EREMO MISANTROPO

Russel - Pensieri


Erano sereni i grandi uomini del passato?I pedanti sono convinti che gli uomini veramente grandi siano sempre "sereni", che essi vedano come, in modo misterioso, dal male derivi il bene e che, in generale, ci aiutino a sopportare con forza'd'animo le disgrazie degli altri.Il giovane d'animo generoso, esposto in quasi tutte le università del mondo a questo detestabile stagionato atteggiamento, è propenso a rifiutare con disprezzo tutti i nomi convenzionalmente grandi.Prendiamo, per esempio, Shakespeare, la cui supposta "serenità" è oggetto di assurdità accademiche senza fine. Ecco alcuni esempi della sua serenità:Quando nasciamo piangiamo, perché siamo venuti su questo grande palcoscenico di buffoni.E ancora:Come mosche siamo per gli dèi, che ci uccidono per loro passatempo.E ancora:Mi avete insegnato una lingua, e il beneficio che ne traggo è che so imprecare.No, gli uomini più grandi non sono stati "sereni". Essi hanno avuto, è vero, un coraggio enorme, un potere di creare il bello dove la natura ha messo solo orrore, cosa che, a una mente piccina, può apparire come serenità?` Ma il loro coraggio doveva essere necessariamente superiore a quello degli uomini comuni, perché sono riusciti a vedere più a fondo l'indifferenza della natura e la crudeltà dell'uomo:Nascondere queste cose con comode' bugie è affare dei codardi; ciò che devono fare i grandi uomini è osservare tutto con inflessibile chiarezza, e tuttavia pensare e sentire in maniera nobile. E, nella misura in cui possiamo tutti essere grandi, questo è ciò che ognuno di noi deve fare. (UNDERSTANDING HISTORY, New York, Philosophical Library, 1957 - 39)