Un arabo, e un ebreo aprono insieme un ristorante di fronte alla sede delle Nazioni Unite... Sembra l'inizio di una barzelletta a sfondo razziale Ma quella dell'Isaac & Ishmael non era una storiella buffa. Certo, aveva i suoi aspetti umoristici, come ogni impresa degna di esser vissuta, e nessuno dei due, l'arabo e l'ebreo, era un vecchio rospo barboso, eppure l’I & I era un'iniziativa importante, un'iniziativa idealistica, forse un'iniziativa eroica Un arabo e un ebreo decisero di aprire un ristorante insieme. Doveva essere un gesto di insolita cooperazione, una riconciliazione simbolica, una dichiarazione esemplare a sostegno della pace, nel Medio Oriente e oltre. Se si riusciva a dimostrare su piccola scala che due persone tradizionalmente, "naturalmente" nemiche potevano unirsi per uno scopo comune, vantaggioso per entrambi, non era pensabile che anche i contendenti a livello globale potessero esserne indotti a guardarsi negli occhi, a esplorare la strada di un'amicizia reciprocamente vantaggiosa? Questa era la retorica, questa la speranza. «Hai mai sentito parlare dell'amore cosmico» chiese Spike Cohen, il socio ebreo, l' "Isaac" di Isaac & Ishmael. «Be', tra arabi ed ebrei esiste già un odio cosmico. Da quanto si odiano, l'odio ha permeato la polvere, l'odio è salito fino alle stelle del cielo. Mitigare un simile odio non è cosa facile, ma le cose facili le ho già fatte. Per il bene dell'umanità, per il bene dei nostri nipoti, l'amico Abu e io affrontiamo insieme questa impresa, la più difficile.» «Mio padre diceva sempre» interloquì Roland Abu Hadee (l'"Ishmael" di Isaac & Ishmael, si capisce) «che nel giardino di Allah crescono ravanelli di ogni sorta. Anche se personalmente non condivido la concezione che di Allah aveva mio padre, questo proverbio mi è sempre piaciuto. Anzi, il ristorante l'avrei voluto chiamare I Due Ravanelli, ma l'amico Spike non ne era particolarmente entusiasta. Isaac & Ishmael è stato il nostro primo compromesso. Ingegnoso, no? Vedete quante cose si possono fare?» Indubbiamente. D'altra parte, si può pensare che otto organizzazioni diverse sarebbero state altrettanto interessate a dare alle fiamme un ristorante chiamato I Due Ravanelli? (…) Fuori, in United Nations plaza, l'acqua era più tiepida, seppure decisamente più sull'acido. La pioggia aveva il colore e il sapore del sudore di rospo, e così era stata per tutto il giorno. Adesso condiva come aceto le unità televisive mobili che cominciavano a disputarsi lo spazio sull'angolo tra la piazza e la 49' street. L'interesse dei media per la riapertura di Isaac & Ishmael era ancora più vivo che alla prima inaugurazione. Un ristorante intitolato alla fratellanza arabo-ebraica poteva offrire materia per un servizio speciale, ma un ristorante che poteva' saltare in aria da un momento all'altro riducendosi in semi di sesamo sotto lo sguardo delle telecamere rappresentava potenzialmente un servizio da prima pagina. Come in una coreografia, assieme ai giornalisti arrivarono i dimostranti: piccoli gruppi male in arnese di estremisti palestinesi e sionisti. I poliziotti si preoccuparono subito di tenerli separati, anche se quando le scritte sui cartelli intrisi di pioggia cominciarono a stingere, solo i copricapi permettevano ancora di distinguerli. «Osserva la somiglianza delle scarpe» disse Spike. «Sì» convenne Abu, uscito di cucina. «Per un uccello nell'aria, sono zucchetti contro canovacci da cucina. Per un insetto sulla strada, tra le due parti non c'è nessuna differenza.» da " Coscine di pollo " Tom Robbins - edizione B.C.Dalai editore - I TASCABILI
Coscine di pollo - Tom Robbins
Un arabo, e un ebreo aprono insieme un ristorante di fronte alla sede delle Nazioni Unite... Sembra l'inizio di una barzelletta a sfondo razziale Ma quella dell'Isaac & Ishmael non era una storiella buffa. Certo, aveva i suoi aspetti umoristici, come ogni impresa degna di esser vissuta, e nessuno dei due, l'arabo e l'ebreo, era un vecchio rospo barboso, eppure l’I & I era un'iniziativa importante, un'iniziativa idealistica, forse un'iniziativa eroica Un arabo e un ebreo decisero di aprire un ristorante insieme. Doveva essere un gesto di insolita cooperazione, una riconciliazione simbolica, una dichiarazione esemplare a sostegno della pace, nel Medio Oriente e oltre. Se si riusciva a dimostrare su piccola scala che due persone tradizionalmente, "naturalmente" nemiche potevano unirsi per uno scopo comune, vantaggioso per entrambi, non era pensabile che anche i contendenti a livello globale potessero esserne indotti a guardarsi negli occhi, a esplorare la strada di un'amicizia reciprocamente vantaggiosa? Questa era la retorica, questa la speranza. «Hai mai sentito parlare dell'amore cosmico» chiese Spike Cohen, il socio ebreo, l' "Isaac" di Isaac & Ishmael. «Be', tra arabi ed ebrei esiste già un odio cosmico. Da quanto si odiano, l'odio ha permeato la polvere, l'odio è salito fino alle stelle del cielo. Mitigare un simile odio non è cosa facile, ma le cose facili le ho già fatte. Per il bene dell'umanità, per il bene dei nostri nipoti, l'amico Abu e io affrontiamo insieme questa impresa, la più difficile.» «Mio padre diceva sempre» interloquì Roland Abu Hadee (l'"Ishmael" di Isaac & Ishmael, si capisce) «che nel giardino di Allah crescono ravanelli di ogni sorta. Anche se personalmente non condivido la concezione che di Allah aveva mio padre, questo proverbio mi è sempre piaciuto. Anzi, il ristorante l'avrei voluto chiamare I Due Ravanelli, ma l'amico Spike non ne era particolarmente entusiasta. Isaac & Ishmael è stato il nostro primo compromesso. Ingegnoso, no? Vedete quante cose si possono fare?» Indubbiamente. D'altra parte, si può pensare che otto organizzazioni diverse sarebbero state altrettanto interessate a dare alle fiamme un ristorante chiamato I Due Ravanelli? (…) Fuori, in United Nations plaza, l'acqua era più tiepida, seppure decisamente più sull'acido. La pioggia aveva il colore e il sapore del sudore di rospo, e così era stata per tutto il giorno. Adesso condiva come aceto le unità televisive mobili che cominciavano a disputarsi lo spazio sull'angolo tra la piazza e la 49' street. L'interesse dei media per la riapertura di Isaac & Ishmael era ancora più vivo che alla prima inaugurazione. Un ristorante intitolato alla fratellanza arabo-ebraica poteva offrire materia per un servizio speciale, ma un ristorante che poteva' saltare in aria da un momento all'altro riducendosi in semi di sesamo sotto lo sguardo delle telecamere rappresentava potenzialmente un servizio da prima pagina. Come in una coreografia, assieme ai giornalisti arrivarono i dimostranti: piccoli gruppi male in arnese di estremisti palestinesi e sionisti. I poliziotti si preoccuparono subito di tenerli separati, anche se quando le scritte sui cartelli intrisi di pioggia cominciarono a stingere, solo i copricapi permettevano ancora di distinguerli. «Osserva la somiglianza delle scarpe» disse Spike. «Sì» convenne Abu, uscito di cucina. «Per un uccello nell'aria, sono zucchetti contro canovacci da cucina. Per un insetto sulla strada, tra le due parti non c'è nessuna differenza.» da " Coscine di pollo " Tom Robbins - edizione B.C.Dalai editore - I TASCABILI