IL GOLOSORSO ED IO!!

COME SE NIENTE MAI..


Cancello ogni suono, ogni parola, come se niente fosse mai esistito.Nella notte, nel silenzio, nel tugurio di una ricca dimora, nella ballatoio della disfatta, ascolto l’acqua scrosciare tra le fronde degli alberi.Rami straziati, deturpati, vulnerabili fili in balia dell’ira dei Venti.Lascio che le lacrime cremisi mi solchino il viso senza che nessuno mi veda.Senza che nessuno mi voglia vedere.Senza che nessuno provi soltanto a vedere.E’ anche pur vero che se raggi di sole arrossassero le mie gote, pura follia non sarebbe che intesa.Vuoto vaneggiar d’inventiva, vacuo soffermarsi di pensieri inconsistenti, incoerenti, muti in loro stessi, decaduti ancor prima della genesi.E con ciò vale il logorio, vale il rimpianto, il rammarico, l’odio. il dispiacere?Forse meno dell’inconsistente catasterizzazione degli effluvi bramosi di ciò che non sarà, né qui né altrove né ora né mai.E dunque…Inutile, inopportuno, disfattista il tracimare vermiglio della mia anima.Indesiderato, ma inevitabile.Come foglie d’autunno danzanti, come petali sferzati dal vento, come flutti infranti, come Icaro cadente un passo dalla vita, un passo dalla morte.Eppure, la vita continua incessante.Sguardi non si fermano dal correre, incubi divengono realtà, sogni nel limbo dell’avvenire.Quanto conta credere, quanto conta sognare… forse niente o forse tutto.Frasi fatte, costruite, ciecamente ripetute da chi non ha intelletto ne ingegno per formulare sintassi accorte.. comunque.. si dice che finché si sogna si è vivi, ma quando tali destini immaginati vengono vigliaccamente distrutti.. non so più dirmi se son viva o morta.Se son caduta in battaglia oppure ho trovato rifugio in una melmosa trincea. Dove non vedo, non credo, non sento, ma attendo di poter uscire allo scoperto.Vedere il cielo, sentire il profumo di rugiada sui fiori che sbocciano, il battito delle ali di variopinti usignoli, la danza amatoria di una candida farfalla, anche se a terra giacciono le orma della disfatta.Cecità o fede?