TRA CIELO E TERRA

Enrico Berlinguer, un uomo da non dimenticare


Non voglio far passare questo mese senza ricordare Enrico Berlinguer, morto a Padova l'11 giugno 1984 per emorragia cerebrale, al termine di un comizio che volle condurre fino alla fine, nonostante i segni e i sintomi del suo male mortale lo avessero già aggredito durante il comizio... I politici che ora rappresentano la sinistra italiana hanno tristemente e miseramente dimenticato i cosiddetti "beni sostanziali" proposti e portati avanti con forza da Togliatti: libertà e democrazia, indipendenza e sovranità, unità politica e morale della nazione, la sovranità popolare e la distinzione e divisione dei poteri, la certezza del diritto e l'uguaglianza davanti alla legge, la giustizia sociale e l'efficienza del processo economico e produttivo, la solidarietà e il rispetto per la persona, la serenità della convivenza civile e la pace. Valori che in gran parte sono stati raccolti nella costituzione. Una Carta fatta da non fascisti, per porre rimedio alle atrocità da essi compiute, dai numerosi errori di una classe politica complice e omertosa che li affiancò. Enrico Berlinguer, formatosi alla scuola di Labriola, Gramsci e Togliatti, ebbe a cuore la questione femminile affidando alle donne un ruolo rinnovatore, dando loro voce e peso a livello del partito e nazionale. Così assunse la responsabilità della questione operaia, sindacale, dell'occupazione, entrando nel merito della produzione industriale, discernendo cosa fosse utile produrre e cosa no e perché produrre, discriminando l'utile spropositato per l'arricchimento fine a se stesso di pochi a favore dell'utilità sociale. Ed ebbe a cuore la questione giovanile e per converso quella degli anziani. Lottò contro il terrorismo, i poteri criminali, la mafia, la camorra e la P2. Cercò di trasformare il suo partito affinchè desse più risposte possibili a più classi sociali e fu europeista convinto... Lui in primis, in rappresentanza del suo partito, fautore e propositore del cosiddetto "compromesso storico" che costò la vita ad un suo celebre sostenitore del partito opposto, la democrazia cristiana: Aldo Moro... Quel partito di cui ora osserviamo le ceneri... Egli era consapevole che i partiti, già allora, erano macchine di potere e di clientela e lui marciava contro e lo fece fino alla fine, non risparmiandosi mai. Voglio citare un suo pensiero e monito rivolto ai giovani, perchè vale anche e sopratutto ora, quando le nuove generazioni sembra vogliano consumare la loro vita e le loro preziose energie nell'inconsistenza e nell'accidia, scegliendo con facilità la deresponsabilizzazione a favore dell'opinionismo a buon mercato. Disse Berlinguer: " Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia.“ Lascio questo breve ricordo con le immagini del funerale di Enrico Berlinguer, a cui parteciparono circa un milione di persone, e con la domanda: dove sono finiti quegli italiani che tanto lo piansero e rimpiansero? Abbiamo bisogno di ritrovarci....