EREMO MISANTROPO

Miao


  Durante il mio viaggio a Ilium e dintorni — una spedizione di due settimane che comprendeva anche il Natale - lasciai il mio appartamento di New York a un poeta povero di nome Sherman Krebbs. La mia seconda moglie mi aveva lasciato con la scusa che ero troppo pessimista per convivere con un'ottimista come lei.Krebbs era un uomo barbuto, un Gesù biondo platino con occhi da cocker spaniel. Non era un mio amico intimo. Lo avevo conosciuto a un cocktail dove si era presentato come il presidente nazionale dell'associazione dei poeti e dei pittori favorevoli a una guerra nucleare immediata. Cercava disperatamente un rifugio, non necessariamente atomico, e si dà il caso che io ne avessi uno.Quando tornai a casa, ancora scosso dalle sconcertanti implicazioni spirituali dell'angelo di marmo mai ritirato a Ilíum, trovai il mio appartamento semidistrutto da una scorribanda nichilista. Krebbs non c'era più; ma prima di andarsene aveva fatto trecento dollari di chiamate interurbane, aveva bruciato il mio divano in cinque punti diversi, aveva ucciso il mio gatto e la mia pianta di avocado, e aveva divelto lo sportello dell'armadietto dei medicinali in bagno.Con quelli che risultarono essere escrementi, sul pavimento di linoleum giallo della cucina aveva scritto questa poesia:Io ce l'ho una cucina. Ma non è una cucina completa. Non sarò veramente contento Finché non avrò Un getta-tutto.C'era un altro messaggio, scritto con il rossetto da una mano femminile, sulla carta da parati dietro il mio letto. Diceva: "No, no, no, disse il pivello".C'era un cartellino appeso al collo del mio gatto morto. Diceva: "Miao".Non ho più rivisto Krebbs. Tuttavia, ho la vaga impressione che facesse parte della mia karass. Se è così, esercitò la funzione di wrang-wrang. Un wrang-wrang, secondo Bokonon, è una persona che devia la gente da una linea di pensiero, riducendo quella linea di pensiero a un'assurdità, con l'esempio della propria vita di wrang-wrang.Forse avrei potuto essere vagamente incline a liquidare l'angelo di marmo come un segno privo di senso, per poi procedere verso la mancanza di senso assoluta. Ma dopo aver visto quello che aveva fatto Krebbs, in particolare cosa aveva fatto al mio adorato gatto, decisi che il nichilismo non faceva per me. Qualcuno o qualcosa non voleva che fossi nichilista. La missione di Krebbs, che lui lo sapesse o no, era proprio di allontanarmi da quella filosofia. Ben fatto, Mr. Krebbs, ben fatto.  da "Ghiaccio nove" di Kurt Vonnegut