LO SPIRITO DEL NATALEStanotte è venuto a trovarmi lo spirito del natale, lo ha fatto rivelandosi in tre momenti e volti diversi. Il primo era lo spirito del passato. Bello, un po’ invecchiato, ma in buona salute e sorridente. Mi ha ricordato come era bello il natale di quando ero piccola, con le carte colorate, il presepio e l’albero, di come era emozionante l’attesa della mattina del 25, ma soprattutto buffa l'attesa di Babbo Natale, mai visto, con la domanda di come facesse a passare dal tubo della cucina economica (io nn avevo un caminetto...) e la risposta che evidentemente ce la faceva... i regali sotto l'albero ne erano la testimonianza ... anche se mi sembrava strano pensare a quell'omone barbuto e baffuto su una slitta sfrecciare nei cieli della toscana.... Poi è venuto a trovarmi lo spirito del natale di oggi. Sembrava un po’ nervoso, affannato, sovrappeso, col fiatone. Parlava velocemente, a scatti, usava un linguaggio fatto di slogan e luoghi comuni, mi ha messo in agitazione. Parlava di simboli, alberi, babbi, religioni, carte di credito, bancomat, ristoranti e banchetti, prenotazioni e alberghi. Se ne è andato in fretta così come era arrivato, parlando di appuntamenti, consigli d’amministrazione, meeting. briefing, boarding, brain storming e altri gerundi. Quindi è arrivato lo spirito del natale del futuro. Ringiovanito, abbronzato, dai lineamenti distesi, sereno e di nuovo sorridente. Mi ha detto che si era stufato di fare quella vita impossibile, a girare per negozi, grandi magazzini, partecipare a conferenze e assemblee affollate di gentaglia che parlava di lui senza sapere di cosa si trattasse, che citava termini come civiltà, simboli, tradizioni, difesa, scontri, guerra, annientamento, nemici e così via. Così, stufo di tanto caos, si è ritirato nel Pacifico del sud (era stanco anche della Finlandia ... troppo ghiaccio), ha abbandonato l’attività lasciandola in gestione ad un blind trust con sede in Lussemburgo, giusto per concedere ai tordi che ancora ci credono l’illusione che sia ancora una festa. Poi è sparito anche lui con la promessa che mi avrebbe mandato una cartolina ogni tanto, ma senza renne, neve, abeti, slitte, capanne, animali e comete, ma solo un arcobaleno e un cielo azzurro. Mi sono svegliata bene stamattina.... è stato veramente un bel sogno...lo volevo condividere...
LO SPIRITO DEL NATALEStanotte è venuto a trovarmi lo spirito del natale, lo ha fatto rivelandosi in tre momenti e volti diversi. Il primo era lo spirito del passato. Bello, un po’ invecchiato, ma in buona salute e sorridente. Mi ha ricordato come era bello il natale di quando ero piccola, con le carte colorate, il presepio e l’albero, di come era emozionante l’attesa della mattina del 25, ma soprattutto buffa l'attesa di Babbo Natale, mai visto, con la domanda di come facesse a passare dal tubo della cucina economica (io nn avevo un caminetto...) e la risposta che evidentemente ce la faceva... i regali sotto l'albero ne erano la testimonianza ... anche se mi sembrava strano pensare a quell'omone barbuto e baffuto su una slitta sfrecciare nei cieli della toscana.... Poi è venuto a trovarmi lo spirito del natale di oggi. Sembrava un po’ nervoso, affannato, sovrappeso, col fiatone. Parlava velocemente, a scatti, usava un linguaggio fatto di slogan e luoghi comuni, mi ha messo in agitazione. Parlava di simboli, alberi, babbi, religioni, carte di credito, bancomat, ristoranti e banchetti, prenotazioni e alberghi. Se ne è andato in fretta così come era arrivato, parlando di appuntamenti, consigli d’amministrazione, meeting. briefing, boarding, brain storming e altri gerundi. Quindi è arrivato lo spirito del natale del futuro. Ringiovanito, abbronzato, dai lineamenti distesi, sereno e di nuovo sorridente. Mi ha detto che si era stufato di fare quella vita impossibile, a girare per negozi, grandi magazzini, partecipare a conferenze e assemblee affollate di gentaglia che parlava di lui senza sapere di cosa si trattasse, che citava termini come civiltà, simboli, tradizioni, difesa, scontri, guerra, annientamento, nemici e così via. Così, stufo di tanto caos, si è ritirato nel Pacifico del sud (era stanco anche della Finlandia ... troppo ghiaccio), ha abbandonato l’attività lasciandola in gestione ad un blind trust con sede in Lussemburgo, giusto per concedere ai tordi che ancora ci credono l’illusione che sia ancora una festa. Poi è sparito anche lui con la promessa che mi avrebbe mandato una cartolina ogni tanto, ma senza renne, neve, abeti, slitte, capanne, animali e comete, ma solo un arcobaleno e un cielo azzurro. Mi sono svegliata bene stamattina.... è stato veramente un bel sogno...lo volevo condividere...