ENIGMI

GUERRA ALLE SUPERSTIZIONI L'ASTROFISICO CARL SAGAN CONTRO IL CREAZIONISMO


Il saggio postumo pubblicato recentemente che raccoglie le lezioni tenute nell'85 a Glasgow dall'astrofisico Sagan,fondatore del programma SETI x la ricerca di intelligenze extraterrestri,si propone come guida x reagire alla teoria del creazionismo che nega l'evoluzionismo e usa la Bibbia come unico parametro di conoscenza. Nell'opera intitolata"The Varietes of Scientific Experience:A Personal View of the Search for God",Sagan afferma che"...il problema non è negare o affermare l'esistenza di Dio......l'assenza di evidenza non è un'evidenza di assenza." In un altro passo continua: "La ricerca su noi stessi non deve spingerci alla rassegnazione o all'arroganza,ma si deve accompagnare al coraggio di capire l'universo per quello che è e alla capacità di accettare ciò che le nostre esplorazioni ci rivelano". Sagan sintetizza la differenza tra fedi e scienza con queste parole:"Sono convinto che,se mai raggiungeremo il punto in cui ci convinceremo di aver compreso l'essere umano e da dove proviene,dovremo riconoscere di aver fallito". L'astrofisico si chiede: "...perchè un Dio a cui attribuiamo qualità onnipotenti avrebbe dovuto circoscrivere l'enormità dei propri progetti al pianeta Terra e a una manciata di creature basate sul carbonio?". Dall'opera postuma si evince come sagan non metta sotto accusa gli Dei,ma la nostra facile credulità. Prova ne è l'episodio-simbolo degli effetti a catena delle osservazioni ottocentesche condotte da Giovanni Schiaparelli sui canali marziani,che nelle elaborazioni novecentesche di Percival Lowell si trasformarono in prove di una civiltà extraterrestre. (tratto da un articolo de La Stampa del 21 febbraio 2007).