Creato da lermo il 13/12/2008
Porta Dei Lepini

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

callippoMarioRomanziTOTTI_83jerry38okazakiospolidorolovemaker2moscas1lucianovastolasuorpalmaritalorcatleomontagna58mirkosam.webmrannamaria.dantuono
 

Ultimi commenti

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

L'inizio................

Post n°3 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da lermo

Molti di voi, hanno gia' sentito raccontare dalla mia voce,seduti al tavolo mentre  sorseggiavano un buon bicchiere di vino,e mangiavano le nostre pietanze ,il perchè,il per come eravamo andati a vivere a  850 mt slm in un eremo del 1200, senza energia elettrica e altre comodita' moderne, con l'idea di accogliere e rifocillare escursionisti e pellegrini. Si intende non per amor Dei ma dietro onesto compenso ,per poter vivere una vita  tranquilla, di onesto lavoro  a pieno contatto con la natura.In molti casi  vi posso assicurare che la pecunia non è stata mai lo scopo della nostra scelta.A Chi è sfuggito qualche racconto o è curioso di conscere la nostra storia ci segua su questo blog, e chi c'è stato racconti la sua esperienza all'eremo, a chi può ci venga a trovare.Tutto ebbe inizio alla fine di  maggio del 2001.Ultima domenica di maggio in molti dal paese si mettono in cammino per raggiungere a piedi l'eremo di sant'Erasmo in segno di devozione e di rinnovamento, un tacito patto di alleanza tra protetti e protettore.Anche noi ci alzammo presto prima dell'alba .Aperta la porta di casa il primo ad uscire  di corsa fu Moketto  invitato da un gatto, che aveva miagolato tutta la notte,a fare un pò di ginnastica .Io e Francesca prendemmo gli zaini con il pranzo ,  li mettemmo in spalla e cominciammo il nostro cammino.L'aria era calda,  profumo che annuncia l'estate,alcune case avevano  le luci accese ,voci dall'interno,mamme che danno le ultime raccomandazioni ai figli.Uscii che si chiudevano alle spalle di chi stava iniziando il nostro stesso cammino. Nel Frattempo mentre le campane annunciavano il dì di festa ci raggiunse con la lingua penzolante mok stanco di correre senza sapere che ora lo aspettavano 6km di passeggiata in montagna.To be continued........  

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

IL CAMMINO

Post n°4 pubblicato il 10 Gennaio 2009 da lermo
 

Appena usciti dal paese ci incamminammo verso quella che per tutti era la prima tappa da raggiungere:L'arco.Credo che in tutti i paesi vi siano delle località che tutti chiamano in un determinato modo ma che in realta' nessuno sa il perchè,  questa  localita è una di quelle.Ci fermammo qualche minuto davanti al ceppo marmoreo che ricordava un tragico evento avvenuto durante la fine dell'ultima guerra e subito incominciammo a superare il vero primo "ostacolo"verso quella che sarebbe stata la nostra seconda meta:la casa di Mena.Da tempo "immemorabile "Mena era una delle pastore che allietavano con le sue caciotte, ricotte e formaggi vari ,i palati del paese.Passava la mattina presto per le case e a chi gliene faceva richiesta lasciava i succulenti prodotti avvolti in una foglia di felce. Il giorno del pellegrinaggio invece tutti quelli che  andavano all'eremo dovevano passare davanti casa sua e per quel giorno avrebbe aspettato lei davanti l'uscio di casa. Vi posso assicurare che il mangiare le caciotte ancora calde è una delle esperienze piu' belle che ci siano.Ancora con la bocca sporca di latte affrontiamo quella che per tutti  è il tratto piu' ostico, la salita di Mena.Questa salita parte dalla casa di Mena e con una pendenza  alquanto difficile da calcolare ti porta a superare subito un dislivello di150m.Una piccola parentesi simpatica:La salita di Mena è forse la prima strada intitolata non ufficialmente ad una persona vivente.Non so vi annoiero' con questi piccoli dettagli ma un cammino e fatto di ricordi di racconti e aneddoti.La stessa cosa mi capitò quando andai a fare l'ultima transumanza con dei pastori di Carpineto e nel tragitto che portava dalla piana di Sermoneta alla fonte dell'acqua della Fota ,Costantino e Nicola illustravano come dei ciceroni chi aveva vissuto in quei cerchi di capanne, le decisioni importanti che venivano prese negli stazzi ,storie di santi e briganti. Ma torniamo al nostro cammino : Una leggera pioggerella ci bagnava il   viso e si mischiava al sudore della salita .Ed ecco che da un  punto  lontano arriva un eco ripetuto dagli altri viandanti : Evviva sant' Erasmo,evviva sant'Erasmo ,evviva sant'Erasmo.I primi pellegrini avevano raggiunto la meta e con quel festoso saluto incoraggiavano chi  ancora si trovava per strada .to be continued.............

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

L'arrivo......

Post n°5 pubblicato il 10 Gennaio 2009 da lermo

Continuavamo a salire, Moketto ci precedeva e quando si era distanziato abbastanza si metteva a terra a sfinge e  sventolando la sua coda a ricciolino ci invitava ad accellerare il passo.C'eravamo fermati un attimo ad osservare i fori di quella che  era una volta  l'antica conduttura che portava l'acqua dall'eremo al centro del paese dove venivano alimentate la macine dei mulini e i frantoi dei signori del paese e le donne andavano col conca di rame a prendere l'acqua da portare in casa da bere.Attraversammo valle pastena,valle inferno,arrivammo alla crocetta,mancavano ancora 600 m al nostro arrivo e gia il vociare di chi ci aveva preceduto si faceva piu' fitto.Eccoci un ultima curva e ci appare l'eremo, i fuochi di chi a preso il posto per il pranzo gia' sono accesi .Ci avviciniamo, le campane suonano in un festoso schiamazzo dai bambini che tirano le corde  che le fanno andare avanti indietro producendo un suono unico e gioioso.Ci mettiamo in fila per dissetarci al fontanile posto a pochi metri dalla sorgente.Mentre aspettiamo noto sulle mura del l'ex monastero un grande cartello giallo con la dicitura restauro.In effetti nell'inverno del 1999 erano stati fatti dei lavori di restauro, ma quello che ci colpì era la finalità di  quei lavori e cioè la creazione di un ostello per la gioventu'.Lo sguardo scambiato con Francesca era chiaro:ne riparliamo dopo,ma salendo gli ultimi scalini di sassi  verso colui che eravamo andati ad onorare  il cuore di tutti e due aveva aggiunto una speranza in piu'.  to be continued.........

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

E Ti Vengo a Cercare

Post n°6 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da lermo
 

  E Ti Vengo a Cercare


anche solo per vederti o parlare,


perchè ho bisogno della tua presenza ,


per capire meglio la mia essenza.


Questo sentimento popolare nasce da meccaniche divine.


un rapimento mistico e sensuale mi imprigiona a te.


Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri,


non accontentarmi di piccole gioie quotidiane ,


fare come un'eremita che rinuncia a se.


E Ti Vengo a Cercare  ,


con la scusa di doverti parlare,


perchè mi piace ciò che pensi e che dici,


perchè in te vedo le mie radici.


Questo secolo ormai alla fine,


saturo di parassiti senza dignità,


mi spinge ad essere migliore con più volontà.


Emanciparmi dall'incubo delle passioni,


cercare l'Uno al di sopra del bene e del male,


essere un'immagine divina di questa realtà.


E Ti Vengo a Cercare,


perchè stò bene con te,


perchè ho bisogno di te.


(F.Battiato)                                                                                                                       


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

la giornata non era finita....

Post n°7 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da lermo

Richiamati alla realtà dalla voce stridula di una pia donna indignata dalla presenza di un cane nella chiesina, decidemmo di uscire e salire in una zona posta piu' in alto per mangiare delle uova sode che ci eravamo portati per colazione.Mentre richiamavo moketto per muoverci e allontanarci,mi guardò con uno sguardo di domanda;e solo chi ha un rapporto di amicizia e grande affezione crede di capire quello che l'animale gli vuole comunicare.Ed a me parve di sentire la sua voce che mi chiedeva: perche' non poteva  accendere la candelina al cane di San Rocco.Comunque la cosa non fini li perchè mentre seduti a mangiare mi venne l'idea, cazzegiando, di chiedere a moketto se anche lui aveva fatto una richista al Santo e lui annui con la testa.Continuai,ai forse chiesto un bel l'osso da sgranocchiare?Non ricevedo risposta attraverso i movimenti della testa mi azzardai a chiedergli se aveva fatto la richista di incontrare una bella sharpei e con lo sguardo mesto annui come chi fosse stato scoperto a rubare la marmellata.Una grossa risata mista ad incredulita' mise fine a quel gioco che ci lasciò col dubbio se moketto veramente ci avesse risposto o ce lo fossimo immaginato .Era arrivato il momento di riscendere.Ci fermammo presso l'eremo per la  s.messa .Finita prendemmo la strada di ritorno a casa.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
« Precedenti Successivi »
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963