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Pensieri da Stefano Lucarelli


A carlo,a tutti i compagni di viaggio di kipiù,a sara,reduce dalla vostra rappresentazione e a distanza di un po' di giorni mi permetto di scrivervi...scrivervi che è stato bello vedervi, vedervi attraversare il campo con una regia che metteva tutti in cerchio, come a farci sentire un comune sentire su quello che si diceva, sulle responsabilità collettive a riguardo del testo portato. E' stato bellosaggiare la voglia, evidente, e la passione, travolgente, che vi trascina e vi spingea lavorare, creare e produrre.E' stato bello che tutte queste tracce di scrittura potessero diventare un percorsounico e singolare al tempo stesso.un inchino sincero e sentito a sara.E' stato bello sentire le voci e i suoni che si rimandavano e si richiamavano.E' stato bello vedervi addosso gli abitidi scena, si avvertiva la partecipazionepersonale come se quell'interpretazione non fosse altro che la logica conseguenza di un sentire artistico che diventa vita... infine è stato bello vedere carlo al centro della scena tenere testa al publico, oprovarci almeno, fino in fondo, con una passione civile, direi, ancor più fortedell'interpretazione stessa, è stato bello vedere prendersi la luce per tirare fuoritutta la carica e l'energia necessarie.E' stato bello vedere che nonostante le difficoltà, i ragazzi al server hannocontinuato a smanettare senza farsi prendere dalle paturnie tecniche...insomma si vede, chiara e limpida, la volontà di fare "compagnia" dipensare "insieme" di provare a fare un gioco che è poi il più bel gioco delmondo: il teatro.E' proprio per questo e per tutto questo sicuramente qualcosa si può rivedere a bocce ferme.Si possono aggiustare anche perchè ora che siete "usciti" e usciti beneaumenterano le esigenze di performance.  Nel senso che da ora in poi le giustificazioni a qualunque cosa dovranno diminuiresempre di più.Dalla scrittura alla messa in scena tutto dovrà sempre di più essere puntuale,preciso, esatto.ad esempio:controllare meglio alcuni movimenti coreografici provando tanto, tanto, tanto...controllare che non ci siano non dovuti vuoti di luce...controllare l'emissione della voce e le diversità dei timbri e dei toni per rendere,pur nell'insieme, una diversità di carattere tra i personaggi...Provare a misurare il testo tra quello che si "dice" e quello che si"potrebbe dire ma lo dico in un altro modo" facendolo, semmai, piùsottointendere...(sempre se è questa l'intenzione)in ultimo controlare bene le uscite e le entrate e la coordinazione tra l'emozionedel testo e l'accompagnamento musicale che può diventare a tutti gli effetti un"tema" e non, non solo, a tratti, un riempitivo...ammazza che stronzo...!no, scherzi a parte: prima di questa serata le cose erano belle ugualmente ma avevanoanche una certa dimensione di improvisazione, di misura sul pubblico o anche diintesa. e andava bene e potrebbe pure continuare ad andare bene, però credo che ora da voi ci si aspetterà di più.perchè avete dimostrato di fare di più, perchè siete assolutamente in grado di faredi più.perchè confermando il lavoro dell'altra sera sareste molto, molto avanti.iniziando anche solo dal prendersi tutto il tempo necessario per centrare una storia, provarla, concentrarsi e metterla in scena con tutti i tempi e i crismi giusti.pensando a delle repliche, ad un teatro per dieci giorni consecutivi, col gioco checresce e che nei camerini diventa mestiere: il più bel mestiere del mondo.la stoffa c'è, mo' fateme un bel vestito.Quello inmbastito l'altra sera va cucito e messo in vetrina e va fatto senza indugio, perchè altrimenti non si può indossare e indossare una cosa fatta su misura fa bene all'anima e alla creatività che di quell'anima ha bisogno.grazie dunque per l'eventograzie per quello che si è visto nonostante i tempi strettissimi e difficili...grazie per le cose che sapete diree grazie per la compagnia che saprete fondare.Insomma: ve siete fregati con le vostre mani e ora...?coraggio, coraggio, coraggio: fuori le palle !vi aspettotutto il bene del mondostefano lucarelli Grazie Stefano, per il sostegno e per la profonda e attenta analisi, Carlo.