MASSIMO EMANUELLI

GIULIANO PISAPIA NUOVO SINDACO DI MILANO


giovedì 9 giugno 2011PUBBLICATO SU IL MILANESE GIULIANO PISAPIA VINCE AL BALLOTTAGGIO ED E’ IL NUOVO SINDACO DI MILANOGIULIANO PISAPIA VINCE AL BALLOTTAGGIO ED E’ IL NUOVO SINDACO DI MILANO di Massimo Emanuelli Massimo Emanuelli, insegnante e giornalista milanese, storico di Milano, che ha conosciuto parecchi sindaci della città fa un’analisi del voto e spiega il perché della Vittoria di Giuliano Pisapia. Giuliano Pisapia è stato eletto sindaco di Milano, è l’undicesimo primo cittadino del capoluogo ambrosiano dal dopoguerra. Dopo diciassette anni una giunta di centro-sinistra torna al governo della città. Al primo turno più che una vittoria di Pisapia c’è stata una sonora sconfitta del sindaco uscente Letizia Moratti. Molti elettori moderati infatti si sono astenuti o hanno scelto il terzo polo. Al ballottaggio la Milano moderata, riformista e cattolica, unitamente al terzo polo, si è decisamente schierata con Pisapia che ha aumentato ulteriormente il proprio consenso rispetto ai voti recuperati dal sindaco uscente. Pisapia ha vinto perché ha saputo conquistare la Milano moderata, riformista, socialista e cattolica, ormai stanca di una destra che non esprimeva più l’anima della città. Nonostante una denigratoria ed esagerata campagna volta a spaventare l’elettorato moderato, Pisapia si è dimostrato equilibrato, non ha risposto a provocazioni. Le prime risposte di Pisapia sono arrivate pochi giorni dopo la vittoria ma non nei confronti della destra sconfitta, bensì nei confronti di Nichi Vendola, leader del suo partito. Vendola (come ormai fanno in tanti senza conoscere la storia della città, senza conoscerne l’elettorato e senza essere informati su Milano) si è lasciato andare in alcune dichiarazioni fuori luogo e Pisapia ha replicato: “in una città che non si conosce si ascolta”. Pisapia probabilmente farà come Virginio Ferrari, il sindaco socialdemocratico degli anni ’50 che, una volta eletto primo cittadino, non mise più piede nella sede del suo partito. Pisapia sarà il sindaco di tutti i milanesi, di tutte le culture ed anime della città. Pisapia dovrà lavorare molto per far ripartire Milano, una Milano da ricostruire, come Antonio Greppi, il sindaco della Liberazione. Anche Pisapia come Greppi è avvocato, non scrive opere teatrali ma ha molti amici artisti. Il nuovo sindaco mi ricorda molto Aldo Aniasi, primo cittadino dal 1967 al 1976, abilissimo nel conciliare le diverse esigenze, le diverse culture politiche cittadine e le forze sociali, che sapeva dialogare con la vecchietta e con l’intellettuale, con il commerciante, con il pensionato e con l’imprenditore. Pisapia sta dimostrando di essere il sindaco di tutti i milanesi, lo ha dimostrato con diverse dichiarazioni, con le sue prime uscite pubbliche e aprendo Palazzo Marino ai cittadini lo scorso 2 giugno, spezzando così una quasi ventennale tradizione di sindaci che vivevano blindati e lontani dalla cittadinanza. Anche nella scelta dei propri collaboratori in giunta pare sia rispettato il pluralismo, e così sarà nelle aziende comunali: “Nelle aziende partecipate tutti quelli con doppio incarico dovranno cederlo, chi è stato nominato in base alle competenze resterà, chi invece è stato nominato per equilibri politici non potrà restare” Parole sagge per un sindaco super partes. Buon lavoro signor Sindaco. -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------