ESISTENZIALISMO

QUESTA SERA...


... e stasera, per un insieme di circostanze, ho sentito parlare un ragazzo innamorato.Ho potuto avvertire lo spessore delle sue parole intanto che parlava del suo amore.Sembrava quasi di vedergli il cuore palpitare da come descriveva quello che avvertiva per la sua ragazza e di come fosse corrisposto.Ho notato che gli luccicavano gli occhi nel mentre mi parlava della Sua lei.Sembrava che il suo viso si irradiasse di una luce divina, non terrestre, qualcosa di ultraterreno.Parlava come se fosse quasi in trance....quanto l'ho invidiato...Quanto ho desiderato per un solo istante avvertire la sua leggerezza, il suo sentirsi ricolmo della passione che esondava dalle emozioni percepibili dalle parole che proferiva...Per qualche istante ho avuto un mancamento.Nel sentire di come mi parlava della sua ragazza, del suo amore, mi si sono inumiditi gli occhi: ho dovuto girarmi per non palesare la mia tristezza mista a gioia per la sua felicità e la mia inadeguatezza, la mia turbata serenità...Che strana la vita.Si, strana e controversa.Un sentimento che può avere su di te un impronta così invadente, così prorompente e regalarti una gioia tale che nemmeno il creato sa spiegare e, non poterne godere.Per un istante mi sono sentito vuoto, come se mi si fosse aperta la terra da sotto i piedi e le interiora mi fossero state asportate di netto come in un lampo.Ho avvertito il senso dell'inquietudine.Un frammento di di dolore mi ha trapassato il cuore facendolo sanguinare.Ho avvertito lo spettro della frustrazione che si impadroniva di me e stava gettando le basi per impossessarsi della mia, ormai, raggiunta razionalità.Ho dovuto lasciarlo.Mi sono dileguato, lasciando che continuasse il suo idilliaco enumerare del sentimento che gli permette di vivere alla presenza del divino pur restando attaccato al suolo...