TRA CIELO E TERRA

I TEMPERAMENTI - 2a PARTE


./. continua dal post precedente (inzia dal post nr. 77)Il temperamento esprime quasi una fisionomia dell'interiore individualità. Esso sta nel mezzo tra le doti che portiamo con noi in quanto individui e quelle che ci provengono dalla linea ereditaria. Unendosi, le due correnti si colorano reciprocamente. E' come se il nucleo umano, nel discendere, si circondasse di una sfumatura spirituale, degli attributi che ivi lo aspettano; quanto più si adatta ad essi, tanto meglio fonde la colorazione dell'ambiente in cui viene a nascere con le prerogative che porta con sè. Da qui irradiano l'anima umana e i caratteri naturali ereditati. Il temperamento tiene il posto di mezzo fra le attitudini trasmesse dalla linea genealogica e le tendenze acquisite attraverso incarnazioni anteriori. Il temperamento equilibra l'eterno col transitorio e questo equilibrio è dovuto al rapporto preciso fra le diverse parti costitutive della natura umana. L'uomo non è riducibile infatti al solo corpo fisico, ma è costituito anche da corpi sottili non visibili alla vista normale. Anzitutto ci si presenta la parte percepibile ai sensi della natura umana, il corpo fisico, che l'uomo ha in comune con il regno minerale. E' l'insieme delle leggi chimiche e fisiche proprie dell'uomo e della circostante natura. Altrettanto reali ed essenziali sono le parti costitutive superiori della natura umana. La prima è il corpo eterico, seconfa parte costitutiva dopo il corpo fisico, che rimane unito ad esso durante la vita e solo alla morte se ne divide. Il corpo eterico, o vitale o anche corpo del sistema ghiandolare, è il costruttore, il modellatore del corpo fisico e lotta senza tregua fra nascita e morte contro il decadimento fisico. Le forze fisiche infatti agiscono in modo da distruggere la forma vivente, come si vede in modo evidente dopo la morte. Che ciò non avvenga durante la vita, che il corpo fisico non obbedisca a forze e leggi fisiche e chimiche, è dovuto alla lotta incessante condotta dal corpo eterico o vitale. La terza parte costitutiva dell'entità umana è il portatore di piacere e pena, gioia e dolore, istinti, passioni e brame. Esso crea il flusso e riflusso di sentimenti e sensazioni e persino delle rappresentazioni relative ai nostri ideali morali: è denominato corpo astrale, che si potrebbe anche chiamare corpo dei nervi. Questo corpo di impulsi e brame non è effetto del corpo fisico, ma ne è la causa. Il corpo fisico è stato costruito da questo elemento animico-spirituale.A tutte queste parti costitutive dell'entità umana è superiore quella parte per cui l'uomo si eleva al di sopra di tutti gli esseri e assurge a corona del creato sulla terra: il portatore dell'io umano che, misteriosamente, eppure palesemente, gli conferisce la facoltà dell'autocoscienza. L'uomo ha in comune il corpo fisico con tutto il mondo circostante; il corpo eterico con le piante e gli animali; il corpo astrale con gli animali. Egli solo però ha la quarta parte costitutiva, l'io, e per esso si eleva al di sopra delle altre creature visibili. Il portatore dell'io è la parte della natura umana che ci permette di dire "io" a noi stessi e di essere autonomi. Il sangue, questo succo del tutto peculiare, nel suo moto circolatorio è espressione e portatore dell'io. Espressione fisico-sensibile del corpo astrale è fra l'altro il sistema nervoso. Espressione del corpo eterico, o di una parte di esso, è il sistema ghiandolare, mentre il corpo fisico si esprime negli organi sensori. Il corpo fisico porta chiaramente impressi i contrassegni ereditari. Anche le qualità che vivono nel corpo eterico, nella parte cioè che combatte contro il decadimento fisico, fanno parte della linea genealogica. Quanto al corpo astrale, esso è nelle sue qualità molto intimamente connesso al nocciolo essenziale umano. Quando poi arriviamo all'intimo nucleo, al vero e proprio io, troviamo in esso ciò che va di incarnazione in incarnazione e che appare come mediatore che irradia le sue proprietà verso l'esterno. Quando l'uomo entra nel mondo, queste sue parti costitutive si adattano l'una all'altra e agiscono nei modi più diversi frammisti fra loro, l'una influenzata dall'altra.Dall'azione scambievole di corpo astrale e io, di corpo fisico ed eterico, dal compenetrarsi delle due correnti, risultano i temperamenti della natura umana. Essi dipendono dunque dall'individualità umana che s'incorpora nella linea ereditaria. La forza che il carattere individuale conferisce alla linea erediaria è il segreto dei temperamenti.Come tutto questo andrà poi ad esprimersi nei vari temperamenti?? Lo vedremo alla prossima puntata.............. per chi vorrà esserci, naturalmente../. (continua)
Il temperamento melanconico (ritratto della madre di Duerer)
Il temperamento flemmatico (Conrad Ferdinand Meyer)
Il temperamento sanguinico (Richard Wagner)
Il temperamento collerico (L.W.Beethoven)