EREMO MISANTROPO

La catena di sant' Antonio


 La catena di sant'AntonioArrivava una lettera senza mittente, di provenienza sconosciuta e, quando l'aprivi, trovavi dentro uno strano messaggio, che di solito cominciava così:"Questa lettera è stata scritta per la prima volta da un santo frate di Rio Melmoso (Paraguay). Deve fare il giro del mondo col suo messaggio di pace, fratellanza e prosperità. Fanne subito dodici copie e spediscile immediatamente a dodici brave persone di alta moralità e amanti della pace e della fraternità..."Si chiedeva, in taluni casi, anche l'inserimento di una più o meno modesta somma di denaro.Era, naturalmente, con decine di varianti, la cosiddetta catena di sant'Antonio. La lettera proseguiva poi in modo curioso:"Pistolazzi Gianfranco, di Poggio Remoto (Como),ha immediatamente fatto le dodici copie e le ha altrettanto celermente spedite. Il giorno dopo ha vinto una considerevole cifra al gioco del Lotto che gli ha permesso di pagare tutti i suoi debiti e di vivere di rendita per il resto dei suoi giorni. La signora Galeozzi Maristella, di Roccapiziopapero (Viterbo), ha stracciato la lettera e ne ha riso con le amiche. Il lampadario di casa sua le è crollato addosso e ha provocato un incendio che le ha distrutto la casa e ucciso il vecchio nonno fra atroci tormenti. La signora Stupazzoni Pasqualina, di Vienconmigo (Vicenza), ha immantinente fatto le copie e ha pregato la figlia di farne altrettante e di spedirle. Il giorno dopo la figlia è stata chiesta in sposa da un principe di casa regnante europeo e ora le due donne vivono fra agi e mollezze, mentre tale Ambrogini Ambrogio, di Poliburgone (Cosenza), ha sputato sulla lettera affermando a gran voce quale scurrile uso ne avrebbe fatto di lì a poco. Un fulmine a ciel sereno lo ha colpito mentre sedeva in bagno e la Guardia di Finanza gli faceva irruzione in casa accusandolo di evasione fiscale e traducendolo nelle carceri del paese."Il testo della missiva ti lasciava un poco perplesso. Ti chiedevi anzitutto chi poteva avertela spedita, e con quale scopo, poi la cestinavi, passando i primi tre giorni a scrutare pensoso il lampadario o a temere, non si sa mai, l'avvento di fulmini à ciel sereno.Ma la tua razionalità e il tuo scetticismo trionfavano, su quelle superstizioni da Medioevo, su quelle catene truffaldine atte solo a gabbare la povera gente.Oggi, fortunatamente, certe lettere non arrivano più, il progresso ha spezzato le catene dell'oscurantismo, la modernità ha trionfato.Oggi, le stesse lettere, ti arrivano con messaggi sui telefonini. da " Nuovo dizionario delle cose perdute" Francesco Guccini ps. non ho una passione per Guccini, lo conosco poco, quel poco che conosco però mi piace.