IL GOLOSORSO ED IO!!

RESPIRARE IL SUO RESPIRO


Respirare il suo respiro, perdermi nel suo sguardocosì vicino al mio, troppo vicino… che assurdità.Tanto vicino da farmi sussultare, da inibire il mio cuore dal suo incessante incedere.Un solo istante in cui ogni oggetto scompare, ogni voce diventa sorda, ogni vento turbine luminoso.Io e lui, da soli, nell’infinito.Nel vuoto che non lascia correre il tempo, dove le parole sono echi remoti.Per più fiate gli occhi si sono incontrati, nell’etere cristallino, nell’immoto divenire dell’essere, nel lento progredire della ragione, nel baratro degli istinti, nel diluvio delle certezze.Pensieri, pensieri, solo pensieri così volatili, che appena nati si librano in cielo come aquile.Con la grazia di un volo infinto, dell’eleganza del proibito, della violenza primordiale, della sopravvivenza obnubilata.Terme sulfuree, o coriandoli di neve. Danzanti vapori o precipitanti candori.Sotto lacrime dal cielo o baciata dal sole in quell’ insostenibile leggerezza di un taciuto disio.Ed ora mi accorgo che le parole non bastano, le lettere si disgregano, la sintassi si fa sempre più irrisoria sgretolandosi negli antri di ciò che avrei voluto dire.Silenzio..Silenzio della notte; frusciare delle foglie danzanti nel vento.Rami secchi ondeggiano divelti dalle folate ed il ruscello precipita in diverticoli  vacui.Un ululato lontano, grida ferine di fuggevoli selvaggi.Il mio passo è svelto sul cupo sentiero, solo la luna mi è guida nelle tenebre.Groviglio di rovi che attanaglia il cielo, invulnerabile morsa di oscuri talenti.La fiamma della lanterna vacilla, un gemito e poi.. tutto tace.Ed ancora quel respiro, quella dolcissima condensa sul mio viso.Perché non devo aver paura, perché nulla mi può sfiorare, perché sono al sicuro nel calore inaspettato di un sorriso che non vorrei vedere.Eppure nell’oscurità sorridi, sorridi nel proibito, sorridi nella selva dagli eterni pericoli, dove un piede in fallo mi farebbe crollare, come una marionetta alla quale vengono recisi i fili, come una marionetta accasciata senza voce.Eppure tutto il mondo sembra così piccolo e lontano, una biglia che imprigiona miliardi di vite.Vite di corsa.. vite frenetiche, forse un po’ troppo vuote, forse solo disattente… eppure quante cose si perdono, quante cose si affievoliscono.Quanti piccoli istanti possono divenire interminabili se solo lo si volesse.Ancora quello sguardo senza fine… di nuovo, nel deserto e nel cuore.Come vorrei che i suoi occhi non si abbassassero mai, che cercassero il mio sguardo per perdersi; mentre io non ho il coraggio nemmeno di alzarli.. eppure lo vedo camminare, lo vedo muoversi, lo vedo ridere e lo sento respirare.Soli sulla strada…Il sole si tuffa all’orizzonte trascinando con se tutte le parole non dette.Le vedo, le vedo chiaramente.. di più, molte di più....eppure non proferisci verbo....eppure non proferisco suono..…eppure siamo io e te.. nell’impossibilità, in una nicchia inesistente siamo pur sempre noi.