Tutto può accadere !

Il pianto scarica o indebolisce?


Carissimi la precedente pagina bianca mi ha permesso di comprendere con chi di voi stavo veramente costruendo un contatto umano, un rapporto fondato sul reciproco rispetto, anche attraverso la ricerca delle affinità ma anche tramite la condivisone dei  nostri differenti modi di fare e di relazionarsi… Le vostre risposte mi hanno commosso! Non vi nego che domenica sera, seppure ero in una grande città  pronta ad accogliere le mie voglie di divertimento, la mia coscienza o la mia incoscienza, mi ha fermato…  Sono andato in un Internet point. Ho acceso il PC.  Ho inserito le cuffie e ignaro di chi mi stava di fronte o vicino ho iniziato a leggervi ascoltando la musica di sottofondo… Ebbene sì… ho pianto! Allora ho riflettuto a lungo e mi sono chiesto: se da un punto di vista medico è risaputo che il pianto è  un  potente anestetico e che la sua funzione principale è quella di scaricare la tensione accumulata, rilassando i muscoli… 
 perché allora vergognarsi di piangere? Perché non ammettere che qualche volta l’atto del piangere ha anestetizzato la rabbia che avevamo dentro? Forse perché abbiamo paura delle nostre debolezze?  C’è differenza nel modo di piangere tra donne e uomini ?   Un bacio...