quando vedeva il fascio di luce correva alla finestra e parlavano anche per ore, poi al pomeriggio andavano al mare lui canticchiava sempre e in cantina smontava e rimontava il suo motorino, quando lei passava le sorrideva in quel modolei lo prendeva in giro per quella canzone e perchč le piaceva vederlo arrossire un po'lui ha smesso di sorridere una mattina di settembre del 1982aveva 18 annilei non vive pił al civico numero 40 e non vive pił in quella cittą, ma a lui che sorrideva in quel modo a volte ci pensa ancora