MASSIME DI VITA

Post N° 50


La composizione bio-chimica dell'amore a distanzaE' come non essere mai sazi, e desiderare di abbuffarti con il terrore che la cena improvvisamente venga interrotta da un ospite indesiderato. Non arrivare mai alla soddisfazione di un'esigenza potrebbe sembrare sulle prime frustrante.Prova di fermezza e resistenza agli impulsi, rassegnazione agli intenti e non usuale dedizione all'attesa come generatore di maggior godimento posteriore.Non tutti sono in grado di reggere così tanta tensione, che con il tempo sfocia in assenza e corrosione di iniziativa.Sarà per la volubile e subitanea necessità dell'uomo di avere subito quello che si può anche avere domani, comodamente e con un pelo di coscienza in più.Perdere l'attimo d'altronde significa rinunciare a quelle imperdibili reazioni chimiche che possono rendere viva una giornata o sovvertire l'ordine biologico della razionalità.L'impulso quindi traslato nello spazio o nel tempo e di conseguenza la deviazione dell'obiettivo rimane quindi tale se vissuta nel futuro? carichi delle aspettative e delle lesioni interiori dell'attesa?L'azione del vento che  spegne fuochi esigui e ravviva quelli accesi non porta con sè anche tutte quelle polveri che galleggiano nel cielo? Aria non più pura ma più ricca e provata. Ecco due ipotetitci aggettivi. Ed una teoria che traballa al solo suo sussurrare. E chiede di essere avvallata, o forse confutata in base a se sia possibile dimostrare fisicamente la composzione bio-chimica dell'amore. Commenti