EREMO MISANTROPO

Filastrocca dei giochi d’amore.


 Tra i miti d’amore che è bene sfatareC’è quello che lega l’amore al giocareConosco una coppia: ha scherzato col cuoreHa perso la testa, ha vinto il rancore. Giocarono prima a guardarsi negli occhiRestarono zitti, sembravano allocchiLe labbra serrate, repressi i sorrisiNei loro silenzi, vicini e divisi. Lei disse “è una gara a chi resta più serio”La gioia si ruppe e fu deleterioL’umore se vuoi lo puoi riaggiustareSe rompi la gioia la devi rifare. Cambiarono gioco passando alla funeMa il regolamento aveva lacuneinvece di tenderla poco e saltareLui disse “ho una corda, inizio a tirare”. Si fecero male ai palmi e alle ditaLa linea ferita in cui leggi la vitaSi tinse di sangue fu un gioco al massacroLa fune si ruppe e con lei l’osso sacro. Trovandosi poi ad altezza selciatoCambiò con il campo la sfida all’amatoDipinse col gesso una settimanaSi disse “l’amore è giocare a campana” I primi tre balzi lui le fu fedelePer ogni saltello una luna di mieleArrivò giovedì ed entrarono in crisila noia, gli scorni, la tristezza sui visi. Finiti i feriali, finita la festaPer una sciacquetta lui perse la testaE il sabato sera uscì dai binariDal gioco di coppia fu fuori a pie’ pari A farsi lasciare lei non si arreseSi disse: “l’amore è una morra cinese”Credeva che carta vincesse sul massoE scrisse poemi a quel cuore di sasso. Ma poi con le forbici tagliò i rami secchiLe erbe infestanti, i rapporti ormai vecchiLo smacco più grande per chi ci ha piantateÈ crescere in stima, dar frutti a palate. E siccome sbagliando l’amore si imparaLa legge non scritta al fin le fu chiaraIl verbo nel cuore si impresse col fuocoNon era giocare ma mettersi in gioco.foto: Officina Calze Lunghe.
https://tiasmo.wordpress.com/2017/01/17/3526/dal blog "Tiasmo" - Enrica Tesio