TRA CIELO E TERRA

RIDESTIAMO LE NOSTRE COSCIENZE


C'è un'enorme quantità di denaro da interessi composti, cioè denaro che produce altro denaro, tenuto fermo allo scopo per interessi egoistici di pochi, che potrebbe risolvere non solo i problemi degli stati in difficoltà, ma anche dei singoli in difficoltà. Una quantità enorme di denaro che non può essere investita nell'industria perché produrrebbe un surplus di produzione sganciato dai bisogni, con enorme impatto ambientale che va ad inficiare il futuro, oppure dovrebbe cercare nuovi mercati di sbocco, magari distruggendo l'equilibrio economico di altri paesi. I soldi vanno fatti circolare a beneficio di tutti. Solo il denaro circolante può dare impulso all'economia. Poi deve essere investito in arte, cultura, educazione, campi che non rendono denaro nell'immediato ma formano talenti ed idee, ciò di cui c'è e ci sarà bisogno per l'umana sopravvivenza.Abbiamo visto invece la tendenza generale a "tagliare" proprio su questi settori. Tutto quello che ci stanno raccontando è falso.. Ci sono soldi per tutti, anche per chi non può o non riesce a lavorare, che deve essere preso in carico con amore da chi è attivo. L'umanità è un organismo unitario e così viene dimostrato anche dal processo della globalizzazione. Coloro che non sono adeguati a far fronte alla situazione che si è creata non sono le persone comuni, che vengono tenute alla gogna, ma quelle che stanno al vertice e difendono interessi di parte o esigono di dirigere ciecamente un processo di cui non capiscono, prima ancora di ammetterlo, l'ampiezza del suo respiro olistico. La paura, diffusa ad hoc da chi è al vertice e usata come arma, è il sentimento che viene gestito con sempre nuove forme per far si che la gente sia confusa, accecata, non cosciente e consegni il proprio risparmio, dove ci sia, proprio agli aguzzini che lo useranno per far si che si allarghi la forbice tra ricchi e poveri, come sta accadendo. La paura viene diffusa ad hoc per far perdere alla gente la speranza nella saggezza del cosmo, per far perdere la fede nel divenire sano dell'essere umano. E la paura fa anche molto di più in termini di guerre, malattie e morte. NON SI PUO' PIU TERGIVERSARE: CONTRO QUESTO STATO DI COSE BISOGNA RIDESTARE LE NOSTRE COSCIENZE. LE VARIE RAPPRESENTANZE DELL'ECONOMIA - INDUSTRIA, ARTIGIANATO, AGRICOLTURA E CONSUMATORI - UNITI IN ASSOCIAZIONI, ASSIEME, PER EVITARE DEPISTANTI UNILATERALITA', DEVONO PRENDERE LE REDINI DELLA SITUAZIONE ECONOMICA, CHE SOLO A LORO APPARTIENE, E CONTROLLARNE I FLUSSI PER IL BENE DELLA COLLETTIVITA'. I politici non lo possono fare, NON è il loro ruolo. I cittadini devono esigere che la politica sia strumento di un'economia orientata a livello nazionale e non si metta al servizio dei potenti. Il dogma dei potenti è che ci devono essere vincitori e vinti e già questo fa capire che si vogliono creare e mantenere solo rapporti di forza. Lo stato e la politica devono garantire l'equo sistema giuridico per gli scambi e il lavoro. Assistiamo oggi invece qui in Italia, al tentativo di voler espropriare lo Stato dall'unico organo, la magistratura, sua parte integrante che ne giustifica in primis l'esistenza, oltre a quello che lo Stato divenga un'azienda in mano ad un potentato, cosa assolutamente impropria ed atta solo all'alienazione della libertà di iniziativa e di decisione individuale o collettiva.Uno Stato che vuole legiferare per l'interesse dei potentati al governo, uno Stato che invece di promuovere, inficia i diritti dei cittadini allo stato sociale. Una dittatura in mano ai potentati del denaro, a categorie protette che si trincerano dietro un illusorio liberismo democratico e che, tutti i santi giorni fanno il loro teatrino con il gioco delle tre carte, davanti ad un popolo che in realtà vogliono affamare. La crisi che ci colpisce fa si che queste decisioni dei cittadini e delle associazioni miste, nel senso sopra indicato, cioè di riprendere in mano la situazione economica a beneficio della collettività, non sia ulteriormente procastinata. Le elezioni sono alle porte. Siamo costretti a votare il meno peggio, ma sappiamo intimamente cosa sia giusto fare. Solo la creatività e l'amore possono dar sempre di che vivere all'uomo. Impediamo con azioni concrete che ci esproprino di questa nostra eredità.