Poesia di Diego ValeriVenezia C'è una città di questo mondo,ma così bella, ma così strana, che pare un gioco di fata morgana e una visione del cuore profondo. Avviluppata in un roseo velo, sta con le sue chiese, palazzi, giardini, tutta sospesa tra due turchini, quello del mare, quello del cielo. Così mutevole! A vederla nella mattina di sole bianco splende d'un riso pallido e stanco, d'un chiuso lume, come la perla: ma nei tramonti rossi affocati è un'arca d'oro, ardente, raggiante, nave immensa, veleggiante a lontani lidi incantati. Quando la luna alta inargenta torri snelle e cupole piene, e serpeggia per cento vene l'acqua cupa e sonnolenta, non si può dire quel ch'ella sia,tanto è nuova mirabile cosa: isola dolce, misteriosa, regno infinito di fantasia... Cosa di sogno vaga e leggera; eppure porta mill'anni di storia, e si corona della gloria d'una grande vita guerriera. Cuor di leonessa, viso che ammalia, o tu, Venezia, due volte sovrana: pianta di forte virtù romana, fiore di tutta la grazia d'Italia
DIEGO VALERI, VENEZIA
Poesia di Diego ValeriVenezia C'è una città di questo mondo,ma così bella, ma così strana, che pare un gioco di fata morgana e una visione del cuore profondo. Avviluppata in un roseo velo, sta con le sue chiese, palazzi, giardini, tutta sospesa tra due turchini, quello del mare, quello del cielo. Così mutevole! A vederla nella mattina di sole bianco splende d'un riso pallido e stanco, d'un chiuso lume, come la perla: ma nei tramonti rossi affocati è un'arca d'oro, ardente, raggiante, nave immensa, veleggiante a lontani lidi incantati. Quando la luna alta inargenta torri snelle e cupole piene, e serpeggia per cento vene l'acqua cupa e sonnolenta, non si può dire quel ch'ella sia,tanto è nuova mirabile cosa: isola dolce, misteriosa, regno infinito di fantasia... Cosa di sogno vaga e leggera; eppure porta mill'anni di storia, e si corona della gloria d'una grande vita guerriera. Cuor di leonessa, viso che ammalia, o tu, Venezia, due volte sovrana: pianta di forte virtù romana, fiore di tutta la grazia d'Italia