Tutto può accadere !

Il dono di Natale


Il rispetto che ho per tutti gli amici del blog e per chiunque, che a differenza del mio credo, non esercita la mia stessa fede religiosa – sono un cattolico cristiano- mi porta ad affrontare il tema della natività, come “il dono del natale”, piuttosto che come festa religiosa. Vorrei parlare di questo giorno semplicemente così come lo si conosce, come lo si  vive e lo si sente, come evento magico. Vorrei riflettere, in particolare,  sul momento clou, la sera della vigilia, quando sotto l’albero, ogni famiglia riunita festeggia con il proprio rituale, e senza saperlo omaggia il “dono della vita”. Al brindisi si alternano sempre belle e commuoventi frasi, si intervallano scambi di complimenti e in qualche caso si ristabilizzano persino rapporti interrotti . Tutto accade e si esaurisce  in un tourn over di baci e abbracci e soprattutto con il tradizionale scambio di regali. La riflessione di oggi verte proprio su questo argomento, qual è il senso vero del dono del natale? Su questa riflessione voglio essere polemico, registrando il mio dissenso a queste situazioni di miseria umana dove il dono si materializza con un regalo ben confezionato e infiocchettato diventando l’oggetto, quasi l’indicatore principale su cui basare le nostre relazioni interpersonali. Per me, il Natale è semplicemente il “dono della vita", ovvero il valore assoluto della nostra esistenza su questa terra, in questa società che definiamo “civilizzata”. Allora, e senza fare retorica, voglio ricordare in questo giorno prima di tutto coloro che soffrono, non solo quelli toccati da patologie croniche, ma anche coloro i quali soffrono la fame, subiscono ingiustizie, insomma per quelli che vivono quest’esistenza appesi ad una clessidra, che segna il tempo della fine, della cessazione del proprio dono della vita. Un pensiero è per coloro i quali ringraziano il buon Dio, lo scienziato, il bene, la fortuna, e chi più ne ha, più ne metta, di essere arrivati vivi in questo giorno. Per queste persone, il mio piccolo dono è questa riflessione che vi sottopongo amici, senza la pretesa che essa sia  una soluzione, bensì con la presunzione di lasciare un  messaggio di solidarietà. Se solo i nostri post riuscissero a far sentire meno sola una persona che soffre, avremmo comunque nel nostro piccolo fatto qualcosa in più, rispetto a niente. Si amici, riflettiamo sul “niente” perché solo così possiamo capire il valore delle piccole cose, dei piccoli gesti, del vero dono del natale.HUNKAPI_GENOVA, che il natale vi porti ancora più consensi alla vostra opera di sensibilizzazione e diffusione dei casi, che all’opinione pubblica appaiono minori, ma che in effetti coinvolgono intere comunità a cui è giusto e non solo per Natale, riservare la nostra riflessione.Un mio pensiero particolare va agli amici affetti da fibrosi cistica, affinché quello spiraglio di luce, che la ricerca sta alimentando, raggiunga presto il vostro fragile corpo per consegnarvi una nuova energia vitale per abbattere il progredire del male, per fermare l’attacco ai vostri organismi vitali. Che il dono del natale sotto il vostro albero giunga ovunque siate  sottoforma di una nuova luce, di una nuova prospettiva di vita. Un altro pensiero speciale va agli amici affetti da malattia di Parkinson, affinché l’intermittenza dei movimenti resti riflessa solo nelle luci che addobbano i vostri alberi di natale. Giunga a voi l’augurio di riaccendere  il vostro processo di trasmissione di messaggi alle cellule nervose e di ritrovare sotto l’albero i vostri movimenti di sempre, i vostri trattati realizzati ed eseguiti. MYOWNARCADA, che in Natale affermi sempre di più  le tue vittorie, i tuoi trattati, le tue ambizioni, affinché si realizzino presto, prima di quanto si possa sperare.Alla mia famiglia, ai miei figli, e alla mia piccola stellina posso solo lasciare questo post per far capire loro quanto sono fortunati, rispetto ad altri, e quanto sono fortunato io ad avere loro al mio fianco. Sotto il nostro albero continua ad esserci tutto il mio amore per il dono della vita, quello che io e la loro madre siamo riusciti a dar loro. È la vostra presenza su questa terra il vero valore da apprezzare, aldilà dei regali che come sempre e ringraziando Dio, non sono mai mancati.Un bacio speciale va al mio bambino adottivo, che seppur a distanza, con gli scritti miei e di mia figlia e attraverso quel misero contributo che diamo, recepisce che da un'altra parte del mondo qualcuno gli vuole bene e  pensa a lui.BUON NATALE A TUTTI VOI