EPOCHE'

L'IRREQUIETEZZA MOVENTE DEL "PASSAGGIO" VERSO LA LIBERTA'


Traggo alcune note sulla vita e l'opera di Bruce Chatwin da uno scritto del mio maestro di Filosofia Morale Mauro Trentadue: mi sembrano particolarmente adatte al mio attuale momento esistenziale e al passaggio verso il nuovo anno."L'irrequietezza è il richiamo fisico della libertà: irrompe nell'abitudine, manifestando un vertiginoso malcontento nei confronti delle prassi più consolidate, reclamando cambiamenti immediati.Essa è il sintomo inaggirabile di una vita malata, che chiede aria, spazio, movimento, per non condannarsi ad una duratura agonia. E' la protesta dell'istinto, la ribellione del corpo, in nome della felicità sulla Terra, oggi, prima ancora di domani.L'irrequietezza reclama la libertà di volere il nuovo, di mettere al mondo l'inatteso, di riprendere il cammino, di andare altrove, di denunciare come irrealistica e nevrotica la presunta autosufficienza del possesso.Il possesso dei beni non è tutto, perchè mentre la vita passa - consumata dal metabolismo e schiacciata da bisogni sempre nuovi - la bellezza del mondo e la sovranità dell'orizzonte sorridono a basso costo a quei pochi che sanno ancora osservarle."Mauro Trentadue - Quaderni di Finis TerraeE allora, come nuvole in viaggio, io mi metto in cammino per altri luoghi, per altri spazi, per altri incontri, per altri progetti, percorrendo una strada non tracciata ma che sento più che mai, profondamente, intimamente, mia.