TRA CIELO E TERRA

LA MORTE QUALE CULMINE DELLA VITA, intervista al dr. Volker Fintelmann (4)


./. continua  D. In che modo si rafforzano, nella vecchiaia, le formazioni tumorali?La formazione tumorale comincia verso i quaranta o cinquant'anni e non significa necessariamente carcinoma. Si pensi ai tumori benigni, quando alcuni tessuti si rendono autonomi nell'organismo, perchè non vengono sufficientemente trattenuti dall'animico-spirituale. Secondo Rudolf Steimer ogni cellula contiene un elemento rivoluzionario relativamente all'animico-spirituale.. Essa vorrebbe sviluppare un essere suo proprio ed invece, ogni momento, lo spirituale animico dell'uomo la deve ricondurre al servizio dell'intero organismo. Ma quando, nella vecchiaia, l'anima e lo spirito si distanziano di più dal corpo - e questo è un processo sano - ecco apparire il fenomeno dei tumori benigni. Un esempio è il mioma all'utero, oppure il tumore benigno alla prostata, cioè l'adenoma prostatico. Anche le mutazioni della pelle, le cosiddette macchie senili, sono di questo tipo, come le cisti sebacee, i lipomi del tessuto adiposo ed i lipomi del tessuto connettivo. Fondamentalmente esse hanno tutte un carattere benigno. Ricevono il loro andamento maligno solo quando compaiono in un luogo nel quale ostacolano l'organismo, per esempio quando c'è il deflusso della bile nell'intestino, perchè lì si forma un adenoma. Ciò avviene nella forma più chiara quando si sviluppa una forma tumorale nel cervello e ne rimuove una parte. Il tumore significa , dunque, che in certe parti il corpo non è più intensamente dominato dallo spirito e dall'anima, come nella giovinezza. Il tumore appartiene alla fisiologia della vecchiaia ed in fondo non è necessario trattarlo quando esso non rappresenta un impedimento per l'organismo.D. Quali tendenze sclerotiche ci sono nel corpo umano?La più conosciuta è la sclerosi vascolare, cioè l'arteriosclerosi. Una certa misura di indurimento dei vasi, nella vecchiaia, è del tutto normale. Anche l'artrosi, il logoramento delle articolazioni, è una mutazione del tutto fisiologica in tarda età. Ma oggi un considerevole numero di giovani fra i venti e i venticinque anni hanno un'incipiente forma di arteriosclerosi e questo è patologico. C'è uno spostamento temporale. La motivazione della normale sclerosi nella vecchiaia è che le forze destinate ad edificare durante la giovinezza, cioè le forze dell'Io, durante la vecchiaia si emancipano sempre di più, mentre le forze demolitrici, che provengono dagli strati inferiori dell'organismo, non vengono più così rigorosamente respinte da quelle opposte. La molto temuta osteoporosi, cioè il rammollimento delle ossa delle persone anziane, è una perdita di proteina e di sostanza portante da parte delle ossa ed è fisiologica nelle malattie da invecchiamento. Ma può comparire anche prima, quale osteoporosi pre-senile, e allora è una vera e propria malattia che deve essere presa molto sul serio.D. Cosa significa per l'anima e lo spirito la sclerotizzazione del corpo durante la vecchiaia?Quando il corpo indurisce c'è la possibilità per l'anima e lo spirito di porsi più liberamente nei suoi confronti e quindi sentirsi più liberi. Qui c'è uno dei problemi chiave dell'uomo moderno: se invecchia nel modo giusto, verso i quarant'anni comincia a farsi dirigere più dallo spirito e meno dal corpo. Noi allentiamo la nostra dipendenza dal corpo fisico e ciò lo percepiamo nel migliore dei modi dalla fisiologicamente incipiente presbiopia. Essa significa sempre una certa autonomia dell'animico nei confronti dell'occhio. Se tale allentamento non compare, allora lo spirito e l'anima degenerano assieme al corpo. Ne consegue per esempio la demenza, cioè la demolizione spirituale di un uomo. Questa malattia non sorge in conseguenza di una degenerazione corporea, ma perchè lo spirito è coinvolto in questa degenerazione.D. Che cosa si può fare per opporsi?Si deve cominciare per tempo ad esercitare l'animico e lo spirituale, per esempio secondo le indicazioni fornite da Rudolf Steiner nel volume L'Iniziazione: come si conseguono le conoscenze dei mondi spirituali. Oppure ci si abitua al libero pensare, così come è descritto ne La Filosofia della Libertà. Si possono utilmente eseguire i sei esercizi complementari: chi li pratica davvero e ne sviluppa le corrispondenti facoltà non avrà certamente, in vecchiaia, problemi di questo tipo. E lo stesso dicasi per quell'organo fondamentale che è il cuore.L'arteriosclerosi è, in ultima analisi, una malattia che riguarda l'intero sistema cardiaco, perchè le arterie altro non sono che il cuore diffuso in tutto l'organismo. Io le chiamo sempre le antenne del cuore, perchè il cuore è l'organo di pecezione di tutto ciò che accade nell'organismo. Non c'è un luogo, nell'intero organismo, di cui il cuore ignori cosa lì stia accadendo in quel momento. E quando il cuore, grazie a queste antenne, sperimenta come l'animico e lo spirituale, sempre più fortemente uniti al corporeo, degenerino con esso, per lui questo è un dispiacere di una portata tale che noi a malapena possiamo farcene un'idea. Sul piano sociale, poi, si giunge anche ad un indurimento del cuore, ad una sclerosi cardiaca, che si può anche chiamare, facendo ricorso ad un concetto antico, durezza di cuore. In conseguenza di ciò le persone diventano anche socialmente del tutto cieche. La durezza cardiaca, quale conseguenza della degenerazione dello spirito e dell'anima, è la causa del fatto che gli uomini oggi non possono più vedere con il cuore.
./. continua