La noia mi spinge ad annoiarmi sempre di più, è come un circolo vizioso…Per cercare di sfuggire, ho letto un altro libro, nella speranza di trovare un’ispirazione…Trattasi di IL GIRO DEL MONDO IN ASPETTATIVA di Andrea Bocconi. L’avevo regalato a mio fratello qualche tempo fa, l’ho visto nella libreria, e ho deciso di leggerlo…L’autore parte per un viaggio in giro per il mondo, inizialmente l’idea è semplicemente quella di andare da qualche parte, non mi ricordo dove, poi la sua agente di viaggio gli lancia la sfida: per qualche dollaro in più, come si dice, si può comprare un biglietto valido un anno e fare praticamente il giro del mondo. Ci pensa, si guarda intorno, si rende conto che forse è quello che gli ci vuole. E parte. Parte dalla Toscana, passa per la Svizzera, e poi via verso ovest, Stati Uniti, Fiji, Giappone, Bali, Thailandia…Mio personale commento: forse mi aspettavo di più, forse più colori e odori. In realtà è una raccolta di riflessioni dell’autore –certo, ogni libro rispecchia l’autore e raccoglie le sue riflessioni- però devo dire che questo non mi ha particolarmente colpito. Mi piacerebbe prendere e partire, farmi un anno in aspettativa e girare il mondo per cercare di capire qual è il mio posto, o almeno, capire se il mio posto esiste…Dopo aver letto “Il fu Mattia Pascal” ci ho sempre pensato, a partire scomparire mollare tutto…Perché tutto questo rispetto?
Post N° 110
La noia mi spinge ad annoiarmi sempre di più, è come un circolo vizioso…Per cercare di sfuggire, ho letto un altro libro, nella speranza di trovare un’ispirazione…Trattasi di IL GIRO DEL MONDO IN ASPETTATIVA di Andrea Bocconi. L’avevo regalato a mio fratello qualche tempo fa, l’ho visto nella libreria, e ho deciso di leggerlo…L’autore parte per un viaggio in giro per il mondo, inizialmente l’idea è semplicemente quella di andare da qualche parte, non mi ricordo dove, poi la sua agente di viaggio gli lancia la sfida: per qualche dollaro in più, come si dice, si può comprare un biglietto valido un anno e fare praticamente il giro del mondo. Ci pensa, si guarda intorno, si rende conto che forse è quello che gli ci vuole. E parte. Parte dalla Toscana, passa per la Svizzera, e poi via verso ovest, Stati Uniti, Fiji, Giappone, Bali, Thailandia…Mio personale commento: forse mi aspettavo di più, forse più colori e odori. In realtà è una raccolta di riflessioni dell’autore –certo, ogni libro rispecchia l’autore e raccoglie le sue riflessioni- però devo dire che questo non mi ha particolarmente colpito. Mi piacerebbe prendere e partire, farmi un anno in aspettativa e girare il mondo per cercare di capire qual è il mio posto, o almeno, capire se il mio posto esiste…Dopo aver letto “Il fu Mattia Pascal” ci ho sempre pensato, a partire scomparire mollare tutto…Perché tutto questo rispetto?