MOVIMENTO EMPATIKO

ILLUSIONI DI STABILITA'


Mentre viviamo le nostre esistenze, dinanzi a noi si aprono mondi immensi ricchi di tante possibilità. Davanti ad essi è facile smarrirsi, perdere il controllo di quella che fino ad un momento fa era la nostra "quotidianità" e avere paura... La "quotidianità" spesso è la "coperta di Linus" che ci dà sollievo, ci protegge, ci fa sentire comodi. A volte la "quotidianità" che ci costruiamo senza accorgercene è solo un'illusione, una finzione di stabilità alla quale aspiriamo per sentirci meno esposti al rischio e al "caos" che inevitabimente fanno parte della nostra dimensione umana. Ci rifugiamo in realtà quotidiane e costruiamo una sorta di "comfort zone" escludendo il "nuovo", il "dubbio", il "caos" e il "rischio". Eleviamo mura incontrastate che nel corso del tempo si stratificano e si cibano di convinzioni, pregiudizi ed etichette. Sono illusioni di stabilità che crollano al primo vento di novità perché come sostiene Andrea De carlo, noto scrittore milanese, in uno dei suoi romanzi, Yucatan, chiunque spera di trovare oltre il muro uno spiraglio di novità capace di sorprenderlo. C'è chi ha una predisposizione naturale verso la novità e l'esplorazione di mondi inediti. Io credo che faccia parte del nostro essere umani l'essere curiosi, il voler sperimentare, imparare cose nuove, il mettersi in gioco. C'è chi coltiva questa indole nel corso della sua esistenza e la esprime in atti creativi attraverso diverse forme artistiche. C'è chi invece tende a reprimere questa parte di sé per conquistare un'illusione di stabilità perché non è capace di affrontare tutti i turbamenti che "uscire dalla comfort zone" può comportare.Appartengono a questa tipologia di persone quelli che non possono fare a meno di esercitare una forma di controllo a tutto ciò che accade attorno e dentro di loro. spesso sono persone razionali che devono trovare in una maniera forsennata una spiegazione a tutto quello che accade loro. Se non riescono nel loro intento vanno in tilt, entrano in crisi specie se hanno a che fare col mondo delle emozioni e dei sentimenti che non conosce logica, razionalità e definizione. Ho visto questo tipo di persone elevare un muro all'apparenza incontrastato quando nelle loro vite un sentimento sconvolgeva il loro ordine e le loro "illsioni di stabilità". Queste persone che nella quotidianità sono uomini o donne "tutte d'un pezzo" improvvisamente diventano vulnerabili. ho visto oltre quel muro un bisogno vitale di affetto, calore, autenticità perché siamo tutti esseri umani e rinnegare la nostra dimensione umana significherebbe perdere la nostra identità.Il mondo si apre a noi ogni giorno con le sue sfaccettature e mille possibilità. ognuno sceglie liberamente di condurre la propria esistenza nel modo più coerente con quello che è. Spetta a noi decidere di elevare mura tra noi o le mille realtà al di là di esso oppure andare oltre. Oltre il muro ci sono colori delle sfumature inedite ed energie vitali difficili da etichettare che vanno solo ed unicamente vissute.