EL ALAMEIN

Post N° 4


Adesso che le maestre di Bolzano censurano i canti natalizi tradizionali, per non offendere la sensibilità dei bimbi musulmani; adesso che, a quanto dicono, la poligamia potrebbe essere tollerata e l'Islam sarà insegnato presto nelle scuole pubbliche; adesso comincio a sentire una decadente nostalgia per quell'insulsa retorica natalizia che ha accompagnato la mia infanzia. Per quel buonismo ipocrita. Cui si va sostituendo un altro buonismo, condito di non minore ipocrisia e, soprattutto, di paura, una paura fottuta di questi bruciatori di immagini, tagliatori di teste, della loro predicazione nichilista di "sottomissione". Altro che multiculturalismo, altro che tolleranza: abbiamo una paura tremenda. Mettiamo la testa sotto la sabbia, come gli struzzi. Non reagiamo. Del resto non abbiamo più radici, non abbiamo padri, non abbiamo storia da opporre. Ergo, le nostre tradizioni, la nostra "civiltà" forse non merita neanche di essere difesa, è come un morto che cammina. So solo che oggi, un dubbioso semi-miscredente come me arriva a domandarsi cosa mai ci sarà di offensivo in un presepe o una zampogna. Siamo in molti a chiedercelo. E' tempo di uscire di casa. La guerra continua.