In queste ultime settimane la parola allarme è stata usata con molta frequenza. Diversi programmi televisivi sono iniziati con questa esclamazione, mentre quotidiani e telegiornali l'hanno usata per titolare i loro pezzi. Quanti allarmi per la nostra società: l'allarma clima, l'allarme violenza, l'allarme droga... Anticamente la sentinella che dava l'allarme attraverso il suono della tromba, avvisava di prepararsi ad affrontare l'imminente minaccia di un attacco nemico. Oggi i vari addetti ai lavori cercano di risvegliare la coscienza di una società che sta vivendo un periodo decisamente difficile. Gli scienziati hanno lanciato l'"allarme clima", richiamando, si spera, l'attenzione sull'ambiente nel quale l'uomo aita, che in uno stato di completo disordine. Le stagioni che un tempo si susseguivano con esatta precisione, oggi non esistono più: quest'anno l'inverno non è stato per niente avvertito, dal Nord al Sud d'Italia. I sociologi hanno lanciato l'"allarme violenza", posti di fronte al dilagare della ferocia umana, della quale è solo un esempio di quest'ultimi mesi quanto accaduto negli stadi per mano di minorenni. Si spera che anche questo allarme abbia risvegliato le coscienze di chi, nel tempo, sembra aver smarrito l'autorità del proprio ruolo: genitori, insegnanti istituzioni.... L'"allarme droga" suona ormai da anni. Un articolo di una nota rivista spiega che l'aumento del consumo di droga di questi ultimi anni è strettamente legato all'aumento della produzione di sostanze stupefacenti, che ha permesso di abbassare notevolmente il prezzo e di facilitare l'acquisto rispetto al passato. Non solo è aumentata la produzione della sostanza tossica, ma anche il numero dei tossicodipendenti. Questo ennesimo allarme avrà toccato le coscienze di chi consuma e, perchè no, di chi produce queste sostanze tossiche? Dipendete non è solo chi usa la droga, ma anche chi la produce e la vende. Di fronte ai continui allarmi, quanti hanno compreso che tutto questo ha una sola origine, il peccato? Più forte di ogni altro allarme, infatti dovrebbe risuonare l'"allarme peccato", che giunte dall'Evangelo. L'apostolo Paolo informò il giovani Timoteo della condizione che avrebbe raggiunto la società negli ultimi tempi: "Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili; perchè gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senz'affezione naturale, mancatori di fese, calunniatori, intemperanti, sietati, senza amore per il bene, traditori, temerari, gonfi, amanti del piacere anzichè di Dio" (2 Tunoteo 3:1-4) L'elenco si è concretizzato sotto i nostri occhi, La società vista dall'apostolo Paolo per ispirazione divina circa duemila anni fa, sembra slcare più che perfettamente con quella di oggi. Si tratta del frutto del peccato, che è, spiega la Parola di Dio, la violazione della legge (1 Giovanni 3:4). Difatti, il clima è nelle attuali condizioni perchè l'uomo non ha rispettato le leggi del creato, la violenza dilaga e la droga è di casa perchè la trasgressione è stata elevata a virtù. Questo è il peccato. L'"allarme peccato" non coinvolge solamente alcune categorie o fasce sociali, richiama tutti gli uomini. "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23) - perchè considerino bene la conseguenze - "...il salario del peccato è la morte..." (Romani 6:23). L'allarme lanciato dal suono della "tromba dell'Evangelo" non ha semplicemente lo scopo di suscitare preoccupazione nella vita dell'uomo, desidera raggiungere la coscienza dell'individuo per risvegliarla e condurla a Dio, fonte unica da dove scaturisce il rimedio per il peccato. Il rimedio da adottare è ritornare a Dio e sottomettersi alla Sua Parola. Se si vive in un mondo corrotto, si deve al fatto che l'uomo ha deciso di condurre la sua vita in aperta opposizione alla legge divina. Il rimedio c'è, bisogna ritornare a Dio, il quale mediante la Sua Grazia è pronto a perdonare: "...gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù" (Romani 3:24) Non ubbidire all'allarme che proviene dall'Evangelo significa rifiutare la Grazia di Dio, che offre a tutti gratuitamente il perdono dei peccati e la vita eterna. Dio avverte e richiama l'uomo per donare certezza e vita eterna, NON RIFIUTARE LA GRAZIA DI DIO
Se desideri informazioni puoi scrivermi, se desideri ricevere gratuitamente un Nuovo Testamento puoi andare al sito www.laparola.net
se vuoi fare un forso biblico gratuito puoi scrivere a info@serviceamical.org
Il Signore ti benedica!!
|