ESISTENZIALISMO

FESTEGGIARE? COSA?


Ho interrogato il cane di mia sorella. L'ho guardato negli occhi. Ho notato il suo stupore e il suo terrore.Anche il suo gatto non è sfuggito ai miei inquietanti pensieri. Occhi sbarrati di chi si sente fuori luogo. Di chi d'improvviso pensa che qualcosa di nefasto stia per accadere. Voleva dileguarsi e sparire.La mia domanda pressante era il loro stesso interrogativo. Mi vedevo nei loro occhi presi da terrore: Cosa succede? Perché gli umani fanno così?Mi sono spesso chiesto cosa passasse per la testa degli animali che teniamo come fedeli compagni, davanti alle incoerenze dei loro amici umani. Cosa spinge l'uomo a ritenere un giorno differente da un altro, se nulla è cambiato nelle sua vita, nella vita di chi abita lo stesso paese, la stessa città, la stessa nazione... lo stesso pianeta. Come possiamo permetterci di festeggiare un giorno come preludio di cose nuove e/o migliori, se non c'è nessun preludio, nemmeno un piccolo presupposto. Niente che faccia presagire che veramente qualcosa cambierà nel prossimo futuro. Quale follia ci spinge a fare festa quando intorno a noi, noi come nazione Italia, ci sono disperati senza speranza di veder cambiata la propria situazione. Come possiamo essere così dementi da non capire che milioni di persone muoiono letteralmente di fame, di stenti. Muoiono bambini per la deficienza morale di alcuni che vendono armi che serviranno a renderli orfani. Migliaia di piccoli indifesi moriranno di stenti a causa dell'inquinamento di terreni, acqua, aria, flora o fauna, ma serviranno a portare a noi quella fittizia sensazione di sazietà e maledetta opulenza criminale. Dove si trova la nostra umanità in questi frangenti? Vorrei festeggiare solamente quando verrò a conoscenza che non ci sono persone che arricchiscono vergognosamente a discapito di altri esseri umani simili a loro.Per me tutti i giorni sarebbe festa se venissi a sapere che i soldi per gli armamenti si utilizzano per gli ospedali. Che invece degli F35 si investono soldi nell'istruzione messa a disposizione di tutti indistintamente. Sarà festa quando verrò a conoscenza che ogni padre di famiglia potrà provvedere decentemente alla propria famiglia e far crescere i propri figli in un ambiente sereno, senza quell'odiosa macchina infernale che oggi chiamiamo stato.Sarà un giorno da ritenersi festivo quando chi pretende d'essere definito buon governante ha gli stessi diritti e doveri di un semplice operaio. Sarò felice quando la democrazia sarà vera e completa in tutto e per tutto, dove non ci sono alcuni che vivono nel lusso e altri nell'indigenza.Solo allora mi piacerà festeggiare e, forse, anche il cane e il gatto di mia sorella lo capiranno...