ENIGMI

BELFAGOR


Salve,sono simonele e vi propongo una piccola curiosità facente riferimento ad un vecchio sceneggiato televisivo di molti anni fa.Ieri sera stavo riguardando il dvd di "Belfagor,il fantasma del Louvre",uno sceneggiato a puntate mandato in onda dalla tv nazionale nel 1965 e poi replicato negli anni '70.Non so quanti lo ricordino,forse è più noto il remake con Sophie Marceau,ma narra di un fantasma che si aggira tra le sale del Louvre.La figura misteriosa,avvolta in un mantello scuro e con un copricapo e una maschera sul volto,viene avvistata vicino alla statua di Belfagor,divinità dell'inganno.Poichè c'è di mezzo un morto,la polizia verrà incaricata dell'indagine,ma anche uno studente universitario inizierà quasi x gioco a cercare di risolvere il mistero.E l'indagine condurrà i protagonisti niente meno che sulle tracce della setta dei Rosa Croce.Ma chi era in realtà Belfagor?Nella Bibbia c'è un nome:Ba'al Pe'or,che significa "signore di Phegor".Phegor è un monte a sud-est della Palestina,nel territorio di Moab,dove venne eretto un santuario a questo signore.Era dunque una divinità che le popolazioni del luogo continuavano a venerare,malgrado il patto di Jahvè con il popolo di Israele.Erano i Moabiti che lo veneravano in particolar modo,con il nome di Baal-Peor,e presso di loro era un dio al quale le fanciulle sacrificavano la propria innocenza.Stando a quanto dice la Bibbia(Deuteronomio),pare che alcuni israeliti si fossero uniti con le figlie del paese di Moab,sacrificando davanti ai loro dei.Per questo vennero puniti dal Signore che ordinò a Mosè di fare giustizia.Baal-Peor,signore di Peor,era la divinità principale del paese di Canaan.Era considerato il dio dei fulmini,sposo di Astarte,dea della fecondità,e figlio di Dagon,dio della tempesta.Con il tempo il nome venne cristianizzato e si trasformò in Belfagor,demone che seduceva con la promessa della scoperta dei segreti della materia.Somiglianze con Belfagor ricorrono nell'egizio Seth,dio negativo dei disordini,rivale di Osiride,e naturalmente in Belzebù.(liberamente tratto dall'opuscolo di Belfagor)