...si insinuano e fanno breccia attraverso un forte muro.A volte mi conducono prigioniero, altre volte mi lascio accarezzare dalla loro melliflua insistenza.In alcuni casi mi lacerano le carni trascinando la mia anima e riducendomi a brandelli.In alcuni casi, pur se silenziosi, sembra che mi squarcino le interiora da quanto li sento gridare ed alzare la voce...i pensieri che vanno e vengono...costruiscono strade dentro di me.A volte si ingegnano nel fabbricare ponti, connettendosi l'uno all'altro fino a formare una via unica che secerne veleno per l'ignaro passante.Pensieri...mi vergogno di quelli che frequentano il mio alveo...nessuno mai saprà quale indirizzo prendano e mai nessuno comprenderà quanto siano coinvolti in essi...ma sono i miei pensieri.Quelli che formano il mio essere più recondito.Quelli che rivelerebbero il mio vero IO...Quanto vorrei essere un libro aperto ed essere IO alla luce del giorno...Invece questi insulti all'interno del mio essere mi costringono ad avere un sorriso sulle labbra e un coltello piantato nel cuore...Vorrei gridare la mia pena, ma... ma nessuno mi mi crederebbe serio.Vorrei gridare la mia gioia e tutti accorrerebbero per sincerarsi del perchè.I miei pensieri: aborti spontanei e visioni idealizzate.Vita spezzata e cancrena in stato di avanzamento...i miei pensieri: solo miei... tutti miei. Come un pesante fardello che impegna tutta la mia potenza e che a fine sera mi lascia spossato e disfatto, ma...ma sono i miei...