ESISTENZIALISMO

PERCHÉ' SCHIAVI DEL TEMPO?


Pochi di noi riescono a rendersi conto di quanto siamo schiavi del tempo. Non il tempo inteso come quello che ci sfugge e ci rende frenetici: noi siamo schiavi del tempo che ormai è passato. Pensiamo di rinnovarci facendo cose nuove o acquisendo idee nuove, ma siamo e restiamo, inesorabilmente e ineluttabilmente schiavi del tempo passato. Tutte le volte che prendiamo decisioni, le prendiamo sulla scorta di quanto abbiamo imparato nel passato, quello in cui crediamo e che asseriamo d'essere la verità, non è nient'altro che quanto la nostra mente alimentata da concetti del passato ha elaborato e che ci ci serve come pasto.Se aveste uno sgabuzzino o una soffitta dove ci mettete cianfrusaglie e oggetti e cose che non utilizzate più, pensereste di portare qualcosa di nuovo in camera o cucina se lo prendeste da qual sgabuzzino o soffitta? Quindi quando accettiamo e crediamo in qualcosa, non facciamo altro che prelevare dalla nostra mente, simile ad una soffitta stipata di cianfrusaglie, le cose che più ci sembrano consone al momento: cose vecchie che appartengono al passato. Dall'infanzia non cosciente veniamo bombardati da idee o pensieri altrui e questi pensieri finiscono in quel sgabuzzino della mente e che non vediamo, ma resta latente nel nostro subconscio. Se mi faccio un'idea di Dio o della bibbia o della preghiera, quell'idea viene elaborata sulla scorta del tempo passato: in base a quanto mi è stato riportato a mia insaputa quando ero incosciente. Quindi quello che siamo non è nient'altro che il nostro passato ruminato, un sentiero già battuto. A noi sembra di vivere nuove esperienze ma, sono solo ciò che la mente accoglie perché il concetto è già presente nella nostra soffitta mentale, solo che non lo sapevamo. Riuscire a scuotersi dal passato e vivere al presente è una lotta che pochi uomini sono in grado di fare e che può rappresentare dolorose scelte che mettono in dubbio l'intera esistenza...mie elucubrazioni...