Creato da ronin53 il 08/11/2005

ERNESTO

l'importanza di chiamarsi...

 

 

« LADDOVE SI TRATTA DEL NO...

L’ESTATE DI SAN MARTINO

Post n°28 pubblicato il 14 Novembre 2011 da ronin53

Sono trascorsi tre giorni e, qui a Roma, l’estate di San Martino non accenna a finire.

Tre giorni di sole, temperature miti, aria pulita ma anche di fibrillazione, curiosità, incertezza, chiacchiere; dibattiti e fiumi di inchiostro hanno coperto le pagine dei giornali mentre persino la ciarliera domenica pomeriggio televisiva ha dovuto cedere il passo e lasciare spazio a opinionisti, politici e conduttori sovraeccitati.

 

Tre giorni sotto il segno dello Scorpione, tre giorni fondamentali per la nostra Repubblica tanto quanto lo furono questi stessi giorni nel 1989 per la Germania.

Allora si gridò alla fine del comunismo e della guerra fredda, oggi si grida, in modo decisamente diverso, alla rinascita dell’Italia.

 

Ho cercato di trovare nelle parole di molti autorevoli giornalisti, un pensiero, una affermazione, una idea che raccogliesse bene lo stato d’animo che provo e che ho riscontrato in molte delle persone con cui mi è capitato di colloquiare: ricerca infruttuosa, troppi temi sul tavolo, troppa ansia di rivelare all’universo mondo concetti “definitivi” .

 

Un elemento è stato presente sempre, indipendentemente dal mezzo di comunicazione che veniva usato: il sostantivo “Europa” ha imperversato ovunque e gli italiani hanno, forse, cominciato a sentire che il mondo è cambiato, che i nostri diritti e i nostri doveri di cittadini italiani non finiscono sui confini delle Alpi o al largo di Pantelleria.

 

Ho anche chiesto ad una insegnante se i suoi alunni sapevano qualcosa della Comunità Europea e ad un altro amico se conosceva il numero e il nome degli Stati che ne fanno parte: sorrisi imbarazzati in tutti e due i casi e risposte vaghe e imprecise.

 

Ancora una volta mi sono ritrovato a leggere alcune pagine del Diario scritto da Silvio Trita, mio nonno materno, tra il 1943 e il 1944, periodo nel quale organizzò e diresse il Comitato di Liberazione dei Monti Sibillini, e ancora una volta ho trovato una pagina significativa e incredibilmente attuale.

 

“13 novembre 1943

Questa mattina dormivo ancora quando è venuta Gentilina a svegliarmi. La signora Luisa parte, mi ha detto. Di lì a poco è entrato Nando. “Papà ha detto che dobbiamo tornare a Roma”. Era ancora tutto assonnato. Mi sono alzato e sono sceso. Mia sorella era in faccende e appariva visibilmente nervosa. Terminati di fare i bagagli l’ho accompagnata all’automobile e quando mi ha lasciato, prima di salire, s’è messa a piangere. Anche io mi sono sentito commosso. Era pur bello la sera trascorrere un’ora in sua compagnia vicino al fuoco della sua piccola casa.

Ora ha preso a tutti la fregola di tornare a Roma perché dicono che questa zona potrebbe essere più pericolosa della Capitale, ma io se si deve morire preferisco morire qui nella terra che mi ha visto nascere, dove ho trascorso la mia infanzia e dove sono tornato sempre con la medesima ansia, col medesimo battito di cuore di quando vi tornavo fanciullo o giovinetto durante le vacanze o  nelle feste solenni dell’anno, dolce mia terra natia!

Tu, tu sola, ancora conservi intatta la primitiva bellezza, quell’incanto che mi faceva sognare quand’ero fanciullo! Quante volte mi sono sentito rinascere al tuo contatto, poiché tu mi ridonavi veramente le forze ed a me sembrava di essere come il gigante della favola che riprendeva vigore al contatto della Grande Madre. Sii benedetta e benedetta nei secoli!

Verso sera sono venuti a chiamarmi e sono salito fino alla vecchia casa dello stagnino Gennaro, quello spirito bernesco che faceva ridere sulle cose più serie della vita: ora anche lui abita nella “casa paterna” insieme agli altri vecchi di questo paese che mi sembra di rivedere vivi e parlanti come quando ero ragazzetto e mi piaceva tanto intrattenermi con loro.

Sulla porta era l’ingegnere, un croato di Cattaro, che parlava con due giovani, due nuovi arrivati. Mi ha invitato ad entrare ed ha fatto cigolare il catenaccio: s’è aperto l’uscio ed uno spettacolo curioso si è offerto ai miei occhi. Una stanza bassa, nerastra alle pareti lungo le quali erano disposte panche e sedie, e vi sedevano donne e uomini, ragazzi e giovanette, i cui volti assumevano un aspetto strano alla luce fioca della lampada ed ai bagliori di fiamma del fuoco che crepitava nel camino. Esclamazioni e saluti calorosi mi hanno accolto; mi son seduto vicino al capitano per prendere parte al rito. Credo che il buon Gennaro nemmeno nell’altro mondo avrebbe potuto  mai immaginare che la sua modesta casa avrebbe una sera ospitato la rappresentanza di tutte le Nazioni di Europa.

E mi è parso ad un tratto di vederlo entrare, di vederlo ammiccare con i suoi occhietti arguiti come per dire: “Ma a che gioco giochiamo?” Uno ha detto: “Si rinnovano i tempi della carboneria”.

Già, ho pensato io, molti qui dentro siamo in carattere anche per la barba che ci onora il mento. Intanto sul tavolino sono state disposte le braciole che sono state consumate religiosamente e quindi la torta di mele che la signora Giannotti aveva preparato con sapiente mano, mentre la signora polacca in abito nero dava forse l’impressione di partecipare ad un ricevimento nell’albergo Astoria. I suoi amici sempre compassati; i croati silenziosi, i nostri numerosi e magniloquenti.

Strano, non è vero, compare Gennaro, che la tua stanza dove hai trascorso tanti anni a battere latte e maneggiare stagno abbia risuonato questa sera sotto l’accento di tanti differenti idiomi? “

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/ERNESTO/trackback.php?msg=10801139

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

TAG

 

ULTIME VISITE AL BLOG

giobbe3331lumil_0vale_sannaRobyAlcoleteroclitawilla66rebbioargabriele666jentu0salentodonne1ronin53mariaconcettatringalfernandez1983santi1955silvirosa
 

ULTIMI COMMENTI

la sa e la porta dentro... jentu
Inviato da: jentu0
il 01/11/2011 alle 16:41
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963