Post n°26 pubblicato il 27 Marzo 2010 da Sakkina
India, il paese di paradossi misteriosi; la terra dove le civiltà e tempi si mescolano, un luogo misterioso di un contrasto stupefacente tra ricchezza e poverezza, tra tecnologie contemporanee e tradizioni che ha saputo conservare i suoi monumenti storici ed antichi, una vera torre di Babel dove si sentono molte lingue. Un paese fuori mondo pure ben impiantato nella modernita L’India è nell’anima. L’Umanità tutta sta nell’India. Il mondo intero popola questa grande terra folgorata dalla luce e dall’ombra del divino, nei suoi terribili contrasti; i suoi paesaggi naturali, la sua intensa vita, i suoi riti, la sua gioia, la sua disperazione, la sua preghiera, la sua musica, i canti ed i suoi silenzi, la realtà ed il mito, la ricchezza sfrenata e l’agghiacciante povertà. L’India è nel colore brillante degli occhi dei suoi bambini che tendono i loro sguardi al di là delle pagine. L’India è nell’allegria sfrenata dei sari indossati dalle sue donne. L’India è nelle voci della natura, nei corsi d’acqua profanati dalla civiltà, nelle lussureggianti foreste, tra i colori profondi del cielo e la purezza della neve sulle sue montagne, tra i profumi della sua terra, colorata e aspra allo stesso tempo. L’India è nella spiritualità dei suoi abitanti, di quelli che sono ancora e di quelli che non sono più. L’India è nel cuore di chi ha creduto in essa, lottando con il sorriso per la sua libertà. L’India è nella poesia dei suoi canti antichi, nei testi sacri e nelle preghiere della tradizione. “Quando un uomo sente battere nell’anima la vita e l’anima del mondo egli è libero” (Rabindranath Tagore). |
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