MOVIMENTO EMPATIKO

Identificarsi nell'Altro


Un giorno una persona a me cara ( attenta lettrice del mio blog!) e con la quale ho un rapporto splendido , basato sul dialogo autentico e la complicità, mi ha rivolto con curiosità questa domanda: '' Da dove proviene e perché tutto questo tuo bisogno di identificarti negli altri?". Istintivamente gli ho risposto :" Bella domanda!!" con tono scherzoso e ironico per camuffare e sdrammatizzare tutta la complessità e creatività che c'è nella risposta alla suddetta domanda. Per trovare una risposta esaustiva ci ho pensato molto perché quello di ''identificarmi'' nell'Altro, è un bisogno, una sorta di ''missione'' di vita che sento parte di me. Essa mi si è cucita addosso come una ''seconda pelle'' di cui non posso fare a meno.Per me è impensabile vivere una vita senza analizzare, curiosare, scrivere sulle vite altrui. Rischio di essere ripetitiva ma, il mio rapporto con l'Altro mi piace esprimerlo con ''la metafora dello specchio''. L'Altro è per me lo Specchio nel quale mi ritraggo e riconosco me stesso o, al contrario vedo nell'Altro ciò che non mi appartiene e di fronte al quale fuggo. Sono un'attenta osservatrice di ''Specchi'' ( piccoli e grandi che siano!), di fronte ai quali nulla mi sfugge o va dato per scontato. Ogni dettaglio, gesto, colore è un frammento di vetro colorato che ricostruisce la multisfaccettata natura umana.Identificarmi nell'Altro mi regala spunti creativi che mi consentono di scrivere le mie parole tradotte in versi e le mie storie sospese in una dimensione a metà tra il Sogno e la Realtà. Nel rispecchiamento con l'Altro mi avventuro verso sentieri inesplorati in cui la natura umana si mostra in tutta la sua essenza e autenticità. Sono innamorata della natura umana e ogni volta che sul mio cammino incrocio personalità complesse e misteriose, il mio spirito d'avventura e la mia fame di curiosità si attivano prendendo il sopravvento su di me. Non riesco a stare ferma, devo esplorare, ascoltare, immaginare. Basta una breve frase, un piccolo cenno a dare il via al mio processo di esplorazione e identificazione.Non pensate che me ne vado in giro col mio registratore o con il mio taccuino intenzionalmente! Non è che me le vado a cercare le situazioni...sono loro che trovano me! Non è che mi sveglio la mattina e dico a me stessa : ''Oggi troverò l'Ispirazione!" Mi capita di incontrare persone interessanti e ispiratorie quando meno me l'aspetto e nei luoghi meno pensati e ricercati. L'ispirazione non può essere controllata e pilotata a comando; si attiva improvvisamente alla fermata dell'autobus, nel vagone di un treno, in coda alla posta. In questi luoghi le storie di vita bussano violentemente alla porta della mia immaginazione e io divento un'altra persona per seguirle, captarle, eternarle.L'empatia verso l'Altro attiva l'autoempatia. Essa dona benefici nella costruzione e nel modellamento della personalità. Identificandoci nell'Altro impariamo a vedere il mondo sotto diversi punti di vista perché non esiste un'unica realtà. Attraverso gli altri imparo a scavare dentro me stessa, a conoscermi e migliorami ( e non è mai abbastanza!!).