ESISTENZIALISMO

LA PROSTITUZIONE... 1 PARTE


Sono diverse le notizie sui giornali che si susseguono secondo cui, delle ordinanze di sindaci pongono il veto alla prostituzione.In molti casi, pattuglie delle volanti della polizia o carabinieri, si alternano nel passare nei luoghi consoni alle postazioni delle lucciole.In molti casi, le ordinanze emanate dai comuni, prevedevano addirittura la multa per quel cliente che veniva colto in flagrante con una "mondana" a bordo della propria auto.Ci sono stati diversi che hanno espresso solidarietà per queste iniziative.Altri si sono limitati nel dire che sarà un fenomeno difficile da estirpare.A me capitò anni fa di vedere un uomo che si fermava a bordo strada da una prostituta e lo vidi come se stesse contrattando.Era un professore, insegnante alle medie inferiori, padre di famiglia e marito esemplare, molto conosciuto...Rimasi stupito e da allora mi sono sempre chiesto perchè un uomo sposato debba decidere di andare con le prostitute.Ho delle risposte. Le mie riflessioni, mi hanno portato a capire cosa significhi per un uomo conoscere il mondo delle prostitute.E credo che per molti significhi questo, cioè che fino a quando si darà tanta importanza alla "virtù delle donne per bene", l'uomo, falso moralista e ipocrita idealista, si rivolgerà alla prostituta per salvaguardare il suo matrimonio.Capisco che sembra un pensiero complicato, ma cercherò di spiegarmi.Per molti uomini, il matrimonio è sacro e non deve essere intaccato da quello che essi stessi pensano siano desideri legittimi di ogni uomo.Il "maschio" occidentale, è stato imbevuto sin dalla tenera età a pensare che lui può avere molte esperienze ed essere ritenuto figo, mentre la sua compagna deve essere ritenuta virtuosa e quindi dovrebbe essere esente dall'aver avuto molteplici relazioni sessuali. Quindi per soddisfare quella forma di desiderio "trasgressivo" che egli pensa sia appannaggio del "maschio" si rifà con prostitute, per non contaminare quella rispettata virtù della moglie e del matrimonio.Egli va con la prostituta per sfogare i suoi "legittimi desideri di maschio", mentre la moglie rimane protetta nel focolare domestico.Questo è un pensiero che pochi uomini riuscirebbero a concepire, perchè pochi direbbero di avere rapporti occasionali con prostitute e meno ancora arriverebbero a capire il perchè li desiderano così fortemente.Io penso che finchè non ci si libera dai paludamenti, di origine religiosa,  che la virtù,  debba essere intesa come se la donna rimane casta, mentre l'uomo fa il galletto, non ci si libererà mai della prostituzione.C'è da dire, del resto, che inizialmente la prostituzione era di origine religiosa e la donna non si sentiva per niente umiliata o come squallida merce di scambio.Nell'antichità vi erano le prostitute del tempio, quelle cioè che si donavano allo straniero di passaggio per omaggiare la propria divinità. Queste prostitute erano rispettate e vi era la pena di morte se uno tentava di abusare impunemente del loro corpo. Anche personaggi biblici dell'antico testamento hanno "incontrato" prostitute senza nessuna condanna da parte del Dio degli ebrei maschilista e anti donna.Solo con l'avvento del cristianesimo si cominciò in modo ossessivo a condannare la prostituzione e la si rese squallida e soggetta a sfruttamento...Ma sono solo delle mie riflessioni...