ETOLOGIA

STRESS?GLI UCCELLI DI CITTA' LO SOPPORTANO MEGLIO


5 settembre 2006 - Gli uccelli che volano e vivono in cittā hanno imparato a sopportare e a resistere allo stress meglio dei loro simili che vivono in boschi e foreste. Alcuni ornitologi, del 'Max Planck Institute' di Seewiesen in Germania, hanno dimostrato infatti che i merli nati in citta' hanno una risposta piu' bassa, e quindi migliore, allo stress rispetto a quelli che abitano le foreste. Questa ridotta reattivitā allo stress, secondo i ricercatori che hanno pubblicato il loro studio su 'Ecology', ha una base genetica e potrebbe essere il risultato di una particolare 'selezione urbana' indotta dalle pressioni cui sono esposti gli uccelli delle citta'.Molte specie hanno sviluppato una relazione simbiotica con gli umani. I merli europei, ad esempio, gli storni e i passeri sembrano trarre beneficio e profitto dal microclima piu' caldo e dai surplus di cibo delle citta'. Ma devono anche affrontare potenziali fonti di disturbo provocate dagli uomini, come la loro presenza costante, l'alta densita' di cani e gatti, il rumore, la luce e l'inquinamento provocati dal traffico.Tra i meccanismi fisiologici di difesa adottati dai vertebrati, inclusi gli umani, per assicurarsi la sopravvivenza in condizioni ambientali avverse, c'e' la risposta allo stress acuto, caratterizzata dal rilascio di ormoni glucocorticoidi e steroidi. La secrezione di questi ormoni nel breve periodo fa bene, perche' aiuta a mettere in relazione un comportamento di adattamento a una risposta fisiologica. In situazioni di stress prolungato tuttavia, livelli costantemente elevati di glucocorticoidi in circolazione nel sangue possono danneggiare le funzioni riproduttive, immunitarie e cerebrali. Per questo motivo gli animali selvatici soffrirebbero a vivere in citta', a meno di non adattare la loro risposta allo stress cittadino.Gli scienziati tedeschi, per verificare questo risultato, hanno messo nella stessa stanza, per un anno, i merli presi dal centro di Monaco e dalla foresta vicino la citta', distante in linea d'aria 40 chilometri. I due gruppi di animali hanno cosi' vissuto nelle stesse condizioni ambientali. In questo modo si č visto che in condizioni normali, cioe' senza essere disturbati, entrambi i gruppi di merli avevano lo stesso livello di corticosterone. Ma, trascorso l'autunno, le cose cambiavano decisamente durante il primo inverno e primavera: la risposta allo stress dei merli di cittā era infatti decisamente piu' bassa rispetto a quella dei merli della foresta.'Questi risultati mostrano - spiega Jesko Partecke - che la vita di citta' cambia i meccanismi fisiologici di adattamento negli animali selvatici necessari alla sopravvivenza. Una ridotta risposta ormonale allo stress potrebbe essere molto diffusa e presumibilmente necessaria per tutti gli animali che prosperano in quegli ecosistemi esposti a frequenti disturbi di origine umana tipici delle aree urbane'. Secondo gli scienziati la differente risposta allo stress a livello ormonale tra i due gruppi e' dunque determinata geneticamente ed e' il risultato di un'estrema selezione 'naturale' fatta dalla cittā.