EREMO MISANTROPO

Depressione: non che mi senta basso; piuttosto è il mondo intorno a me che sembra alto


Comunque sia l'amore esiste in quanto se ne possono vedere gli effetti “In sostanza, perché lei è così infelice?” Tutto ciò era molto insolito; quella franchezza. E allora an­ch’io feci qualcosa di insolito: le porsi un breve testo che ave­vo scritto la notte precedente, per far qualcosa della mia in­sonnia. “Preferirei sentirla parlare... ” disse lei. “Legga.” Era decisamente di buon umore; prese il foglio che le por­gevo e lesse le seguenti frasi: “Alcune persone provano molto presto nella vita una spa­ventosa impossibilità di vivere da sé; in sostanza non soppor­tano di vedere la propria vita in faccia, e di vederla per intero, senza nessuna zona d’ombra, senza nessuno sfondo. La loro esistenza, lo ammetto, è d’eccezione alla legge della natura non solo perché questa frattura di inadattamento fondamenta­le si produce fuori da qualsiasi finalità genetica, ma anche per via dell’eccessiva lucidità che essa presuppone, lucidità che evidentemente trascende gli schemi di percezione dell’esisten­za ordinaria. Talvolta basta mettere di fronte a una di queste persone un’altra persona - a condizione di poterla supporre altrettanto pura, altrettanto trasparente - perché tale insoste­nibile frattura si risolva in un’aspirazione luminosa, tesa in permanenza verso l’assolutamente inaccessibile. Sicché, laddo­ve giorno dopo giorno lo specchio non riflette altro che una stessa immagine esasperante, due specchi paralleli elaborano e costruiscono una rete netta e fitta che impegna lo sguardo umano lungo una traiettoria infinita, senza limiti, infinita nella sua purezza geometrale, al di là delle sofferenze e del mondo.” Sollevai gli occhi, la guardai. Aveva l’aria un po’ sorpresa. “Interessante, la faccenda dello specchio...” Doveva aver letto qualcosa in Freud, o su Topolino. da "Estensione del dominio della lotta" - Michel Houellebecq