Ecologico

TAV ovvero le logiche del potere economico


L'utilizzo di "Logiche opportunistiche" caratterizza il progetto che ha dato vita alla TAV. Gli ingredienti sono:-Un bando Europeo;-Un partner Europeo;-Un q.b. (quanto basta) di politici che non riflettono attentamente; -Un qb di faccendieri e passacarte che "oliano" personaggi chiave (o che si ritengono tali) che facciano approvare dalle amministrazioni locali i progetti di zona.Con questi ingredienti si possono realizzare quantità di progetti come la TAV. Ma cosa intendiamo per "progetti come la TAV"? Vogliamo dire progetti che non hanno un valore in termini di reale creazione di servizi o infrastrutture. In poche parole di progetti inutili. Per esempio la TAV non è strategica perchè esiste già una linea ferroviaria che garantisce in tempi decorosi il transito delle merci fra l'Italia e la Francia. La TAV non è migliorativa dell'esistente perchè il trasporto sull'attuale linea  non è saturo e quindi non necessita di una maggiore velocità, ma soltanto di miglioramenti. Infine la TAV non è paesaggisticamente funzionale perchè la lunga permanenza del cantiere (si parla di quasi 20 anni) non favorirà il turismo montano in quella zona. Ma questo non è tutto! Nel 2009 facemmo vedere all'Ecologico International Film Festival il documentario di Claudio Metallo "Fratelli di TAV" che attraverso un'inchiesta molto approfondita spiega in maniera lucida e inequivocabile quanti e quali interessi ci sono dietro un'opera colossale, ma quanto mai inutile come questa.Tornando alla ricetta di prima, il sistema politico economico è impostato in modo che si creino progetti inutili perchè s'inseguono i soldi e non i bisogni della gente. Ad esempio se c'è una linea di finanziamento per infrastrutture stradali anche in assenza di una effettiva esigenza, i politici cercano d'intercettare il finanziamento anche se questo significa realizzare una strada inutile (si veda ad esempio la 275 nel Salento).