Il senso della vita

MADRIGALE TRISTE


Che tu sia saggia, sai, non me ne importa.Sii bella e sii triste! Il pianto aggiungeun nuovo incanto al tuo viso, come il fiumedentro il paesaggio. Il temporaledà vita ai fiori, li ringiovanisce.Io t'amo soprattutto quando fuggela gioia dalla tua fronte abbattuta,quando il tuo cuore è immerso nell'orrore,quando sul tuo presente si dispiegala spaventosa nube del passato.Io t'amo quando i tuoi grandi occhi versanoun'acqua calda, calda come il sangue,quando nonostante la mia manoti culli, la tua angoscia troppo gravestrazia come il rantolo di un moribondo.Io aspiro -divina voluttà,inno profondo, inno delizioso!-tutti i singhiozzi dal tuo petto, e immaginoche il tuo cuore si vada illuminandodelle perle versate dai tuoi occhi!Si lo so che il tuo cuore traboccantedegli antichi amori sradicatifiammeggia come una fucinae che tu vai covando nel tuo senoun pò della superbia dei dannati;ma fintanto, mia cara, che i tuoi sogninon avranno riflettuto l'Inferno,e che in un incubo che non ha mai fine,sognando di spade e di veleni;innamorata di polvere e di ferro,non aprendo che con paura a tutti,scorgendo la sventura dappertutto,spasimando quando giunge l'ora,tu non avrai sentito ancor la strettadell'irresistibile Disgusto,o regina schiava che mi amicon paura, tu non potrai dirmi,nella notte orribile, malsana,con un'anima piena di urli e gridi:<< O mio Re, io sono uguale a te! >>