ESISTENZIALISMO

SCIENZA E RELIGIONE


"La diffusione della concezione scientifica, opposta a quella teologica, ha contribuito indiscutibilmente alla felicità." B. RussellPensate che fino a prima che si scoprisse il Nuovo Mondo, si partiva dal presupposto che tutta l'umanità esistente abitasse in Europa, Asia e Africa. Secondo l'idea comunemente accettata di allora, quella trasmessa da eruditi biblici, filosofi e teologi (quelli più intelligenti), da una zona del medio oriente, una zona della Turchia, tutta l'umanità si estese in quei continenti. Questo perché, secondo questi religiosi, il racconto biblico della creazione come proposto nella genesi indicava queste conclusioni. La leggenda narra che dai monti dell'Ararat in Turchia, su cui si era arenata l'arca di Noè, le famiglie della terra si divisero. Quando si scoprì che esseri umani uguali agli europei vivevano già da centinaia d'anni sul continente americano, che era completamente circondato da oceani, ci fu un imbarazzante domanda cui tutti i grandi "esperti" teologi, filosofi e studiosi vari non seppero rispondere: "Se tutti gli uomini discendono da Noè e i suoi tre figli, Sem Cam e Iafet, da chi discendono questi che vivono da quest'altra parte della terra da secoli?"Non stupisce, quindi, il notevole proliferare di teorie più o meno bizzarre e che accomunava le "grandi menti" di allora. Dovettero cominciare a rivedere il concetto, ormai ultracentenario, del racconto della creazione e del diluvio universale, così come narrato nella genesi. Questo però avvenne con grande vergogna di quelle che adesso definiremmo "mostri sacri della conoscenza e della libertà di pensiero". La fama della Sorbona di Parigi è riconosciuta a livello universale, ma chi si aspetterebbe che, per esempio, nel XVII secolo fecero ritrattare un grande naturalista e matematico come Georges-Louis Leclerc de Buffon, circa le sue argomentazioni riportate nella sua famosa opera, fatta di diversi volumi, riguardo alla formazione delle catene montuose e/o colline, mari e oceani. Buffon nella sua opera asseriva che l'esistenza delle montagne e vallate della terra, sono il prodotto dei vari sconvolgimenti tellurici nei millenni. Con questa tesi, Buffon, escludeva l'intervento divino. Questa sua osservazione venne condannata dalla facoltà di teologia della Sorbona di Parigi come "condannabili e contrarie alla fede della chiesa". Lo obbligarono a dichiarare pubblicamente: "Dichiaro che non avevo intenzione di contraddire il testo della Sacra Scrittura; che credo fermamente a tutto ciò che in essa viene riferito circa la creazione, tanto per quel che riguarda l'ordine cronologico, quanto per quel che riguarda i fatti descritti; abbandono tutto quello che ho detto nel mio libro relativamente alla formazione della terra e generalmente quel che può essere in contrasto con la narrazione fatta da Mosè".All'epoca, (come in molti casi ancora adesso) non era permesso esporre delle idee, scoperte scientifiche, osservazioni astronomiche, di anatomia o altro, che andassero contro l'aberrante e castrante mentalità del clero religioso: cattolici, protestanti e tutti i fanatici esaltati, da queste emanate.Ma quello che diede un colpo letale alle istituzioni vecchie di secoli come le religioni, cominciò durante il XIX secolo. La teoria dell'evoluzione proposta da C. Darwin, era divenuto un argomento di discussioni nei circoli intellettuali. Questo, insieme all'avvento dell'indagine scientifica, filosofica e psico-analitica, spinse personaggi autorevoli dello spessore di Nietzsche e Freud, a contestare il complesso di religioni che obbligavano a coercitive adesioni. Molti cominciarono a rendersi conto di quanto fosse inadeguato cercar di trovare risposte sul significato della vita nella religione esistente e alcuni studiosi si rivolsero altrove per comprendere le origini dell'umanità e avere degli indizi su come ebbero inizio le religione e perché. La bibbia, cominciava ad assumere più un aspetto leggendario, anziché fonte di verità divine inattaccabili e indiscutibili. Le vestigia di antiche civiltà nelle remote regioni del mondo in cui gli uomini vivevano ancora in società primitive, venivano ora prese in considerazione con occhi diversi e gli studiosi cercarono di applicare a queste società le metodologie di discipline quali psicologia, sociologia, antropologia e altre scienze, sperando di scoprire qualcosa che ormai le religioni tradizionali non potevano più svelare né inibire.